Mario Gerevini per il "Corriere della Sera"
Il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, 60 anni, ha rimborsato senza tirar fuori un euro il suo imbarazzante debito milionario con il Credito Cooperativo Fiorentino, la banca di cui era padre padrone. I soldi, però, non glieli ha prestati un'altra banca. Ad aprire il portafoglio è stato il compagno di partito Antonio Angelucci, 66 anni. Cioè il benestante deputato con la Ferrari gialla, proprietario con la famiglia di un impero nella sanità, nonché dei quotidiani Libero e Il Riformista.
Dal conto corrente 34942 intestato all'imprenditore presso la banca Ubi filiale di Roma 5 è partito un bonifico di 5.077.115,34 euro a favore del Credito Cooperativo Fiorentino per saldare il debito residuo di Verdini e, soprattutto, di sua moglie, Simonetta Fossombroni.
ANTONIO ANGELUCCIAngelucci ha anche concesso ai coniugi un finanziamento da 10 milioni. Ignoto il tasso d'interesse, ammesso che ci sia e che non sia «politico». Nel 2010 l'imprenditore dichiarò al fisco redditi per 6,1 milioni, risultando il secondo più ricco di Montecitorio dopo Silvio Berlusconi (40 milioni). La generosità e lo spirito di partito hanno tuttavia un limite: il re delle cliniche romane si è portato a casa un'ipoteca di primo grado su una proprietà immobiliare dei Verdini (con vigneti e oliveti) alle porte di Firenze e un'uguale garanzia sulla loro villa nel Chianti, a San Casciano in Val di Pesa, circondata da 43mila metri quadrati di «bosco ceduo, oliveti e vigneti».
Denis Verdini e moglie Simonetta FossombroneUna splendida posizione, quasi sicuramente, e una seconda o una terza casa: «Ma qui i Verdini li vediamo poco - dice un vicino -, più che altro d'estate e qualche volta nei weekend». Poco più in là - dicono - c'è la casa di Maurizio Zamparini, presidente del Palermo Calcio: una reggia più che una casa, con 300 metri di vialetto d'ingresso tra i cipressi.
I documenti del catasto fabbricati del Comune di San Casciano confermano l'operazione Verdini-Angelucci. Il coordinatore del Pdl si dev'essere comunque tolto un peso. Dopo la bufera dell'inchiesta «Grandi Eventi», con la scoperta che il Credito Fiorentino aveva erogato decine di milioni di prestiti alle società di Riccardo Fusi, ex patron della Btp e amico di Verdini, la situazione era radicalmente cambiata.
credito cooperativo fiorentinoUn conto è avere un debito (originario) di 7,5 milioni con la banca di cui sei presidente, nella quale c'è il tuo avvocato e i tuoi amici in cda e il tuo commercialista nel collegio sindacale: è un po' come essere debitore di te stesso. Altra cosa è essere totalmente fuori dalla banca e sentire il fiato «sulle caviglie» dei commissari straordinari di Bankitalia. Cioè quella specie di dobermann della finanza incaricati di difendere il patrimonio e raddrizzare la piccola banca di Campi di Bisenzio che Verdini aveva impostato come fosse la Bank of America.
antonio angelucciNon è escluso che il rientro di Verdini dal suo debito sia stato imposto proprio dai commissari Angelo Provasoli e Virgilio Fenaroli. Il finanziamento originario, in valuta e a medio termine, era stato erogato dal Credito Fiorentino alla moglie del suo presidente nel dicembre 2006 per l'importo di 7,5 milioni con garanzie dichiarate per 15 milioni. Cioè quei beni immobili, quei terreni e quote societarie che Angelucci da tre mesi ha ipotecato o pignorato. In effetti, però, non è molto evidente la qualità di uno dei beni a garanzia «dell'esatta - si legge nei documenti - e puntuale restituzione del finanziamento» da 10 milioni.
Antonio AngelucciSi tratta del pegno sul 100% della Montartino srl. Dai bilanci emerge ben poco della consistenza patrimoniale di questa società che potrebbe possedere, a costo storico, oltre ai già citati vigneti e oliveti alle porte di Firenze, anche un'altra residenza che svetta su una collina. All'interno della proprietà c'è un campo da calcio in erba dove il figlio di Verdini organizza tornei di calcio a 5, chiamando a raccolta gli amici dal sito internet della Montartino Cup.
villa che Verdini ha ipotecato nel Chianti per il prestito degli AngeluccivillaTutto sommato per la famiglia Verdini è cambiato poco. Ieri, se la moglie fosse stata inadempiente quando lui era presidente della banca, che cosa sarebbe successo? Le avrebbero mandato a casa l'ufficiale giudiziario? Le avrebbero portato via la casa nel Chianti? Improbabile. Oggi, un deputato ricco del Pdl si è sostituito alla banca. E Verdini con Sandro Bondi e Ignazio La Russa è uno dei tre coordinatori nazionali del partito.