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fuori i nomi! - NEL COMPUTER DELLA SEGRETARIA DI ANEMONE, NON brillano SOLo LE SPESUCCE PER IL RAMPOLLO DI BALDUCCI (Persino un rimborso di carburante e di medicine per 73,50 euro) E IL SUV da riparare per MONSIGNOR CAMALDO, sbucano otto milioni di euro i cui nomi dei beneficiari sono criptati - CHE SOLO anemone o LA FEDELE SEGRETARIA PUÒ SVELARE (MA NON COLLABORA)....

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anemone P

Guido Ruotolo per "la Stampa"

Gridano alla «persecuzione mediatica» Claudio Scajola e Guido Bertolaso, ma una cosa è certa: i loro nomi sono stati registrati da quella certosina segretaria di Diego Anemone, Alida Lucci, che annotava tutte le spese, dagli acconti di 230.000 euro (compromesso e diritto per l'agenzia immobiliare) per la casa di via Fagutale, quella con vista sul Colosseo, a 168 euro (e non 168.000 come riportato ieri erroneamente) sempre per la casa Scajola, al frullatore, alla terra per i vasi, dalla lavanderia alle bollette del gas e dell'acqua.

Questa contabilità è un materiale straordinario solo da pochi giorni venuto alla luce, e che dovrà essere valutato dalla Procura di Roma che lo riceverà oggi, e che potrebbe far ipotizzare, secondo la Procura di Perugia, i reati di riciclaggio.

Tanto importante questo archivio, che tra le migliaia di voci accuratamente riportate, ve ne sono alcune decine che la segretaria di Anemone ha criptato, segnando con una fila di asterischi il nome dei beneficiari delle attenzioni dell'imprenditore.

Angelo Balducci

Decine di «voci», per un totale di oltre otto milioni di euro in uscita contro 750.000 euro in entrata, in due tranche. Per venire a capo delle identità dei beneficiari, la segretaria Lucci dovrebbe «collaborare» ma gli inquirenti sono pessimisti dal momento che non ha ritirato neppure il computer che era stato sequestrato dalla Procura di Perugia.

Il 9 agosto del 2001, la cassa Anemone si alleggerisce di 185 milioni di vecchie lire, il 15 gennaio del 2003 di 80.000 euro. Vi sono picchi che raggiungono 250.000 euro senza «identità» ma anche anonimi beneficiari di appena 7.000 euro.

scajola moglie colosseo

Il «sistema gelatinoso» della cricca dei Grandi eventi passava per una assistenza quasi soffocante dei suoi prescelti. Non si limitava a garantire il pagamento della casa, o di una sua quota importante, ma offriva anche una massaggiatrice o l'albergo con l'escort compresa. O aveva un occhio di riguardo per i potenti. C'è anche un riferimento generico a Berlusconi. Quando a suo tempo uscì la notizia di un cantiere aperto da Anemone per Berlusconi, l'avvocato Niccolò Ghedini precisò che erano lavori fatti da Forza Italia.

BERTOLASO con CAschetto

Per capire fino a che punto si spingeva il «sistema» è il caso di seguire l'assistenza garantita a Lorenzo, il figlio dell'ex potente Provveditore alle opere pubbliche di Roma, Angelo Balducci. Lasciamo stare il mosaico per la piscina Balducci della villa di Montepulciano. Ma perché Diego Anemone ha dovuto pagare al figlio Lorenzo l'auto Micra (il 10 luglio del 2003 ha sganciato 14.065 euro)? Non solo, ma poi il 21 luglio 180 euro per l'assicurazione e dieci giorni dopo altri 186,85 euro per il bollo di circolazione?

1T17 pietro lunardi

E poi il cellulare di Lorenzo, l'attore. In quel maggio e giugno del 2004, sono segnate tre ricariche per un totale di 415 euro. E poi, nel luglio di quell'anno, c'è anche il versamento di 1.900 euro per la moto di Lorenzo. Persino un rimborso di carburante e di medicine, il 3 settembre, per 73,50 euro. E i fiori per il compleanno (145 euro). Ed è segnato anche che il 30 maggio del 2007 tal Marco Brunetti ha ricevuto 100 euro per una operazione che sembra essere andata a buon fine: «Tolte multe Lorenzo».

cd30 monsignor franco camaldo

E' questo il sistema «gelatinoso» che soddisfa ogni bisogno degli eletti. Anche gli uomini di fede, e le sedi del culto. Segnava proprio tutto, la fedele segretaria. L'8 maggio del 2003, 500 euro finiscono alla parrocchia di Sant'Antonio da Padova, 10 il 28 giugno del 2004 al Santuario del Divino Amore e il 5 aprile del 2005 l'offerta per la festa di Sant'Antonio, a Settebagni è di 500 euro.

Cardinale Sepe

E' c'è la «torta per Monsignore», il 3 dicembre del 2007, costata ben 23 euro, e i 5000 euro al vescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, indagato con l'ex ministro Lunardi per corruzione. E poi monsignor Camaldo al quale garantisce la riparazione del fuoristrada (3.250 euro). E i 5000 euro dati al don Di Muzio, cassiere e tesoriere di Propaganda Fide. E naturalmente un giro verticoso di decine di migliaia di euro in entrata e in uscita con don Evaldo. Davvero i soldi non hanno odore e colore. O no?

 


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