Da "Italia Oggi"
1 - RADIO PADANIA LIBERA E' PREOCCUPATA PER L'INCOLUMITA' DI DE MAGISTRIS
I radioascoltatori di Radio Padania Libera sono preoccupati per l'incolumità di Luigi De Magistris che, dice, non verrà mai a patti con la camorra a Napoli. Il neo-sindaco lo prenda come un elisir di lunga vita, ma è una circostanza interessante. Perché nessuno mette a tema la protezione personale di un uomo che ha sfidato la camorra e un sistema di potere consolidato negli anni? si chiedono i militanti leghisti.
Ed ancora: perché non lo si prende sul serio quando il neo-sindaco dice che farà pulizia nell'amministrazione partenopea e dunque per forza di cose si attirerà l'ira del malaffare? Se farà quel che dice rischierà la vita, è il ragionamento che prende piede nel Carroccio, ma già quanto affermato nella sua vittoriosa campagna elettorale è davvero troppo per chi vive nelle zone d'ombra.
DE MAGISTRIS resizeÈ evidente la simpatia che il neo-sindaco di Napoli suscita fra i seguaci di Umberto Bossi anche ai piani alti del movimento. Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, a Ballarò non ne aveva fatto mistero: «Aveva le manette un pò troppo facili», ha infatti affermato, «ma devo dire che i napoletani hanno eletto come loro sindaco una persona pulita e onesta».
Ma il grido di allarme che arriva da Radio Padania Libera appare serio considerato che in più di un'occasione è già stato dimostrato che la pragmaticità dei leghisti talvolta va presa sul serio. Lo stesso presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, a margine dei festeggiamenti per la festa della repubblica presso i giardini del Quirinale, volendo sottolineare che nel Pdl di Napoli l'anti De Magistris c'era (e a questo proposito aveva fatto il nome di Mara Carfagna) aveva aggiunto: «Ma non abbiamo avuto il cuore di consegnarla alla camorra».
Flavio TosiUn'affermazione, forse incompresa, che aveva suscitato la reazione dello stesso De Magistris: «È l'ennesima offesa che Berlusconi fa ai napoletani perché dice che la stragrande maggioranza dei cittadini è camorrista, ma il mio voto dimostra esattamente il contrario». Ora gli ascoltatori di Radio Padania gli dicono di stare attento perché forse i pericoli non sono nella maggioranza dei napoletani. (Franco Adriano)
2 -VENDOLA STAR A VENEZIA
All'esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia oggi il protagonista sarà il governatore della regione Puglia Nichi Vendola. Il leader di Sel in serata inaugurerà una mostra-evento che rende omaggio a Pino Pascali (1935-1968), che vinse il premio per la scultura nella Biennale nell'anno della sua morte. Il progetto espositivo, caro a Vendola, promuove la Puglia, tra innovazione e scoperta del territorio.
Apriranno la kermesse le immagini di tre fotografi appartenenti a differenti generazioni: Claudio Abate, compagno di strada di Pascali e testimone oculare della sua opera, Luigi Ghirri, fotografo italiano, scomparso nel 1992, con una serie di immagini di Polignano a Mare, la cittadina pugliese luogo d'origine della famiglia Pascali, e l'emergente fotografo pugliese Domingo Milella con un suggestivo landscape. (Pierre de Nolac)
GIORGIA MELONI3 -LA MELONI TIFA PER MAMELI
Il ministro per la gioventù Giorgia Meloni, visitando il nuovo allestimento del museo del Risorgimento, nel Vittoriano romano, ha confessato: «Sono una fan di Goffredo Mameli». E giù con il racconto della storia del patriota. La Meloni ha colto l'occasione per rilanciare la sua battaglia per abbassare l'età dell'elettorato passivo: «Ma vi rendete conto che Mameli è morto a 22 anni? Oggi non potrebbe nemmeno diventare parlamentare». (Donato de' Bardi)
4 - NAPOLITANO SI RIFUGIA A TEATRO PER NON PERDERE GARCIA LORCA
Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano non ha saputo resistere al fascino del poeta e drammaturgo spagnolo Federico Garcia Lorca. Dopo i festeggiamenti con i vip nei giardini del Quirinale, che hanno impegnato il capo dello stato l'intero pomeriggio, Napolitano non ha scelto una serata casalinga con la moglie Clio, preferendo passare alcune ore al teatro Argentina, dove era in programma la prima dello spettacolo «Donna Rosita nubile ovvero il linguaggio dei fiori».
Una storia che solo apparentemente è datata: promessa a un giovane che dopo il fidanzamento lascia la Spagna, Rosita lo attende per vent'anni, fiduciosa che lui tornerà, come le promette in periodiche lettere. Ma gli anni passano, le amiche di Rosita si sposano ed hanno bambini, il fidanzato non torna e la giovane appassisce, come la rosa mutabilis che lo zio di lei ama coltivare. L'ovvio verrà alla luce: il fidanzato di Rosita si è sposato in Argentina e non ha avuto cuore di rivelarglielo.
abu mazenE in attesa delle celebrazioni di oggi, 2 giugno, la giornata di ieri ha offerto ai romani la presenza di numerosi capi di stato e di governo provenienti da ogni parte del pianeta. In particolare, da segnalare l'accoglienza calorosa che è stata riserbata al presidente palestinese Abu Mazen: al ricevimento organizzato in suo onore all'ambasciata di Palestina a Roma, appena promossa a questo rango dal presidente della repubblica Napolitano, sono arrivati numerosi esponenti del Pd. A cominciare dal segretario Pier Luigi Bersani. (Bartolomeo Scappi)
MARIO BACCINI5 - BACCINI: LAZIALE A CHI?
Nessuno lo aveva mai «insultato» in questo modo: eppure è successo al Pdl Mario Baccini, che il Giornale ha fatto passare per tifoso della Lazio. Baccini, protagonista del Roma club Montecitorio, giallorosso doc, sta subendo gli sfottò di amici e colleghi di lunga data: tutta colpa del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, che ha dato notizia di un'iniziativa dedicata alla memoria di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso nel 2007 in autostrada da un poliziotto. Baccini è stato presentato come «ex ministro laziale»: uno svarione che ha prodotto decine di telefonate, dirette al cellulare del parlamentare del Pdl, che veniva accusato di aver cambiato casacca sportiva. (Donato de' Bardi)