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LA MONTAGNA INCARTATA - È UN’ECATOMBE DI COPIE PER I SETTIMANALI: A PARTE UN GRUPPO DI FORTUNATI (“VANITY, +6%, “DIVA & DONNA\", +10% E “FAMIGLIA CRISTINA” DI DON SCIORTINO, +12%), I GRANDI MAGAZINE CROLLANO: “PANORAMA” -7,5%, “ESPRESSO” -12.7%; MALE ANCHE “OGGI” (-10%) E “SORRISI” (-11%) - BUONE NOTIZIE PER I MENSILI MA PER “WIRED” È UN BAGNO DI SANGUE (-44%) - Clima pesante all’Unità: l’emorragia dei lettori non si ferma e Soru non ce la fa più…

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1- ECATOMBE DI COPIE NEI SETTIMANALI - NEI QUOTIDIANI NAZIONALI IN SU SOLO ITALIAOGGI, AVVENIRE, IL GIORNALE
Claudio Plazzotta per "Italia Oggi"

don sciortino

Ci sono pochi settimanali che, negli ultimi 12 mesi di media mobile Ads, sono riusciti ad aumentare le vendite in edicola: due televisivi come Telesette (+1,6%, Casa editrice Universo) e Tv Mia (+9,6%, Cairo Editore), un finanziario come Milano Finanza (+3%, Class Editori, che partecipa al capitale di ItaliaOggi), il familiare Vero (+4,7%, Guido Veneziani editore), e Vanity Fair (+6,2%, Condè Nast).

Duran Duran a Milano Luca Dini e Anna Matteo Vanity Fair

Cui affiancare pure Diva e Donna (+10,6%, Cairo editore), Famiglia Cristiana (+12%, Periodici San Paolo) e Gioia (+20%, Hachette-Rusconi), che, però, hanno goduto anche di grandi campagne di comunicazione legate al restyling (nel febbraio 2010 per Diva e Donna, in aprile 2010 per Famiglia Cristiana, in settembre 2010 per Gioia).

Comunque, ecco il gruppetto di eletti che, nel periodo marzo 2010-febbraio 2011, ha convinto più lettori (rispetto all'intervallo marzo 2009-febbraio 2010) a uscire di casa, andare in uno dei canali di commercializzazione previsti dalla legge e comprare il periodico. Per il resto lo scenario del settore è piuttosto desolante e vede solo segni negativi spalmati ovunque nella colonna Ads «vendita canali previsti dalle disposizioni di legge».

GIORGIO MULE

Panorama, per esempio, cede il 7,5% in edicola, a 173 mila copie. Ancora peggio L'Espresso, a -12,7% con 123 mila copie. Gente è a -6%, con 250 mila copie in edicola, e ha una performance migliore di Oggi (-10,2% a 305 mila). Perde colpi Sorrisi e canzoni, a -11,2% (712 mila copie), e vanno male i finanziari Borsa e finanza (-17% a 8.800 copie), Il Mondo (-10,7% a 28 mila copie) e Panorama Economy (-5,3% a 12 mila copie). Pur sommando le copie in edicola di queste tre testate, il totale non raggiunge le vendite di Milano Finanza, che, come detto, consolida, invece, il suo primato.

Quanto al settore quotidiani, ampiamente analizzato con dati più recenti su ItaliaOggi, c'è semplicemente da segnalare che gli unici quotidiani con diffusioni in crescita sono Avvenire e ItaliaOggi, mentre in edicola aumentano le vendite solo Il Giornale e Il Quotidiano della Calabria.

I mensili stanno vivendo una fase di grande fermento, dettata soprattutto dalle manovre di Condè Nast (che sta cambiando molti direttori) e dall'imminente arrivo in Italia di Hearst, che rileverà Rusconi da Hachette. Ultimo spostamento è stato quello di Michela Gattermayer, che, come già anticipato da ItaliaOggi, ha lasciato la direzione di Velvet (mensile del gruppo Espresso le cui diffusioni, prima del restyling di febbraio, erano scese del 32% a 69.700 copie) per passare alla vicedirezione di Vanity Fair. Da segnalare il +21% delle diffusioni di XL (gruppo Espresso)

BRUNO MANFELLOTTO

Curioso che i recenti cambi di direzione abbiano riguardato mensili con vendite in edicola in crescita (Amica +13% a 99 mila copie, Class +24,7% a 27 mila, GQ +5,2% a 48 mila), e, in un solo caso, una testata letteralmente crollata in edicola, ovvero Wired con un -44% a 17 mila copie.

Bene, sempre nelle vendite nei canali previsti dalla legge, i femminili di alta gamma: Elle a +6,1% con oltre 92 mila copie, Glamour +4,4% a quota 211 mila, Marie Claire a +4,1% con quasi 84 mila copie, e Vogue che sale del 17,6% oltre le 35 mila copie. In crescita pure Silhouette donna, post restyling, con un +5,7% a 295 mila copie.

Renato Soru

2- SORU GETTA LA SPUGNA: «UNITÀ» ADDIO...
Da "il Giornale"
- Clima pesante all' Unità . Una crisi tira l'altra, l'emorragia dei lettori non si ferma e anche il patron di Tiscali Renato Soru non ce la fa più. Secondo Lettera43.it «l'ex governatore già da qualche tempo infatti avrebbe affidato all'advisor milanese Equita Sim di Francesco Perilli- il mandato per ricercare nuovi acquirenti di maggioranza, tenendo per sé soltanto una minima parte delle quote azionarie».

Lo stato di crisi aperto nel 2009 si concluderà a fine giugno. Nella redazione romana serpeggia giustamente un po' di apprensione. Concita De Gregorio non pare intenzionata a lasciare il timone. In uscita invece il numero due Giovanni Maria Bellu, direzione Sardegna 24.

 


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