A cura di MINIMO RISERBO, FALBALA' e PIPPO IL PATRIOTA
pisapia1 - L'ULTIMO CHIUDA LA LUCE (E STACCHI LA POMPETTA)...
Nel tentativo estremo di far perdere il plutocrate dal cuore d'oro Pisapia contro la supermiliardaria da asporto Moratti, Repubblica riesuma il vecchio Romitone Sapientone. Il romanaccio cresciuto a pane e Italstat, maturato a pane e cassa integrazione, invecchiato a pane e diversificazioni, dice la sua al maestro Alberto Statera in una fluviale intervista così titolata: "Giuliano vero moderato, i milanesi reagiranno alla politica imbarbarita" (p. 7). Ci si mette anche la Stampa di Torino, la città che s'è fatta fregare da Milano perfino il Sanpaolo: "Spunta Profumo nel team di Pisapia" p. 6). C'è da azionare nuovi derivati a Palazzo Marino?
In ogni caso c'è qualcosa di davvero nuovo, nel vento dei Poteri Marci Unificati, se un D'Amato appoggia De Magistris e un Romiti fa campagna stampa per Pisapia, al fianco di Arrogance Profumo.
E tanto per aiutare i famosi "candidati deboli" di cui si è lamentato il Banana, Fìscolo Tremonti impartisce la benedizione finale alla povera Moratti e al solido Lettieri: "Tremonti: prima la e poi la riforma fiscale". E alla sola parola "fisco", come racconta Alessandro Barbera sulla Stampa (p. 3) "il ministro allunga il passo e saluta bruscamente". E' fatto così, ma in fondo non è cattivo. Colleziona rasoi, per esempio, ma poi non è che taglia la gola ai contribuenti. Anzi!
CESARE ROMITISul Giornale dell'Eterno Ritorno (di Feltri), impazza il siluro a Emma Marcegaglia, con la testata multipla di uno sgub di Panorama: "il dono di Fiat a Emma: l'addio a Confindustria" (p. 1). Dopo la macchina del fango, il fango dalle macchine. Non male anche la lettera di Maurizio Crippa al Foglio: "Marchionne si compra la Chrysler. Trovarne uno che si compri una Fiat".
2 - IL RUGGITO DI SCIABOLETTA SCAJOLA: "IO VI DENUNZIO!" (MINACCIA A SUA INSAPUTA?)...
Massacrato a dovere dalla contabilità occulta del suo amico Diego Anemone, uscita proprio mentre stava preparando il suo millesimo ritorno a danno del Gran Macellaio Verdini Denis, Claudio Scajola si fa intervistare da Massimo Calandri di Repubblica (p. 21). Un'intervista-capolavoro, quella dello statista di Porto Maurizio ma anche di Oneglia, nella quale si comporta come la versione di Ponente dei Sopranos. Inizia con "La denunzio" e finisce con "La smetta, denunzio".
In mezzo, le solite spiegazioni che non spiegano. Se solo non avesse il braccino corto, si pagherebbe un buon avvocato di tasca propria e avrebbe già chiarito tutto da un anno facendosi interrogare dai pm, come aveva promesso ai primi di maggio 2010. Invece il suo legale lo passa la Corte di Hardcore e gli ha consigliato di aspettare. Aspettare di essere rosolato come un polletto. Tutta l'Italia ride di lui e della casa co-finanziata "a mia insaputa".
EMMA MARCEGAGLIAIn Liguria, i politicucci locali ancora lo prendono sul serio e spicca il silenzio assenso di Claudio Gerundio, presidente piddino (per mancanza di prove) della Regione più anziana d'Italia. Sul Cetriolo Quotidiano, invece, Sciaboletta lo pigliano direttamente per il culo e oggi Edo Novella (a giudicare dallo stile) titola così il pezzo di Marco Lilli: "Casa di Bambolo". Meraviglioso. E poi "G8, i soldi di Anemone per l'appartamento al Colosseo. Ma nessuno lo sequestra e Scajola se lo gode. Perché?" (CQ, p. 2).
3 - PIU' CLINICHE (E VILLE) PER TUTTI...
E intanto, per la par condicio fangorum, il Pompiere della Sera oggi si dedica anche allo zio Denis: "Quei prestiti a Verdini da 15 milioni. Il politico finanziato dal re delle cliniche Angelucci. Il ccordinatore del pdl ha così estinto il debito nei confronti della sua banca. Ipotecata la villa in Toscana" (gran pezzo di Mario Gerevini, p. 13). Impietosa la scelta delle foto di Verdini e Angelucci Pater, davvero inquietanti.
Non male anche la porcatella bipartisan del compagno Alèdanno svelata oggi da Ferruccio Sansa: "Bicamerale assicurazioni pigliatutto. Ital Brokers conquista Roma benedetta da Alemanno e D'Alema" (CQ, p. 3).
4 - GUARGUAGLINI, AVVISO DI DIVORZIO?
Micidiale pizzino recapitato a mezzo stampa a Pierfrancesco Guarguaglini e al suo Grasso Grossi Matrimonio. "Finmeccanica, Di Lernia collabora" (p. 12). Il guaio è che non si tratta di Leone, quello dello Zoo di 105, ma dell'ex numero uno carcerato di una controllata di Selex sistemi integrati.
5 - IL MIRACOLO DI KITKAT CATTANEO...
Era dai tempi della vendita di Wind a Sawiris e all'avvocato Benedetti, un incubo che il ministro Giulio Tremonti ancora ricorda con i suoi rari commensali, che Paoletto Scaroni e Fulvio Conti non marciavano così uniti e compatti. Il merito va all'ingegner brianzolo Flavio Cattaneo, lo zazzeruto ex compagno di scorribande di Gnazio La Rissa che mantiene il portafogli a destra e ricarica le pile a sinistra, tra gli elettrodi di Sabrina Ferilli.
Con la "sua" Terna, Flaviuccio nostro ha deciso di fare centrali in cui accumulare energia facendo incazzare di brutto l'Enel e lasciando senza parole l'Eni, che muove la sua diplomazia per sabotare l'invasione di campo. Entro fine mese, dare il via libera alle centrali Terna spetta al competentissimo Paoletto Romani, altro vecchio amico di Kitkat e al momento ministro al (sotto) Sviluppo del Digitale Terrestre. La battaglia infuria con molti colpi sotto la cintura, lobbisti scatenati e parlamentari basiti dalla violenza dello scontro sotterraneo.
SABRINA FERILLI FLAVIO CATTANEOPoi c'è la gioconda Repubblica di Sorgenia, che fino a ieri ha seguito la nuova avventuta del compagno Cattaneo con malcelata simpatia. Oggi cambia idea: "L'Authority per l'energia blocca Terna. "Non può gestire impianti di accumulo" (p. 31). Che il padroncino Rodolfo De Benedetti, che guadagna più con Sorgenia che con l'Espresso, abbia fatto una riflessione sul fatturato di gruppo?
6 - BENVENUTO TRA NOI, COMPAGNO GIORNALISTA CARLETTO!...
Con alcuni decenni di ritardo rispetto alle posizioni del pur vetusto sindacato unico dei giornalisti, il compagno Cidibbì dice la sua al comico e-G8 di Parigi: "La vera forza della carta stampata? Qualità e credibilità" (Corriere p. 41, con foto!!!) E infatti in Fieg, Carletto è da sempre alfiere della linea progressista: tagliare il costo della voce "giornalisti", che raramente supera il 15% del totale. Splendido. Ma è nulla in confronto a quello che insinua Repubblica nella pagina dedicata al pensiero del suo padrone da esportazione.
Confeziona, nella stessa pagina in cui mette la foto di Carletto, un piedino con il titolo allusivo "La festa", nel quale ci si spiega perché non ci si può fidare dei nuovi barbari: "champagne, rock, ragazze mozzafiato. Parigi, le notti folli dei miliardari della Rete" (p. 24). Domani ci toccherà leggere le 10 domande del commissario Davanzoni al suo personale Miliardario della Rete?
PAOLO ROMANI7 - DISECONOMY...
Andava tutto bene nella Telecom riformata di Franchino Bernabè, il manager che con un solo movimento della zazzera può armare plotoni di pm democratici. Oggi però il Corriere delle banche creditrici è costretto a titolare così: "Generali rifà i conti su Telecom. All'esame del board del Leone la svalutazione della partecipazione" (p. 41).
8 - RIEDUCATIONAL DAGO...
I curatori di questa modesta rassegna chiedono ancora scusa per le tirate degli ultimi giorni su Equitalia (ma noi viaggiamo in treno e sugli autobus, e parliamo con la famosa gggente). E' però motivo di minima soddisfazione vedere che Attilio Befera legge Dagospia, come si evince dalla luminosa intervista concessa a Italia Oggi, nella quale afferma che il contribuente ha capito che è corretto pagare, ma poi finalmente ammette la storia del budget fissato da Roma (p. 19).
9 - LA PIOVRA DEL LIBRO NELLA SINISTRA TORINO...
Sulle pagine torinesi di Repubblica, in modo totalmente acritico e astratto, si racconta che Walter Barberis potrebbe andare a presiedere il Salone del Libro. Barberis è casualmente il marito di Anna Martina, direttore della Comunicazione del Comune di Torino, peraltro committente della famosa mostra alle OGR, mostra curata dallo stesso Barberis.
Non si riesce neanche a scriverlo in un italiano corretto, tanto è un casino, ma il capolavoro familiare sarebbe del presidente piddino della provincia, don Antonio Saitta (con Regione e Comune azionista del Salone). Poi Repubblica ci stupisce così: "le nomine fanno parte di una partita più ampia..." Sì, nel tinello. Ma mi raccomando, non spiegatelo al popolo bue.
10 - I CORRENTISTI DI INTESA, LA BANCA DEI PATRIOTI, DIVENTATI FRANCESI A LORO INSAPUTA...
In questi giorni, migliaia di correntisti di Intesa sono alle prese con la cessione dei loro conti a CariParma-Credit Agricole. Ottima notizia, sia chiaro. Quella è gente seria. Ma sono tutti imbufaliti per esser stati impacchettati senza troppi complimenti e tra mille fastidi, con una letterina arrogantissima del "diggì dei territori" Morelli Marco.
Ne sanno qualcosa Corriere.it e Repubblica, invasi dalle lettere di protesta per i disservizi. Da parte nostra, solidarietà ai simpatici "colleghi" dell'ufficio stampa Intesa, alle prese anche con decine di vip imbufaliti e con milioni di euro di pubblicità e marchette gettati alle ortiche in pochi giorni.