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1- ADESSO NON È PIÙ IL MADOFF DEI PARIOLI, MA L’UOMO CHE VOLEVA PORTARE IN AUSTRIA LA FIAT, LA FERRARI, LA MASERATI E IVECO (MONTEZEMOLO SE CI SEI BATTI UN COLPO!) 2- LA GUARDIA DI FINANZA HA SCOPERTO CHE GIANFRANCO LANDE ERA UN MEDIATORE E AVEVA GARANTITO AL GOVERNO AUSTRIACO INVESTIMENTI PER CENTINAIA DI MILIONI DI EURO, SOLDI DELLE PIÙ IMPORTANTI AZIENDE ITALIANE, COME CONTROPARTITA PER LA MEGACOMMESSA DI QUINDICI AEREI DA CACCIA EUROFIGHTER ORDINATI ALLA SOCIETÀ EADS DEUTSCHE AGLI ATTI DEL PM TESCAROLI CI SONO INFINE LE DICHIARAZIONI DEL PARLAMENTARE AUSTRIACO PETER PILZ, CHE HA RIVELATO COME LA COMMISSIONE DA LUI PRESIEDUTA AVESSE SCOPERTO COME L’AFFARE MESSO IN PIEDI DA LANDE ASSOMIGLIASSE AD UNA TRUFFA

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Valentina Errante per Il Messaggero

Adesso non è più il Madoff dei Parioli, ma l'uomo che voleva portare la Fiat in Austria. Ma anche la Ferrari, la Maserati e Iveco. Perché la Guardia di Finanza ha scoperto che Gianfranco Lande era un mediatore e aveva garantito al governo austriaco investimenti per centinaia di milioni di euro, soldi delle più importanti aziende italiane, come contropartita per la megacommessa di quindici aerei da caccia Eurofighter ordinati alla società Eads Deutsche.

Gianfranco Lande

Gli uomini del nucleo valutario della Guardia di finanza, coordinati dal pm Luca Tescaroli, stanno ricostruendo il vero business di Lande attraverso i documenti sequestrati nelle sede di Alenia e quelli nascosti dallo stesso Lande in casa di un suo dipendente, che ha fornito ampia collaborazione.

Montezemolo scende dalla Fiat

Ci sono fatture e contratti che raccontano come la Vector Aerospace Ltd, la società costituita da Lande a Londra, incassò 84 milioni di euro per garantire il buon esito del contratto Eurofighter e per procacciare investimenti in terra austriaca. Qualche volta affidandosi anche ad altre società, come la Orbital Business, ingaggiata per portare in Austria commesse fino e raggiungere i 500 milioni di euro entro il 2013.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che la società Centroconsult Ltd di Walter Shoen, socio occulto di Lande, ha riconosciuto al broker romano una commissione principesca perché nel 2005 aveva in Austria la Fiat. L'operazione era passata attraverso la società Magna Steyer Ag, mentre società appaltatrici risultavano essere la Ferrari spa e la Fiat spa.

Elkann Montezemolo Marchionne

Gli affari portati a segno da Lande dal primo febbraio 2004 a marzo 2005, tra i quali l'operazione Fiat, valgono 21 milioni di euro, almeno secondo le fatture emesse dalla centro Consult alla Vector, sulle quali la Finanza sta lavorando per stabilire se davvero siano state pagate in una banca di Malta.

Nelle tabelle allegate alle fatture si fa riferimento puntuale ai progetti: «engineering and prototype of Maserati 139, partner austriaco la Magna Steyer Ag e appaltatore italiano la società Ferrari spa»; «Development and production of a controlled rear Ax, partner austriaci le società Engineering center e Steyr Gmbh appaltatore italiano Ferrari spa».

LANDE- SEDE EGP

Poi l'investimento Iveco «Axle assemblies», la Fiat auto per la produzione «4WD components», Maserati 139. La Finanza sta verificando quali di questi progetti siano effettivamente andati a buon fine, visto che le operazioni rientrerebbero negli accordi tra la Vector Aerospace di Lande e la Centroconsult Ltd, società con sede ai Caraibi, controllata dalla Marketdrive consulting amministrata da Shoen fino a gennaio. Poi è la controllata acquista la controllante, Centroconsult compra Marketdrive, l'amministratore italiano diventa Pierluigi Romagnoli, ex uomo di Alenia, mentre quello inglese è Gianfranco Lande.

eurofighter

Non solo: gli investigatori hanno scoperto che oltre a garantire al governo austriaco un volume di investimenti di aziende italiane superiore al prezzo pagato per i quindici caccia, la Vector si era riservato un margine dello 0,5 per cento del volume di affari dei contratti effettivamente stipulati con il governo austriaco. Agli atti del pm Tescaroli ci sono infine le dichiarazioni del parlamentare austriaco Peter Pilz, che ha rivelato come la commissione da lui presieduta avesse scoperto come l'affare messo in piedi da Lande assomigliasse ad una truffa.

 


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