A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota
LETIZIA MORATTI1- IMPROVVISAMENTE, LA REALTA'...
"Letizia Moratti e' invisa a una parte dei milanesi, i quali le imputano - indipendentemente dal credo politico - di aver amministrato la citta' (...) complice anche l'allegrezza da necroforo che la sindaca manifestava ad ogni occasione publica". "Lettieri, pur non avendo fama di cattivo amministratore in quanto privo di precedenti politici, purtroppo ne aveva una sinistra. Frequentazioni e curriculum non erano tali da far sperare in un rinascimento campano".
Su Libero, Maurizio Belpietro parla senza mezzi termini di "batosta", "disastro" e sconfitta politica nazionale per un premier che "chiagne e non fotte". Perfino il Giornale, pur dando le colpe a tutti meno che al suo Padrone, riconosce la gravita' della legnata arrivata anche dai comuni di Arcore e Casoria, indiscusse capitali del bunga bunga, e titola a tutta prima "Grande psicodramma".
Berlusconi-e-LettieriAnche il Celeste Formigoni non minimizza e spiega perche' la sconfitta di ieri e' una sconfitta del governo: "poi c'e' la riforma fiscale, quella delle aliquote... Se ne parla dal '94 e non se n'e' fatto nulla. E il federalismo? Fin qui la gente ha visto solo gran tagli alle regioni e agli enti locali" (Libero, p. 13).
maurizio belpietroMa la botta piu' dura, il Sire di Hardcore se la becca da un ragazzone che gli stava tanto simpatico e al quale regalava tante belle notizie: l'amerikano Mariopio Calabresi. Il direttore (in transito) della Stampa mette la sua firma sotto la necro in prima: "E' un leader radioattivo": il soggetto e' Silvio Berlusconi, la battuta politicamente scorretta e' stata pronunciata al termine del G8 da un uomo di primo piano dell'amministrazione americana che viaggiava con Obama". E noi, essendo una battuta " politicamente scorretta", giustamente la scriviamo a sconfitta acclarata e non a urne aperte. Hai visto mai che Bonaiuti s'incazza e gli cola il lucido dai capelli.
SALLUSTI Senza titolo2- TODOS CABALLEROS (MA I SOLDI CHI LI METTE?)...
In attesa che parli "il Capo"', come usa nell'ultimo partito stalinista d'Europa, la Lega Nord, solo Calderoli il Semplificato dice "noi restiamo con Silvio". Flavio Tosi si fa intervistare da Repubblica e da' tutte le colpe al premier: "E' stato Berlusconi a perdere, adesso dovrebbe riflettere su un suo passo indietro". E chi dovrebbe prendere il posto del Cavalier Pompetta? Il sindaco di Verona non ha dubbi, tra Tremonti e Maroni: "Meglio uno dei miei, Maroni gode di ottima reputazione e di stime trasversali" (p. 6). Sulla Stampa, Giovannino Cerruti registra: "Bossi prepara le valigie e Maroni chiede subito le riforme" (p. 5).
Ma non ci sono solo Bobone lo Sbirro e Fiscolo Treconti, per il post-Pompetta. Sul Corriere delle Elite basite, francobollo tutto da gustare a pagina 6: "Letta: "Se avremo vita, il mio impegno continuera'". E stikazzi? Sul Cetriolo Quotidiano, bel pezzo di Stefano Feltri su Drago Draghi: "Considerazioni (davvero) finali. L'ultima volta di Mario Draghi. Oggi il discorso annuale e i dipendenti scioperano. Nelle parole del governatore il programma per il dopo-voto, a cominciare dalla manovra da 40 miliardi" (p. 15).
MARIO CALABRESI3- AVVISI AI NAVIGATI DEL PMU (POTERE MARCIO UNIFICATO)...
Alberto Statera va subito al sodo: "il voto spazza la cricca del cemento. Milano archivia l'asse Pdl-Lega-Cl". E tanto per capire chi ha perso, ecco le foto di Salvatore Ligresti, Matteo Cabassi, Carlo Masseroli e Bruno Ermolli (Repubblica, p. 15). Mentre sulla Stampa, Marco Alfieri garantisce che sull'Expo la linea di Palazzo Marino cambiera' poco o nulla.
4- DON FLEBUCCIO, POMPIERE PER SEMPRE...
La ridotta dei negazionisti di via Solferino cade vittima dei gas soporiferi che ha inalato per mesi. Cosi' oggi non trova un titolo migliore di questo per la prima pagina: "Il centrodestra perde da Milano a Napoli", non esattamente una scelta rock, come direbbe Celentano. Poi, don Flebuccio continua a evitare accuratamente di dire la sua e di metterci sotto anche la sua riverita firma. Cosi' manda avanti la Quadruplice Intesa degli Evergreen. Padre Massimo Franco si lancia in un avvincente e coraggioso pezzo dal titolo "effetto rompete le righe".
Pigi Cerchiobattista indovina la pista giusta da consumato politologo: "La Lega medita lo strappo" (ma va'?). Giangiacomo Schiavi gufa in presa diretta e mette in fila i "dilemmi del neosindaco Pisapia". ll maggior pensatore risorgimentale moderno di Cuneo e dintorni, Aldo Cazzullo, cerca di portar sfiga a De Magistris fin dal titolo "Tutti pazzi per l'ex pm (ma durerà?).
MARONI CALDEROLIE meno male che Don Flebuccio, dopo aver schierato cotanta valorosa artiglieria, si fa due conti e intuisce che forse anche qualche suo lettore potrebbe essersi stufato del CaiNano di Hardcore. Cosi' mette in pagina almeno un pezzo critico, con Antonio Stella che irride "il mito traballante dell'invincibilita'" di Berluska.
bossi calderoli5- MA FACCE RIDE!...
"Questa vittoria e' una conferma: siamo la capitale etica del Paese". Umberto Veronesi, fresco dei successi bipartisan sul nucleare per tutti (i costruttori), filosofeggia impunemente a mezzo Repubblica (p. 12).
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6- GNU ECONOMY...
"La Germania rinuncia al nucleare, centrali chiuse entro il 2022. Merkel: saremo pionieri dell'energia rinnovabile" (Repubblica di Sorgenia, p. 28). Nel giorno di questo storico annuncio di Berlino e del crollo del Banana, ecco la prova migliore di come sia possibile avere un centrodestra di valore quando il capo non e' semplicemente quello che salda i conti del partito e nomina i suoi servi ai vertici della cosiddetta informazione.
7- DISECONOMY...
Meraviglioso saggio di vero giornalismo economico nel pezzo di Stefano Agnoli a pagina 41 del Corriere ("Enel-Terna, la sfida delle batterie"). L'ex studente modello della Scuola Mattei scrive in un sedicente "indiscreto" che nella notte ci sarebbe stato un incontro tra Conti, Cattaneo e il ministro Romani "con posizioni, alla fine, NON TROPPO VICINE"...
8- NECROECONOMY...
Il Corriere del Pmu mette nella stessa pagina (35) un pezzo su Biagio Agnes, Ettore Alessi e l'ex ministro Filippo Mancuso, tutti aggregati ai Prati Celesti. In mezzo, la pubblicita' di un orologio nero. Toccarsi le palle e voltare rapidamente pagina.
9- FREE MARCHETT...
Raffaellina Polato abbandona un attimo Detroit e torna a Milano per dedicarsi al caro scalatore Francesco Micheli, definito "profondo conoscitore della citta' e dei suoi salotti", "finanziere, musicofilo e gran borghese milanesissimo" (p. 9). Il Micheli spiega al popolo perche' il popolo ha votato Pisapia e sorvola unicamente sul fatto di aver inventato anche la Borsa, il panettone, il rabarbaro Zucca e di aver issato personalmente sul Duomo la Madonnina, da lui riverniciata.