1. BORSA: EUROPA SALE CON FUTURE WALL STREET; ATTESI DATI USA...
(ANSA) - Mattinata di rialzi per le principali borse europee, favorite dall'andamento positivo dei future su Wall Street in attesa di una serie di dati macroeconomici Usa previsti tra le 14.30 (reddito e spesa personale in aprile), le 15.55 (fiducia dei consumatori misurata dall'Università del Michigan) e le 16 (vendite di case).
Gli acquisti interessano soprattutto il comparto bancario, con Credit Agricole (+4,15%) sotto i riflettori dopo una nota di Bofa Merril Lynch, secondo la quale l'istituto potrebbe uscire "vincente" dall'adeguamento ai parametri sul capitale fissati da Basilea 3. Una indicazione estesa in generale agli istituti francesi, a quelli svedesi e all'inglese Lloyds (+2,86%).
Positivo anche il giudizio di Citigroup, che favorisce le belghe Kbc (+2,92%) e Dexia (+2,79%), Bnp Paribas (+2,49%), Bank of Ireland (+2,79%), Societé Generale (+2,55%) e Barclays (+1,9%). Occhi puntati sui cementieri Lafarge (+1,55%), Saint Gobain (+1,37%) e Holcim (+1,12%), dopo la raccomandazione 'hold' (teneré il titolo in portafoglio) di Citigroup. Bene anche gli estrattivo-minerari Petropavlovsk (+3,69%), Rio Tinto (+2,07%) e Antofagasta (+1,83%), sulla scia della ripresa delle quortazioni delle materie prime.
In campo automobilistico sale invece Volkswagen (+1,31%), la cui controllata Lamborghini prevede di aumentare le vendite in Cina del 46% con un totale di 300 vetture consegnate. Bene anche Peugeot (+1,2%) dopo i dati sulle vendite di veicoli commerciali in Europa, settore in cui il gruppo francese è partner di Fiat (+1,13%).
borsa londraDi seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. - Londra +1,00% - Parigi +1,32% - Francoforte +0,82% - Madrid +0,87% - Milano +1,19% - Amsterdam +0,71% - Stoccolma +0,94% - Zurigo +0,57%.
2. BORSA: ASIA CONTRASTATA; PESA MINI-DOLLARO, SU I METALLI...
(ANSA) - Chiusura di settimana contrastata per le principali borse di Asia e Pacifico, con Tokyo ancora sofferente (-0,4%) a differenza di Hong Kong (+0,9%), al momento in fase di contrattazioni, e Sidney (+0,5%), favorita dalla ripresa delle quotazioni delle materie prime. I listini orientali hanno risentito solo in parte dei segnali positivi lanciati dal G8 di Deauville, da cui è emerso che l'economia mondiale si sta rafforzando, spingendo così sulle quotazioni delle commodity.
A Tokyo invece ha pesato il calo del dollaro nei confronti dello yen, che ha penalizzato i grandi esportatori come Sony (-3,17%), Mitsubishi (-3,13%), Suzuki (-1,23%), che ha perso il 3,8% di produzione in aprile, e Toyota (-0,6%), la cui produzione globale è calata del 48% a causa del sisma e del disastro di Fukushima.
Bene ad Hong Kong Petrochina (+3,61%), mentre il colosso dell'abbigliamento Li & Fung cede il 3,61%, penalizzato dall'indebolimento del biglietto verde. In ripresa a Sidney gli estrattivo-minerari Mineral Resources (+3,11%), Fortescue Metals (+1,11%) e Rio Tinto (+0,56%.
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo -0,42% - Hong Kong +0,86% (seduta in corso) - Shanghai -0,53% (seduta in corso) - Taiwan +0,25% - Seul +0,40% - Sidney +0,51% - Mumbai +0,88% (seduta in corso) - Singapore +0,83% (seduta in corso) - Bangkok -0,05% - Giakarta +0,21%.
trichet3. MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 27 MAGGIO...
Radiocor - Treviso: assemblea generale Unindustria Treviso 'Imprese. Cuore della societa''. Partecipano, tra gli altri, Emma Marcegaglia, presidente Confindustria; Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro.
Roma: il vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, incontra i leader di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti sulla vicenda Fincantieri.
Deauville: si conclude la riunione dei Capi di Stato e di Governo del G8.
4. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - CONFINDUSTRIA: Il discorso di Emma Marcegaglia all'assemblea di Roma: 'Per l'Italia 10 anni di crescita persi. Ora agire subito' (dai giornali). Il Governo: 'Non siamo stati fermi'. I piani per tagliare Irpef e Ires (Il Sole 24 Ore, pag.7). 'Un anno per le nuove regole'. John Elkann lancia la sfida (La Stampa, pag. 7).
BANCHE: Gli istituti europei potrebbero eludere (parzialmente) i dettami di Basilea III con l'emissione di titoli ibridi (Financial Times, pag. 1).
FIAT: Incontro segreto a Torino tra i vertici del Lingotto e quelli di Suzuki: le possibili alleanze (Corriere della Sera, pag. 33).
EDISON: Parigi stringe sul riassetto, il titolo balza a Piazza Affari (Il Sole 24 Ore, pag. 37). Le possibili scelte di Pisapia e Moratti sul dossier (Il Mondo, pag. 14).
RHIAG: rinuncia alla quotazione in Borsa, salta la prima matricola 2011 (dai giornali)
VINCENZO NOVARIUNICREDIT: sui conti correnti bloccati depositi libici per 3 miliardi di euro (Il Sole 24 Ore, pag. 39). L'exploit dei fondi: all'assemblea di aprile erano al 24% (Corriere della Sera, pag. 35).
MPS: la Fondazione decide di rinviare le dimissioni: congelate le quote in Mediobanca e Intesa Sanpaolo (Il Sole 24 Ore, pag. 39).
PRADA: tutto pronto per l'Ipo, la forchetta di prezzo arriva a 11,5 miliardi (dai giornali)
ZALESKI: via libera del cda di Carlo Tassara al piano di ristrutturazione. Il pallino in mano a Modiano (Il Sole 24 Ore, pag. 39).
LIBIA: un rapporto riservato della Lia rivela perdite miliardarie sugli investimenti di Gheddafi (La Stampa, pag. 35).
ENEL: indagati i vertici per la centrale di Porto Tolle, ipotesi di abuso d'ufficio per 10 pubblici ufficiali (La Repubblica, pag. 30).
INTESA SANPAOLO: 'Meno male che ci sono le Fondazioni'. Intervista a Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo (Il Mondo, pag. 8).
5. BCE: RALLENTA MASSA MONETARIA M3, AD APRILE +2%...
(ANSA) - La massa monetaria di Eurolandia, misurata dall'aggregato M3, registra un rallentamento ad aprile, con una crescita del 2% dal +2,3% di marzo. Lo comunica la Bce spiegando che la media trimestrale (febbraio-aprile) è stata del 2,1%, rispetto al 2% del trimestre precedente.
6. TLC: GLI ALTRI OPERATORI CHIEDERANNO AD H3G RESTITUZIONE PER 65MLN...
Radiocor - Circa 65 milioni di euro. E' l'importo che, come apprende Radiocor, Telecom, Vodafone, Wind, Poste Mobile e gli altri operatori di tlc si apprestano a chiedere ad H3G dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso con cui la compagnia telefonica chiedeva l'annullamento della delibera (n. 667/08/Cons) dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni che ha stabilito la riduzione, entro il 31 dicembre 2012, della tariffa di terminazione mobile - la tariffa applicata dagli operatori ai concorrenti per le chiamate dei loro clienti che finiscono sulla propria rete - che H3G potra' chiedere equiparandola a quella richiesta dagli altri operatori 'storici'.
Secondo quanto si apprende, gli altri operatori di telefonia chiederanno ad H3G la restituzione della differenza tra la tariffa di 9 centesimi al minuto stabilita per la societa' telefonica dalla delibera in questione e gli 11 centesimi che la stessa societa' ha continuato a pretendere dopo la presentazione del ri corso al Tar in cui ha impugnato, a luglio del 2010, il provvedimento in questione. Il totale delle richieste ammonta a 65 milioni di euro.
7. VETRINE THAILANDESI...
Vittoria Puledda per "la Repubblica" - non c´è «alcun serio fondamento» alla richiesta di sequestro del 96% della holding che controlla Rinascente, avanzata dal socio storico, ma al 4%, Maurizio Borletti. Almeno sul fronte giudiziario, il nipote del fondatore della Rinascente ha dunque perso e oggi l´assemblea della società sancirà la vendita di Rinascente ai thailandesi della Central Retail.
Non che l´imprenditore voglia gettare la spugna e infatti ha già annunciato che l´ultima parola spetterà all´arbitrato, che stabilirà «chi ha ragione e chi ha torto». Se fosse lui a vincere, l´imprenditore potrebbe ricevere un risarcimento. Per ora, però, chi ha vinto è la società thailandese. Che ha messo sul piatto - e ben in vista - 250 milioni per le esclusive vetrine di Piazza Duomo.
zaleski8. ZALESKI APPROVA IL PIANO E SI AFFIDA A MODIANO...
Al. G. per "Il Sole 24 Ore" - Via libera dal consiglio di amministrazione della Carlo Tassara al piano di ristrutturazione del debito con le banche creditrici. Ieri il board ha approvato lo schema del rifinanziamento dei 3 miliardi di indebitamento, secondo i termini ormai noti da tempo, che prevede la proroga a fine 2012 del rimborso del debito e degli interessi. Nei prossimi giorni toccherà ai legali perfezionare i dettagli e gli schemi contrattuali dell'intesa.
Che consentirà alla Tassara di mantenere in portafoglio, in attesa che si rivalutino in Borsa, le partecipazioni azionarie di maggior rilievo: Intesa Sanpaolo (2,5%), Ubi (2%), Mps (2%), Edison (10%), A2A (2,5%) e Mittel (20%). A fine piano, in assenza di accordo o di stallo in cda, sarebbe già stato previsto che le decisioni saranno affidate al presidente Pietro Modiano.
9. LA FRANCIA SALUTA LA FIBRA DI MILANO...
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Per Metroweb si profila un testa a testa sostanzialmente italiano. La vendita della rete in fibra ottica della città di Milano ha richiamato quattro pretendenti, ma dopo il primo giro di offerte vincolanti la scrematura ha ridotto a tre il numero di candidati: la cordata di big formata da Clessidra (il fondo di Claudio Sposito), Wind e Vodafone (questi ultimi due solitamente concorrenti nella telefonia, ma stavolta alleati); il fondo specializzato in infrastrutture F2i, guidato da Vito Gamberale; e infine il fondo francese Antin.
A uscire, secondo indiscrezioni, sarebbe stata Axa Private Equity, la filiale italiana del gruppo finanziario d'Oltralpe. La Francia rimane dunque rappresentata dalla sola Antin e finisce in minoranza rispetto all'Italia, che conta due concorrenti in gara. Nelle prossime settimane Stirling Square, proprietaria di Metroweb, concederà un'esclusiva al pretendente che avrà fatto l'offerta migliore.
10. L'HEDGE FUND MAN FA IL PIENO IN GIAPPONE...
S. Car. per "Il Sole 24 Ore" - Uno straordinario successo finanziario nel Giappone post-terremoto. Possibile? Sì, lo ha realizzato il principale hedge fund quotato. Man Group ha reso noto che il lancio nel Sol Levante di una nuova versione "open-ended" del suo fondo Ahl ha rastrellato ben due miliardi di dollari, contribuendo all'aumento degli asset gestiti di quasi il 3% a 71 miliardi di dollari da fine marzo.
Già all'inizio di maggio Man aveva annunciato che il nuovo fondo Global Trend lanciato in collaborazione con Nomura aveva attirato 1,5 miliardi di dollari, tre volte più di quanto fosse atteso da chi temeva una depressione degli investitori nipponici. Un successo che continua e un ottimo risultato per Man, dopo che nell'esercizio concluso a marzo gli utili lordi sono scesi - sia pure meno del previsto - da 541 a 324 milioni di dollari.
Morgan Stanley11. L'ASSEGNO DI BOFA PER LE CASE DEI SOLDATI...
M. Val. per "Il Sole 24 Ore" - Bank of America e Morgan Stanley questa volta hanno ceduto sui mutui. Di mezzo, infatti, c'erano le famiglie di soldati in servizio attivo: le loro abitazioni erano state pignorate da divisoioni delle due banche. Pignoramenti accusati di gravi irregolarità, come migliaia di altri ovunque nel paese. Ma se finora il settore bancario ha resistito alle pressioni delle autorità per risarcire, con almeno venti miliardi di dollari, gli «errori» nelle sue procedure, nella vicenda dei militari ha deciso di staccare gli assegni.
Sono stati versati 22 milioni di dollari, frutto di un accordo con il Dipartimento della Giustizia. Venti milioni pagati dall'ex Countrywide Financial, oggi controllata da Bank of America, per danni causati tra il 2006 e il 2009 a 160 famiglie. Altri 2,3 milioni di dollari sono a carico di Saxon Mortgage, divisione di Morgan Stanley, e destinati a 17 famiglie.
DISNEY12. SE WALT DISNEY METTE IL CAPPELLO SUI GUERRIERI SEALS...
Angelo Aquaro per "la Repubblica" - Topolino ci ha provato. Ma alla fine anche lui ha dovuto battere in ritirata di fronte ai mitici Seals. Ma come aveva potuto pensare di poter sfilare alla Marina quel marchio glorioso, Seals? Proprio così: "Seal Team 6" è il nome del brand che la Walt Disney aveva chiesto all´Ufficio brevetti di proteggere.
Un bel brand da appiccicare a videogiochi e merchandising vario: per fare dollari su dollari con il nome dei ragazzi che hanno rischiato la vita per liberarci da Osama Bin Laden. La decisione s´era subito attirata gli strali di mezzo mondo. Con in testa il comico Jon Stewart: «Sarebbe come mettere il brevetto allo sbarco in Normandia», aveva tuonato sul canale televisivo Comedy Central.
Che fare? Quelli della Navy, per non sbagliare, erano intanto corsi all´Ufficio brevetti anche loro, chiedendo di proteggere i marchi "SealTeam" e "Navy Seals", dopo essersi fatti già riconoscere, anni fa, la madre di tutti i brand: "Seals". Così ai papà di Topolino non è rimasto che fare un´imbarazzante marcia indietro: «Per rispetto alla Marina». Ma non ci potevano pensare prima?
Siamo stati fraintesi, dicono ora da Burbank. L´iniziativa sarebbe nata dopo la decisione di produrre un film sui mitici guerrieri. E i maghi del marketing non hanno fatto altro che seguire la procedura che sempre si ripete, in questi casi, nel Paese che mette sotto brevetto tutto quello che ha. Tranne, fa notare ora il solito comico, la decenza.