Paolo Festuccia per "La Stampa"
Fazio e SavianoDi nuovo insieme. Tra successi e polemiche politiche, la coppia proprio «non scoppia». Anzi, rilancia e annuncia il raddoppio. Roberto Saviano e Fabio Fazio ci riprovano. Pronti al bis di «Vieni via come». Forse, il successo più grande e osteggiato della storia di Raitre: oltre il 30% di share, e punte superiori ai dieci milioni di spettatori.
Lo annunciano in Tv, dagli schermi di Raitre a «Che tempo che fa?», dove ieri sera l'ospite d'onore era proprio l'autore di Gomorra. Una puntata «monografica» per dire, tra l'altro, sì, che «hanno deciso», che «Vieni via con me» la rifacciamo, che «c'è la voglia di rifarla», (e giù una sorta di elenco degli elenchi) e raccontare tante altre sfide: sulla politica, la giustizia, la libertà. Temi sui quali Saviano non indietreggia, e rilancia, quando ritorna sulla «macchina del fango», oggetto di uno dei suoi più apprezzati, ma anche discussi e attaccati monologhi televisivi.
berlusconi ruby«Una macchina del fango - ribadisce - che colpisce chi lotta contro certi poteri e i governi», spiegando che «la delegittimazione non si è fermata. Anzi, il motto di certi giornali dell'area che protegge il governo è portare avanti un'equazione: tanto voi non siete meglio di noi». E' lì, insomma, per Roberto Saviano, in quel momento che «la macchina del fango pesca qualche elemento della tua vita privata». Una vita privata, «che è sacra, e va difesa», sostiene lo scrittore, ma il «reato è un'altra cosa».
Bocassini Berlusconi Ruby«La debolezza - spiega in Tv - è una cosa, l'estorsione un'altra, così si mette a rischio la democrazia». Quindi, il caso Ruby. Tutti quegli atti giudiziari, quelle carte che per l'autore di «Gomorra» testimoniano «carte di solitudine, di una persona anziana, di un uomo solo, di un uomo che si trova in quella situazione».
MARINA BERLUSCONI IN ROSAE, aggiunge: «A questo si risponde con la felicità, come hanno fatto le donne scese in piazza. Dov'è il puritanesimo? Il moralismo? Anzi, c'è una voglia di dire che il Paese è altro, che il Paese vuole vivere e che è tutt'altro rispetto a una sessualità che arriva allo scambio, all'estorsione, al racket».
Poi, il suo passaggio polemico dalla Mondadori a Feltrinelli. Saviano, spiega che è avvenuto in conseguenza degli attacchi che Marina Berlusconi gli ha rivolto, «per paura politica». «La prima volta - spiega - sono stato attaccato quando il premier disse che "Gomorra" faceva male all'Italia, come se chi scrive certe cose ne fosse responsabile. Marina è intervenuta da editore per difendere il padre»; il secondo attacco quando dedicò la laurea ad honorem ai magistrati milanesi: «Eppure avevo pensato a Ilda Boccassini perché aveva seguito le inchieste sulla mafia».
Fazio e SavianoContraddizioni, spiega, che col tempo sono «diventate pesanti perché non ci si può professare libero editore e poi, quando qualcosa non va, darmi addosso, cosa che non è stata fatta quando altri autori hanno criticato il governo. L'ho interpretato come una paura politica da parte di Marina Berlusconi che forse non ha avuto il coraggio di dirmi chiaramente che non sopportava più i miei discorsi».
Ora invece «sono felice che Feltrinelli si sia innamorata dei miei monologhi». E aggiunge: «Io in politica? Per me rimane vero quello che ho già detto. Oggi fare bene il proprio mestiere è già rivoluzionario. Per salvare il proprio Paese basta fare bene il proprio mestiere».