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1- NON SAPENDO PIÙ A QUALE COMPLOTTO ATTACCARSI, \"LE MONDE\" CARO A DSK LA BUTTA SUL LETTERARIO (CHIC!) E PARAGONA L’\"AFFAIRE OPHELIA\" ALLA CELEBRE PIÈCE “LA SIGNORINA GIULIA” DI STRINDBERG (CULT!), IN SCENA A PARIGI: LA TRAGEDIA DI UNA GIOVANE CONTESSA INDOTTA AL SUICIDIO DAL CAMERIERE CHE LEI STESSA HA SEDOTTO\" (GENIAL!) 2- “NELLA SUITE DEL SOFITEL, CHI HA CERCATO CHI? QUAL È IL CONFINE TRA VIOLENZA E CONSENSO? QUANDO IL REGOLAMENTO DI CONTI SOCIALI SONO IRRIDUCIBILMENTE INTRECCIATI, IL GIOCO DEL DESIDERIO PRESENTA MILLE FATTORI CHE CI SFUGGONO...” 3- IN USA VOGLIONO BLOCCARE LA LIQUIDAZIONE DEL FMI DI 250MILA $ AL KAHN INFOJATO

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1- L'AFFAIRE STRAUSS-KAHN COME "LA SIGNORINA JULIE" DI STRINDBERG
http://bit.ly/iyiMrk

YES WE KAHN

Da "Lemonde.fr" - Sul suo blog "Coup de théâtre" del quotidiano francese "Le Monde" la giornalista Judith Sibony fa un curioso parallelismo all'inverso tra la vicenda Strauss-Kahn e una versione de "La signorina Julie" di Strindberg messa in scena domenica a Parigi. Non solo per la somiglianza dell'attore protagonista con Dsk, ma soprattutto per i temi: molti spettatori, scrive ci hanno visto il caso Dsk all'inverso, dato che nella pièce è la donna, una contessa di 25 anni, che seduce il cameriere:

Domenica, al teatro de la Colline, un brivido ha percorso la sala quando sul palcoscenico, la contessa Julie (Clémentine Verdier) tentava di sedurre Jean, il suo bel cameriere tutto-fare (Wladimir Yordanoff). "Mi sarei infatuata del mio domestico?, butta là la giovane ragazza con ironia. "Abbiamo visto dei precedenti", risponde lui, la cui somiglianza fisica e simbolica con un certo uomo politico francese è apparsa decisamente sorprendente.

YES WE KAHN

"Divertente, sembra l'affaire Strauss-Kahn all'inverso, ho sentito dire all'uscita de "La signorina Julie", celebre pièce di Strindberg, messa in scena da Christian Chiaretti. E un amico mi ha confermato che gli spettatori tentati dal confronto sono molti. In effetti, c'è più di un punto in comune tra il presunto stupro di una cameriera di Dominique Strauss-Kahn e la "tragedia naturalistica" di Strindberg: in entrambi i casi la battaglia dei sessi e la lotta di classe sembrano fondersi. In entrambi i casi la violenza commessa è così delirante da divenire enigmatica.

VIGNETTA STRAUSS KAHN

Perché la ragazza che sognava di dominare gli uomini finisce per suicidarsi, indotta dal cameriere al quale si era data anima e corpo? Dovremmo ritenerla vittima di Jean anche se è lei che l'ha sedotto? Allo stesso modo, sulla scena del Sofitel di New York, di cui ignoriamo pressoché ogni dettaglio, chi ha cercato chi? Qual è il confine tra violenza e consenso? Il mistero resta intatto e forse rimarrà tale anche quando sapremo di più sui fatti.
Almeno ciò è quanto suggerisce il gioco brillante di Strindberg: quando le pulsioni sociali e il regolamento di conti sociali sono irriducibilmente intrecciate, il gioco del desiderio e il passaggio all'approccio decisivo presentano mille fattori che ci sfuggono. Così, il comportamento dell'uno o dell'altro è più una questione di situazioni che una questione di buono o cattivo, di un temperamento malvagio o perverso.

STRAUSS KAHN

In un articolo su Strindberg pubblicato su un giornale danese nel 1949, Sartre sottolineava proprio questo: "Nel suo lavoro vediamo dei personaggi in situazioni, dei personaggi che, in tali situazioni, non sono altro che ciò che loro fanno degli altri e ciò che gli altri fanno di loro". È per questo che la scenografia dello spettacolo di Chiaretti è sorretta da dei fili rossi?

STRAUSS KAHN PREFERIVO LA PRIGIONE

Non significa alimentare le teorie del complotto, dire che l'affaire Strauss-Kahn è tenuto da dei fili. Bensì è riprendere l'immagine della bella messa in scena che si può andare a vedere al Colline. I personaggi sono mossi da fili altri rispetto a quelli delle buone e delle cattive intenzioni. "Tutti coloro che oggi ritengono, possono trarre insegnamento dal teatro di Strindberg".

2 - LA LIQUIDAZIONE DA 250MILA $ DI DSK, PAGATA DAI CONTRIBUENTI USA
http://fxn.ws/iqIlvk

LA DISCESA AGLI INFERI DI DSK

Da "Foxnews.com" - L'ex capo dell'Fmi Strauss Kahn riceverà una liquidazione di 250mila dollari pagata dai contribuenti americani. Questo a meno che i legislatori Usa non riescano a bloccare il "paracadute dorato" in discesa verso il conto corrente francese di Dsk. Il Fondo monetario dichiara di non avere alcun potere discrezionale sull'affaire Dsk, il quale da direttore generale dell'istituto prendeva quasi 500mila dollari. La liquidazione, insieme a una pensione annuale molto meno onerosa, è nel contratto.

DSK SOLO UNA PICCOLA INFLAZIONE

Ma considerando il cospicuo coinvolgimento finanziario degli Usa nell'Fmi, i legislatori americani stanno cercando di fare pressione per su un'organizzazione finita sotto la lente per l'uso che fa delle vaste risorse internazionali di cui dispone. "Lo scandalo, all'Fmi, è aver messo l'organizzazione in ‘the public eye' e i contribuenti americani, quelli che pagano di più per l'Fmi, si stanno ponendo alcune importanti domande", ha detto a Foxnews la repubblicana Cathy McMorris Rodgers.

LULTIMO FESTIVAL DI KAHN

"Che dire del fatto che il direttore generale del Fondo gadagni più del presidente Usa? Che dorma in stanze di hotel da 3000 dollari a notte e che prenda una liquidazione di 250mila dollari mentre attende di essere giudicato per stupro?", chiede McMorris Rodgers.

Copertina TIME perche gli uomini potenti sono dei porci

Jim Specht, portavoce del repubblicano Jarry Lewis, membro dell'House Appropriations Committee ha detto che Lewis si rivolgerà alla sottocommissione di Stato, Operazioni Estere, Programmi per la direzione dell'Fmi. "Lui vuole vedre cos'è possibile fare. Se non ora, certamente in futuro", ha detto Specht, aggiungendo che Lewis vuole sapere di più riguardo ai vantaggi di ha gioduto Strauss-Kahn, non è sua intenzione togliere il sostegno Usa al Fondo, ma ritiene che gli Stati Uniti dovrebbero avere un certo controllo sul comportamento dei suoi dirigenti.

YES WE KAHN

Un assistente dell'House Appropriations Committee, tuttavia, esprime dubbi sulle reali possibilità di intervenire sulla liquidazione di Dsk. Poiché i soldi degli Usa, spiega, vengono generalmente utilizzati per i prestiti ai vari paesi, piuttosto che per il funzionamento del Fondo.
Ma McMorris aggiunge: "Molte compagnie possono negare la liquidazione a dirigenti licenziati per giusta causa. Questo non sta succedendo per l'Fmi. È sempre più chiaro che la cultura del diritto dimostrata dallo stile di vita di Strauss-Kahn, ha influenzato il Fondo nel suo complesso".

SARLOZY E STRAUSS KAHN

Le retribuzioni di Dsk furono stabilite nel 2007: 421mila dollari di stipendio a cui si aggiungono ulteriori 75mila dollari annui per garantire uno stile di vita confacente alla carica ricoperta. Strauss-Kahn ha ricevuto gli assegni "senza mai dover rendere conto" di come il denaro fosse stato speso. Foxnews ha chiesto a un membro dell'Fmi se il fondo abbia o meno il potere di ridurre o eliminare i benefici previdenziali di Dsk ma la risposta è stata negativa.

 

 


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