Fabio Pavesi per "PLUS24 - Il Sole 24 Ore"
della valle colosseoLa sua Tod's macina profitti a ritmo da orologio svizzero da molti anni. Gli 86 milioni di euro di utile netto con cui l'azienda simbolo di Diego Della Valle ha archiviato il 2009 verranno con ogni probabilità surclassati nel 2010. Gli analisti si aspettano infatti utili superiori ai 100 milioni per l'anno appena chiuso. E il 2011 promette di fare altrettanto bene. Del resto Tod's non è una sorpresa. Dal 2005 il margine operativo lordo del gruppo viaggia costantemente ben sopra il 20% dei ricavi totali. Una redditività industriale di tutto rispetto.
IL GIOIELLO TOD'S
E Tod's scoppia di salute anche sul fronte patrimoniale con capitale netto per oltre 650 milioni e debiti finanziari ridotti al lumicino. Scoppia così tanto di salute che pochi mesi fa la famiglia ha deciso di collocare sul mercato un 10% del capitale a 76 euro. Con una plusvalenza plurimilioniaria da 230 milioni.
E così la famiglia è passata in parte alla cassa. E solo in parte. Non avverrà mai che mister Tod's si separi dalla sua creatura. Sta di fatto che nella Di.Vi finanziaria, una delle due accomandite di famiglia, il 53% di Tod's era in carico a fine 2009 a soli 369 milioni. Basti pensare che tutto il gruppo capitalizza in borsa oltre due miliardi di euro, per dare un'idea del valore inespresso in mano a Diego Della Valle.
geronzi-della valleLE SVALUTAZIONI FINANZIARIE
Ma accanto al Della Valle imprenditore, protagonista in questi giorni dell'attacco alla governance di Rcs e delle Generali e alla messa in discussione del ruolo di Cesare Geronzi, c'è anche il Della Valle finanziere. Il Della Valle che siede nei salotti buoni della finanza che conta, il Della Valle che fa affari al di fuori del mondo dorato della moda. E qui le cose, rispetto al gioiellino Tod's, vanno meno bene.
Tra le scommesse che sotto il profilo della "creazione del valore", o più prosaicamente dei guadagni dagli investimenti, hanno dato più di un grattacapo a Mr. Tod's c'è senza dubbio l'avventura in Rcs. Tra il 2007 e il 2008, la Diego Della Valle sapa, ha visto svalutazioni sui valori delle azioni Rcs per 107 milioni di euro. Soldi andati in fumo pur di sedere in cima al più importante quotidiano italiano.
DIEGO DELLA VALLEMa Della Valle non ha avuto fortuna neanche su Bialetti e Piaggio. Altri due investimenti finanziari che sono costati svalutazioni complessive per 52 milioni. Ora Piaggio ha recuperato tutto il terreno perso, mentre Bialetti è ancora in perdita per il portafoglio di Della Valle. Poca cosa ma tra il 2007 e il 2008 la Diego Della Valle & C. Sapa ha chiuso i bilanci con un "rosso" complessivo di 140 milioni. Fortuna che l'anno prima, il 2006, è arrivata la plusvalenza record da 240 milioni di euro sulle azioni Bnl, vendute a Bnp Paribas, dopo la contesa del 2005. Un colpo grosso che non si è più ripetuto.
TODS OF COUSETengono bene invece con plusvalenze latenti gli investimenti in Mediobanca, in Safilo, in Poligrafici editoriale. Per non parlare di Marcolin, l'azienda di occhiali protagonista l'anno scorso della perfomance migliore a Piazza Affari e di cui Della Valle possiede il 20%, che è in carico alla DDv partecipazioni a soli 18 milioni contro i 54 milioni del valore attuale.
Altra plusvalenza implicita record per mister Tod's. Poi ci sono gli affari di passione che vedono Della Valle protagonista insieme a Montezemolo. Come la partecipazione nella lussemburghese Charme che ha in pancia Poltrona Frau, Ballantyne, e Gnv e che è reduce da tre anni di perdite per una ventina di milioni. O i treni veloci di Ntv ancora sulla rampa di lancio e che vedono in prima fila oltre a Montezemolo e Della Valle anche Punzo e Intesa.
GERONZIC'è poi un tocco di cinema e spettacolo con Cinecittà e Italian Entertainment. Senza dimenticare la Fiorentina, in carico per 125 milioni. La squadra di calcio ha perso a livello di risultato operativo, dal 2005 al 2009, ben 370 milioni in parte compensati da proventi non caratteristici che però non bastano a colmare perdite nette per 37 milioni negli ultimi 5 anni.
frauIL VALZER DEGLI IMMOBILI
Ma Della Valle ha anche un altro modo di fare affari. Nel 2008 ha girato a se stesso, tramite il passaggio tra le sue due accomandite, propri immobili per un valore di 140 milioni. Ottenendo una plusvalenza contabile di una settantina di milioni. Era l'anno, guarda caso, delle perdite messe a bilancio su Rcs, Piaggio e Bialetti.