Da "The Guardian"
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Annullare le sanzioni Onu inflitte a 18 leader talebani per raggiungere un accordo di pace in Afghanistan. È ciò per cui stanno lavorando Gran Bretagna e Stati Uniti. Un segnale forte della volontà di cercare di negoziare la tregua con i talebani. Tra i leader per cui viene proposto questa sorta di indulto c'è anche l'ex capo della polizia religiosa Mohammed Qalamuddin, i cui agenti sono responsabili di alcune tra le peggiori atrocità commesse sotto il regime talebano.
TALIBAN
La mossa punta a mandare un segnale chiaro ai combattenti: se deponete le armi un reintegro nella società afgana è possibile. Le sanzioni sono state imposte nel 1999, quando i talebani erano al potere, e sono state estese dopo l'11 settembre. Esse riguardano circa 140 persone a cui viene vietato di viaggiare e avere conti bancari. La rimozione delle sanzioni è una delle richieste chiave degli insorti ed è stata a lungo sostenuta dal governo afghano.
TALEBANO
La riabilitazione di uomini come Qalamuddin è quantomeno controversa. La pattuglie della polizia religiosa da lui guidate hanno spesso usato la violenza contro uomini e donne per far rispettare una rigorosa interpretazione talebana dell'Islam. Tra i provvedimenti varati da Qalamuddin, anche il divieto per le donne di truccarsi e portare i tacchi alti.
Gli altri candidati sono figure note che hanno agito come intermediari nei contatti tra il governo afghano e gli insorti negli ultimi anni, come Arsala Rahmani, ex ministro dell'Istruzione talebano, che da quando è stato liberato dal carcere nel 2005, ha mantenuto un profilo basso.
OPPIO
Un ministro afgano ha detto che la rimozione delle sanzioni inflitte a leader come questi faciliterebbe la creazione di una nuova base politica talebana in un paese terzo, poiché gli permetterebbe di viaggiare. Funzionari afghani e occidentali a Kabul, hanno detto al "Guardian" che Turchia, Turkmenistan e Qatar si sono già fatti avanti, offrendo ospitalità. Alti funzionari hanno anche detto che i contatti con la leadership talebana può essere descritta come qualcosa di "sistematico" e un "significativo passo avanti" rispetto alle discussioni "senza un'organizzazione" precedenti.
MARINES USA IN AFGHANISTAN
I colloqui con i talebani giungono in un momento in cui si intensificano gli sforzi per negoziare una soluzione al conflitto che dura da 10 anni in Afghanistan, mentre i governi d'Occidente preparano il ritiro delle truppe. È stato recentemente rivelato che negli ultimi due mesi i funzionari Usa hanno incontrato tre volte i talebani, due nel Qatar e una in Germania.
Negli ultimi sei anni solo 15 nomi sono stati cancellati dalla lista dei sanzionati. Il passaggio chiave è avvenuto a Washington, dove adesso c'è un consenso pressoché unanime alla rimozione delle sanzioni per decine di individui. L'operazione deve essere approvata dai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La Russia al momento è contraria, la Francia è favorevole, mentre la Cina è titubante.
INSORTI IN AFGHANISTAN
Una richiesta per rimuovere le sanzioni a 47 persone doveva essere presentata da Kabul all'Onu prima della riunione chiave del 16 giugno. Tuttavia i funzionari afghani hanno fatto in tempo a mettere insieme i documenti solo per 18 talebani. Altre opportunità arriveranno nel corso dell'anno. Usa e Gran Bretagna vogliono andare fino in fondo o quantomeno fare una distinzione tra talebani e membri di al Qaeda.
COMBATTENTI TALEBANI NELLEST DELLAFGHANISTAN
Tuttavia la notizia, In Afghanistan, non è stata accolta con favore da tutti e c'è chi teme un ritorno del regime. Membri talebani ancora attivi, comunque, molto difficilmente verranno compresi nell'elenco. "Non aspettatevi di vedere il mullah Omar in mezzo a loro", ha detto al "Guardian" un funzionario.