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DOPO LE ELEZIONI, IL CAINANO SI RICICLERÀ COME CONSULENTE SESSUAL-GIUDIZIARIO DI STRAUSS KAHN - RED RONNIE SU FACEBOOK È MEJO DI CHUCK NORRIS! - “AI BALLOTTAGGI NON ANDIAMO CON NESSUNO”, FINI SEGUE L’ESEMPIO DEGLI ELETTORI CHE NON SONO ANDATI CON LUI - UNA CAMPAGNA SENZA SICUREZZA - ALTRO CHE SCALATE OSTILI, SERVE UNA NORMA ANTI T-OPA - SCALFARI CONTRO RENZI - ADDIO ALL’ENTE TEATRALE - SODOMIZZARE IN AMERICA SIGNIFICA ANCHE FARSI FARE UN POMPINO…

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
la rete sta impazzendo per le minchiate che scrive red ronnie su facebook a proposito della moratti, fa parte del suo staff!
http://www.facebook.com/pages/Red-Ronnie/37645125946
sta diventando un caso alla chuck norris, i commenti sulla sua bacheca sono eloquenti...e divertenti!:-) ciao

RED RONNIE

Lettera 2
Caro D'Agostino, il centrodestra è andato... Lo dimostra l'editoriale del Giornale di domani, che sono in grado di anticipare: " Intanto, cari lettori, non c'è dubbio che Ilda Boccassini ebbe nei suoi anni di gioventù una vita sessuale, addirittura baciando, sembra, uno che non era suo marito, cosa che uno di noi esemplari cittadini moderati di destra non farebbe mai.

Berlusconi e Letizia Moratti

Pisapia, invece, se vogliamo parlare serenamente del ballottaggio prossimo, puzza perché non lava i calzini turchese comprati a Montecarlo dove è andato con l'auto rubata per drogarsi coi suoi amici comunisti dei centri sociali che vogliono levare la sicurezza ai nostri quartieri costringendoci a convertirsi all'Islam, progettando tasse assassine, nonché dare tutte le case popolari agli zingari con la collaborazione dei giudici terroristi. Sulla strada del ritorno, dopo aver aiutato a entrare nel nostro territorio numerosi clandestini negri, si dice che gli abbiano telefonato Fini, Marrazzo e Santoro per sollecitare provvedimenti a favore dell'immunità dei cognati, a favore della libera circolazione dei transessuali e a favore della loro dittatura dell'informazione.

Poi è sicuro che Pisapia permetterà ai froci di sposarsi e di adescare i bambini anche utilizzando le intercettazioni. E contenga i toni! E comunque è tutta colpa delle bucaiole delle donne che vogliono fare politica invece di stare ad abbadare la famiglia. Tremonti l'aveva detto che per risollevare il consenso del governo bisognava fare in fretta e furia una norma anti tOpa!
Larry Svizzero

Lettera 3
"Ai ballottaggi non andiamo con nessuno". Fini segue l'esempio degli elettori, nessuno è andato con loro!

Fini si appisola

Lettera 4
Pare che Berlusconi si stia riciclando come "consulente sessuale e giudiziario", pare che abbia già preso contatti con gli avvocati di Strauss Kahn.
Siamo sicuri che avrà un grande successo!
Steve

Lettera 5
Dago darling, nella campagna elettorale meneghina é mancata - bipartisanamente - la questione sicurezza. Eppure il problema c'é ed é molto sentito (fuori dalla caste politiche e giornalistiche), tanto che in passate elezioni aveva fatto vincere il centrodestra, che ci aveva ricamato molto su. Delle due, l'una: 1) Milano é tornata ad essere così sicura che una donna sola può deambulare a lungo in periferia senza essere importunata, come faceva Monica Vitti in un film di Antonioni; 2) i nostri politici se ne strafregano dei problemi veri della gente comune. E sottolineo che in "gente comune" includo le centinaia di migliaia di stranieri che vivono e lavorano onestamente nel "melting pot" della fu capitale morale.
Natalie Paav

strauss-schedato 3_pop

Lettera 6
Egregio Direttore, Molti giornali riportano che Scalfari abbia detto:" Non ho capito cosa vuole Renzi, buttare dalla finestra Bersani"? Primo: e se anche così fosse? Cosa dovremmo pensare, trattarsi di lesa maestà? Secondo: non è detto che tutti debbano capire cosa vuole Renzi, anzi, Renzi non è obbligato a parlare perchè Scalfari capisca! Oppure dovremmo pensare che Scalfari, di tutto il resto che si scrive e si dice, capisca il cento per cento? Per essere cortesi spiego il pensiero di Renzi, l'ho capito: di Bersani stile anni Soviet, a Renzi, 36 anni, non interessa un tubo, non è certo lui che deve cambiare.

Per quanto riguarda il grande fondatore di Repubblica, visti i meriti accumulati in decenni di professione, un po' di riposo..., eh che ne pensa direttore Scalfari? Per il resto poi, abbia pazienza, vedrà, chi vivrà vedrà! Ancora qualche anno e di Bersani, D'Alema, Veltroni e c. ne sentiremo parlare come di Occhetto, cioè mai. Sono stato irriverente? Chiedo scusa!
Paolino Di Licheppo - Roseto degli Abruzzi (Te)

MATTEO RENZI - Copyright Pizzi

Lettera 7
Caro Roberto, Dell'Utri ha trovato gli unici 4 magistrati anticomunisti d'Italia
(Dell'Utri: "I magistrati? tutti comunisti")
Margherita - Venezia

EUGENIO SCALFARI

Lettera 8
Caro Dago, forse, il Cavaliere ha qualche speranzella di risalire la china, dopo la batosta di Milano. Infatti, ad "Exit", nello studio della nuova, e faziosa,"coscialunga" dei progressisti,Ilariona d'Amico, è comparsa, e ha fatto danni, la coppia Dario Fo-Franca Rame, il cui complesso dei migliori e la cui arroganza già tante sconfitte hanno provocato al centro-sinistra.

Da Ilaria, brillava ( si fa per dire...), per assenza, "Tafazia" Moratti, che ha snobbato il suo avversario, il tosto compagno Pisapia, e i cittadini milanesi.
Paolino Bonaiuti, negli studi della TV, "de sinistra", di Chicco Mentana, ha spedito Lauretta Ravetto : graziosa, grintosa, chiara e mai arrendevole con i coniugi Fo e con il "Lothar" dalemiano, Latorre. Ma perchè Silvio non ha candidato Laura al posto della ricchissima, finanziariamente, ma modesta, politicamente, moglie del petroliere milanese, bocciata pure da Vittorione Feltri ?

Manifesti Moratti Berlusconi dal Fatto

E il Cav. mi consenta di dargli un consiglio : non sprechi tempo, ernergie e, soprattutto, poltrone, per soddisfare i tanti, insaziabili e "irresposnabili" Scilipoti della Camera. Bensi'tenti, con convinzione e abilità, di reimbarcare "Pier Furby" Casini, staccandolo dai quattro gattoni finiani, che hanno tanta bocchiniana arroganza, ma pochi voti.
Certo, l'ambizioso bolognese non è un oscuro "peone" , da tacitare con una poltroncina da sotto-segretario, come un Tonino Gentile o un Pino Galati qualsiasi. No, per ingraziarsi l'allievo prediletto del "coniglio mannaro", Arnaldone Forlani, e l'influente suocero,l'editore Caltagirone, il Dottore di Arcore deve pregare Franchino Frattini di lasciar libera la poltronissima della Farnesina.

Con l'UDC nella maggioranza,il Berlusca trasformerebbe l'attuale governicchio in un esecutivo solido e si garantirebbe 2 anni di tranquilla, andreottiana navigazione. E, last but not least, ridurrebbe le residue ambizioni di Fini a modeste velleità di un aspirante leader che, come ripete spesso Veneziani, ha sinora sprecato tutte le occasioni importanti.
Un cordiale saluto
Pietro Mancini

Berlusconi e Moratti in crisi Nonleggerlo

Lettera 9
Ieri si è celebrato un funerale silenzioso. Era all'apparenza una giornata di lavoro al Teatro Valle come tutte le altre. Solo chi sa veramente come si sono svolte le cose questo anno
portava il peso di una giornata tutta particolare.

È morto definitivamente l'ETI l'Ente Teatrale Italiano per la cultura nato con un decreto nel lontano 1942. A festeggiare il suo congedo ieri c'erano un po' di scuole,
qualche fedele abbonato e un gruppetto di lavoratori per vedere l'ULTIMA
replica. Dobbiamo ringraziare la Compagnia Atir per aver celebrato un funerale che nessuno ha avuto il coraggio di ufficializzare. Lascia veramente sbalorditi tutti come un teatro storico, gestito da un ente storico, venga salutato dai pochi intimi e lavoratori che diligentemente durante questo anno difficile lo hanno sostenuto come si fa con un cadavere morente.

Il teatro valle

Ciò che fa rimanere perplessi e dovrebbe portare una riflessione in tutti noi e è l'assuefazione all'idea di FINE, di morte di tutte le cose che ancora ci stanno a cuore e che sembrano scivolare via senza che si possa veramente fare qualcosa. Io credo che oggi più che mai dobbiamo ritrovare la forza di lottare per la RICERCA CULTURALE ristabilendo dei criteri reali su cui appoggiarsi per non essere più così facilmente attaccabili.Grazie
Chiara Bertini - Ex dipendente Teatro Valle

Lettera 10
carissimo , la moratti nun glielafà .....a berlusconi consiglierei di prendere a calci nel culo i sondaggisti ....quanti soldi gli hanno rubbato!!!!
finger in the ass

Lettera 11
Gli elettori di Milano sono circa un milione. Berlusconi ha ottenuto circa 28 mila voti.
1.000.000 / 28.000 = 2,8%
Ogni commento é superfluo.

melania rea melania rea

Lettera 12
Sollevazione popolare a favore di Rino Tommasi ("Il Fatto", 20.05.2011, pag.14). Insomma, forse non proprio "sollevazione" e certo non del popolo, ma insomma certo è che Rino Tommasi in persona è indignato del fatto che Sky non gli affida più lavoro!
E dire che è un giovane così promettente.La solita tv che non premia il ricambio generazionale. Buuuu...
Giuseppe Tubi

Lettera 13
Caro Dagospia, davvero il delitto di Melania Rea è un rompicapo? Io non credo. La mia esperienza di giornalista d'inchiesta su killer, mostri, persone scomparse e quant'altro, mi fa pensare che invece è un giallo di non difficile soluzione. Intanto è spuntata un'altra amante. Una soldatessa che si chiama Rosa, ha 26 anni, vive a Roma, e ha un fidanzato "informato sui fatti". Sono tutti informati sui fatti ma stranamente nessuno è indagato.
Roberto Fiasconaro.Giornalista grandi inchieste.

PIERLUIGI BATTISTA

Lettera 14
Caro Dago, a quel tal Luciano, reverendo personaggio omofobico con la fissa del contro natura, vorrei ricordare che l'omosessualità è sempre esistita e fa parte quindi della natura come l'eterosessualità. E definirla peccato che grida vendetta al cospetto di Dio fa parte della mentalità oscurantista e contorta da combattere e rigettare negli inceneritori della decenza. Questo reverendo fideista ad oltranza che difende la cattolicità come unica via per la salvezza oltre la quale c'è la dannazione eterna si ricordi che non siamo più nel medioevo della storia e le fiabe sono realtà solo all'asilo infantile. Ma, naturalmente, sulla sua cieca fede, non si può discutere e sarebbe il caso di dire: rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza!
Florio di Valgioconda

Travaglio e Padellaro da Vanity Fair

Lettera 15
Ciao Dago, figo PiGi Battista quando si toglie i sassolini dalle scarpe, come dici tu.
Nomina tutti gli urlatori al regime, da Asor Rosa, a Cordero, alla Spinelli, a Saviano, chiedendo dov'è il regime se succede che a volte vincono pure... Ma non nomina il peggiore ( o migliore ) di tutti, Travaglio. Forse perchè sa che la risposta sarebbe arrivata a stretto giro di posta. E gli schiaffoni di Travaglio fanno male, soprattutto quando si ha la coda di paglia.
UnCineseCheSiSgranchisceSedutoSullaRivaDelFiume

Lettera 16
Caro Dago, le scorse amministrative il pres. Fini,ancora dentro il PDL, gufava e non partecipava alla campagna elettorale-pur avendo imposto un mare di candidati - per poi, in caso di sconfitta ,maramaldeggiare. Risultato : vittoria del PDL e fegato rovinato.
Oggi che il pres. Fini è fuori dal Pdl non può godere della sconfitta Milanese e non può -suo malgrado- appoggiare Pisapia (sarebbe troppo per un emerito segretario MSI).
Che sfortuna.
Omocaig

DON RICCARDO SEPPIA

Lettera 17
Il caso don Seppia è solo la punta dell'iceberg di ben più vaste problematiche che toccano la chiesa cattolica. Qualunque fedele praticante (i non praticanti non sono né fedeli, né cattolici) avrà fatto caso che a partire dalla conclusione del Concilio Vaticano II, la chiesa e molti preti (non tutti ovviamente) hanno iniziato una sorta di doppia mutazione: antropologica e teologica. Dalla comunione in bocca alla comunione sulla mano, dai canti gregoriani alle suonate per chitarra, dalle adorazioni eucaristiche agli show canori e teatrali (dentro le chiese), dai crocifissi alle bandiere della pace, dalle citazioni del magistero alle predicozze generaliste, buoniste e pacifiste, dal catechismo ai richiami sociologici, dalla carità alla filantropia, dal trascendente all'immanente, dai rosari alle filippiche politiche, dalla tonaca agli abiti civili, dalla sobrietà alle esibizioni televisive, dal curato d'Ars al don Seppia e dulcis in fundo: dalla castità alla "mondanità".

Il Concilio, teoricamente, avrebbe dovuto far fermentare il lievito cristiano all'interno delle realtà laiche. In realtà, a giudicare dagli innumerevoli scandali che hanno toccato non pochi sacerdoti, la sensazione è che per un'infausta eterogenesi dei fini, sia accaduto esattamente il contrario: il lievito cristiano è rimasto lettera morta, mentre quello laico, o meglio laicista, ha attecchito con profitto. Con questa interpretazione, è possibile spiegare la fame di mondo (quindi di sesso, potere, notorietà, prestigio e carriera) che ha "contagiato" una buona parte di chiesa.

CALISE E GRILLO

E' vero, papa Ratzinger attraverso emanazioni particolari come il motu proprio Summorum Pontificum ed altri documenti ufficiali sta tentando di arginare le derive liturgiche e le tracimazioni moderniste che stanno "scandalizzando" la comunità cattolica e laica, ma ciò potrebbe non bastare. Se i vescovi, cioè i pastori delle chiese locali, non avranno il coraggio di ridurre allo stato laicale (un tempo si diceva scomunicare) quei preti che per superbia (il primo dei sette vizi capitali), snobismo, esibizionismo e vana gloria predicano cose altre rispetto al magistero, la cattolicità continuerà a partorire "pretuncoli" tiepidi, senza fede e dalla doppia vita.

Nelle fattispecie di Genova, può spiegare il Card Bagnasco che differenza passa tra un don Seppia pedofilo e drogato e un don Gallo che predica il comunismo, auspica l'eutanasia e difende i "diritti" dei sodomiti? Recano più danno alla comunità, i peccati individuali (come la pratica della pedofilia) o le eresie proferite dai pulpiti e dai salotti televisivi?
Gianni Toffali - Verona

Lettera 18
Caro Dago, il solito gruppetto di malignazzi fanatici è convinto che alcuni comportamenti del candidato sindaco Moratti e non tanto la cosiddetta discesa in campo di Berlusconi siano stati decisivi nell'evaporazione di diverse migliaia di voti del centro destra, che con ogni probabilità ne avrebbe persi molti di più se il medesimo non fosse intervenuto in prima persona.

Grillo Feltri Nonleggerlo

La tesi è che un certo elettorato "Milanéés.." , si aspettava una signora con le idee chiare, consapevole degli errori commessi nella passata gestione e determinata sul programma della futura amministrazione. Non la fasullaggine del caso Lassini o Pisapia. Solo dei bauscia possono immaginare che il voto dei concittadini le sia stato negato per una questione di scuse con l'avversario.
Possibile che abbiano ragione?

I PARTIGIANI rutelli-fini-casini

Rispondo a Derek Wilstar: nel linguaggio giuridico statunitense " sodomizzare" significa ficcarlo a forza in bocca ad altra persona. Non so perché, ma è così. Saluti
Max

Lettera 19
Grillini e grilli parlanti. I barbari alle porte: strillano Casini, Fini e Rutelli dall'alto dei loro pulpiti di fronte all'avanzata delle "orde" grillesche. Questi bamboccioni della politica che si sentono le vestali delle Sacre Tavole Istituzionali sono i veri sconfitti delle ultime elezioni. Il voto di domenica scorsa infatti è la prova provata del fallimento di questi eterni secondi che si sono dovuti creare un partitino a loro immagine per sentirsi i numeri uno. Di fronte alla tranvata beccata da Berlusconi, avevano l'occasione più unica che rara di far man bassa dei voti dei berlusconiani.

Nessuno glielo ha impedito: evidentemente nessuno crede a chi da trentanni siede in Parlamento che considera " casa nostra". E infatti è bastato un Grillo qualsiasi per demolire i loro sogni. Per la serie che sono più seri gli istrioni che i seriosi cerimonieri e ciambellani del Palazzo.
Antonio Pochesci

 

 


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