Carlo Cinelli e Federico De Rosa per il "Corriere Economia"
draghi trichet1 - Lo stile italiano del Governatore. Gli esami ormai li ha superati davvero tutti. In attesa del consiglio europeo dei Capi di Stato che a fine giugno lo incoronerà alla presidenza della Banca centrale europea, Mario Draghi ha passato infatti anche il «test» di Vanessa Friedman.
La fashion editor del Financial Times ha dedicato la sua ultima rubrica ragionando della singolarità dei ritratti pubblicati dalla stampa internazionale: per tutti Draghi, per formazione ed esperienze professionali, non sembra italiano ma è elegante come un italiano.
PALAZZO GRAZIOLIUna notazione non frequente, aggiunge, quando gli stessi giornali si dedicano al Cancelliere dello Scacchiere George Osborne , o al segretario al Tesoro americano Tim Geithner o ancora a Jean-Claude Trichet o ancora, meno che mai, al tedesco Axel Weber. Draghi, in completo blu navy, camicia bianca e scarpe nere - e mai il soprabito - spiega la Friedman, sembra non dedicare affatto attenzione alla scelta dell'abito. Ha uno stile mimetico: «Il suo modo di vestire sembra dire "Sono uno di voi"» .
CLAUDIO VELARDITanto che alla Bild è bastato un fotomontaggio con l'elmetto prussiano per decidere che sembra un tedesco. Machiavellismi o la massima esibizione dello stile dei businessmen italiani, sempre molto attenti all'immagine? Friedman se lo chiede ma non riesce a decidere se viene prima il banchiere o il cliché. Il quesito magari lo scioglierà quando si dedicherà a un altro italiano atipico come Sergio Marchionne e ai suoi maglioncini.
verdone2 - Fuga da palazzo Grazioli? Nata nel Duemila da un'idea di Massimo Micucci, Antonio Napoli e Claudio Velardi, Reti, la prima società di lobbying e public affairs lascia via del Plebiscito per Prati. Co-inquilina di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli, resta la Opengate di Tullio Camiglieri, l'ex top manager Sky che non ha ancora deciso se tenersi public affairs della Roma di Thomas DiBenedetto o traslocare alla presidenza della Lega Calcio.
Bocelli3 - Aprite i portafogli. Da venerdì su Charitybuzz. com la Fondazione Robert Kennedy mette all'asta concerti, visite sul set e viaggi per fondi a sostegno delle iniziative a difesa dei diritti umani. In palio gli inviti al concerto di Andrea Bocelli a Lajatico e a quello di Elton John a Lucca per il 14 luglio. Ma anche una visita sul set del prossimo filmone di Natale a Cortina per la regia di Carlo Verdone o l'incontro con Leonardo Ferragamo.
Ennio Doris PIZPer un'iniziativa simile non poteva mancare un «kennediano» come Matteo Renzi: il sindaco di Firenze riceve a Palazzo Vecchio. A disposizione anche Ennio Doris «cicerone» d'eccezione al museo Mediolanum.