1. BORSA: INDICI CONTINUANO A SALIRE, +0,3% MILANO...
Radiocor - Avvio positivo per le Borse europee, con gli investitori che seguono con attenzione la situazione geopolitica internazionale e la performance delle materie prime. Il Ftse Mib sale dello 0,35% e il Ftse All Share dello 0,33%. Volatile Intesa Sanpaolo (-0,3%) dopo il prezzo (a 1,369 euro) dell'aumento di capitale. UniCredit sale dello 0,2% in vista di un rafforzamento in Turchia. Deboli le Tod's (-0,5%).
2. BORSA: ASIA IN ALTALENA, BENE EXPORT, FRENANO PETROLIFERI...
(ANSA) - L'ottava di Borsa si chiude con un'altalena degli indici sui mercati asiatici. Tentano il rimbalzo i titoli export dopo il dato positivo sulla disoccupazione negli Stati Uniti mentre perdono terreno i titoli del settore petrolifero e minerario. HTC ha guadagnato l'1,3%, Hyundai Motor il 3%, Hitachi l'1,7%, Giant Manufacturing, produttore di biciclette taiwanese che deve il 39% delle vendite all'America ha fatto un balzo del 6,7%, maglia rosa sull'MSCI Index. Toshiba ha perso l'1,6%, TDK, fornitore di elettronica che ottiene oltre l'80% del suo fatturato all'estero, ha guadagnato il 2,7%.
Giù i minerari e i petroliferi insieme al calo dei prezzi del petrolio e dei metalli, tra cui rame e alluminio. Bhp Billiton ha perso l'1,6%, Rio Tinto l'1,4%, Aluminum Corp. of China il 2%, Inpex l'1,3%. Sotto i riflettori Hana Financial Group, quarta banca in Sud Corea, in rialzo del 4,8% dopo che il Korea Times ha riportato che la società ha convenuto con Lone Star Fund di prorogare al 24 maggio il termine ultimo per l'acquisto di una partecipazione di controllo in Korea Exchange Bank .
BORSA TOKYODi seguito gli indici dell'area dell'Asia-Pacifico: - Tokyo -0,14% - Hong Kong +0,01% (in corso) - Shanghai -0,15% (in corso) - Taiwan -0,63% - Seul +0,76% - Sydney -0,51% (in corso) - Mumbai +0,73% (in corso) - Singapore -0,21% (in corso) - Bangkok -0,45% - Jakarta +0,14% (in corso)
3. MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 20 MAGGIO...
Radiocor - Milano - incontro Fiera Milano 'Recovering from global crisis: challanges, future perspectives and new business opportunities'. Partecipano, tra gli altri, Salvatore Rossi, direttore centrale Banca d'Italia; Michael Cox, economista.
Roma - cerimonia di commemorazione di Massimo D'Antona, con il presidente del Senato, Renato Schifani e il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
Roma - Federmeccanica illustra l'indagine congiunturale trimestrale sull'industria metalmeccanica italiana.
Astana - 20esima assemblea annuale Bers.
4. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - FISCO: Tremonti contro le ganasce fiscali: 'Va fissato un limite' (dai giornali). Iva ai Comuni, Emilia e Toscana al top. E sull'Imu le imprese rischiano un aggravio di 795 milioni (Il Sole 24 Ore, pag. 2).
SOCIAL NETWORK: Linkedin esordisce a Wall Street e guadagna il 109%, timori di nuova bolla Internet. (dai giornali). Una scommessa non sostenuta dal valore reale (Il Sole 24 Ore, pag. 5).
GRECIA: Alt ai prestiti Bce se Atene ristruttura (dai giornali). Alfabeto greco, la crisi in 12 lettere (Il Sole 24 Ore, pag. 6).
FMI: La francese Lagarde in pole position per la direzione generale (dai giornali). Strauss-Kahn torna in liberta' su cauzione (dai giornali).
INTESA SANPAOLO: il prezzo dell'aumento fissato a 1,369 euro, si parte lunedi' (dai giornali).
UNICREDIT: pronta a crescere in Turchia, alla finestra su due privatizzazioni bancarie (Il sole 24 Ore, pag. 37).
COIN: Parla Raffaele Vitale (Pai Partners): 'Il rilancio ha resto 3,5 volte l'investimento'. (Il Sole 24 Ore pag.39
BSI: punta sull'Asia. Faro su Hong Kong (Il Sole 24 Ore pag.41)
AEREI: Air France svaluta la partecipazione in Alitalia (dai giornali). Intervista a Giovanni Bisignani, dg della Iata: 'La Cina grazie a me ha imparato a volare' (Il Giornale, pag. 20).
COMUNE DI MILANO: Immobiliaristi a pranzo con Pisapia a casa Micheli (La Stampa, pag. 9). Tutti i consiglieri economici di Pisapia (Il Foglio, pag. 3).
borsa parigiBANCO POPOLARE: Cede Bormioli a Vision Capital per 250 milioni (Il Messaggero, pag. 26).
TIRRENIA: ieri il termine per le offerte, Cin resta l'ultimo acquirente (dai giornali).
MERLONI: ecco la terza generazione, intervista a Paolo: 'Puntero' su Europa e Asia' (Corriere della Sera, pag. 40).
PARMALAT: Fondi all'attacco, la previsione dei broker e' per adesioni potenziali al 55% (Il Sole 24 Ore, pag. 40). Yacht, due ville da sogno e un patrimonio da 30 milioni: ecco l'identikit dei coniugi banchieri dell'affaire di Collecchio (L'espresso, pag. 151).
5. ISTAT; ORDINI MARZO +8,1% MESE, TOP DA 2006. +21,2% SU ANNO, AUMENTI TRAINATI DA MERCATO ESTERO. FATTURATO MARZO +2% MESE,+12,2% ANNO...
(ANSA) - Gli ordinativi dell'industria a marzo hanno registrato un aumento dell'8,1% (dato destagionalizzato) rispetto a febbraio, si tratta del dato più alto dal gennaio del 2006. Un rialzo trainato dalla positiva performance del mercato estero (+15,5%). Mentre gli ordini sono cresciuti del 21,2% (dato grezzo) su base annua, sempre grazie alla risalita registrata all'estero (+29,6%). Lo rileva l'Istat.
Il fatturato dell'industria italiana a marzo ha registrato un aumento del 2,0% (dato destagionalizzato) rispetto a febbraio e del 12,2% (dato corretto effetto per gli effetti di calendario) rispetto a marzo del 2010. Si tratta di rialzi spinti dal mercato estero (+2,3 il congiunturale e +15,3 il tendenziale). Lo rende noto l'Istat.
PRADA6. AUTOVEICOLI,A MARZO FATTURATO +4,7%, ORDINI +12,8%...
(ANSA) - A marzo il fatturato degli autoveicoli su base annua è aumentato del 4,7%, mentre gli ordinativi sono cresciuti del 12,8%. Lo comunica l'Istat in base a dati grezzi.
7. PRIMO TRIMESTRE POSITIVO PER FATTURATO E ORDINI...
(ANSA) - Il primo trimestre del 2011, secondo quanto rilevato dall'Istat, si chiude in modo positivo per fatturato e ordinativi dell'industria. Sul piano tendenziale, infatti, il fatturato è aumentato dell'11,1% (dato corretto per gli effetti di calendario) e gli ordini del 18,5% (dato grezzo). Su base congiunturale, invece, i ricavi sono saliti del 3% e le commesse del 6,3%.
8. PRADA: IPO DA 2 MLD DOLLARI, DEBUTTO HONG KONG 24 GIUGNO...
(ANSA) - Via libera della Borsa di Hong Kong alla quotazione di Prada. Secondo quanto riporta Bloomberg la maison di Miuccia Prada ha avuto l'approvazione per un Ipo da 2 miliardi dollari e l'obiettivo sarebbe debuttare in Borsa il 24 giugno. Intesa Sanpaolo, Credit Agricole, Goldman Sachs e UniCredit, riporta Bloomberg, sono le banche che assistono la società milanese nella quotazione.
9. TEPCO: PERDITA RECORD DI 11 MLD EURO IN 2010-2011 PER FUKUSHIMA...
Radiocor - La compagnia di elettricita' giapponese, Tokyo Electric Power (Tepco) ha registrato una perdita record di circa 11 miliardi di euro nell'anno finanziario concluso in marzo. La perdita e' una conseguenza diretta dei danni alla centrale nucleare di Fukushima, con successiva fuoriuscita di materiale radioattivo. La societa' ha anche annunciato che, in conseguenza dell'incidente, provvedera' a cambi al vertice.
10. DUE MESI DI ECLISSI PER MAIRE TECNIMONT...
Fa. P. per "Il Sole 24 Ore" - Una caduta di oltre il 30% in una sola seduta richiama più di un interrogativo. Soprattutto se il calo tende a non fermarsi. Anche ieri Maire Tecnimont, società d'impiantistica, ha chiuso con un -3,6%, portando la débàcle del titolo a una perdita in sole 5 sedute del 40%. È come buttar via in un colpo solo anni di faticosi risultati. Cosa è successo a scatenare la fuga del mercato? Semplice: i dati dell'ultimo trimestre hanno visto il margine operativo lordo scendere a soli 20 milioni, ben al di sotto delle attese degli analisti. Il tutto pur con ricavi in crescita del 14%.
Un vero profit warning con la redditività industriale quasi dimezzata sul fatturato. Fin qui ci può stare. Può accadere. Ma nelle vendite accanite di questi giorni, c'è un dato in più. L'inaffidabilità della società che solo due mesi fa, il 17 marzo, in una presentazione al mercato dichiarava testualmente: «Cinque buone ragioni perché il 2011 sarà meglio del 2010». Tanta prosopopea per annunciare dati disastrosi subito dopo è la cosa che più fa arrabbiare gli investitori. Che poi si vendicano nell'unico modo possibile: vendendo.
La centrale nucleare di Fukushima dopo lo tsunami11. RETELIT, CINQUE PIANI IN CINQUE ANNI...
My. L. per "Il Sole 24 Ore" - I piani industriali di Retelit, società di telecomunicazioni quotata a Piazza Affari, assomigliano un po' a quei film futuristici tipo «1997 Fuga da New York» o «2001 Odissea nello spazio». Quando furono girati sembravano premonitori, ma quando il mondo è arrivato al 1997 e al 2001 ha scoperto che la realtà era ben diversa. Retelit è uguale. Negli ultimi cinque anni, con tre amministratori delegati diversi, il gruppo ha approvato ben 5 diversi piani industriali quadriennali: per ora, però, non ha azzeccato una previsione.
Nell'aprile 2006 il gruppo di Tlc prevedeva di raggiungere nel 2010 un utile netto di 13 milioni e un Ebitda di 29 milioni: peccato che il bilancio 2010, appena approvato dall'assemblea, si sia chiuso con una perdita di 6,5 milioni e con un Ebitda di 9,3. Negli anni sono stati poi approvati altri quattro piani. Nell'aprile 2008 si prevedeva per il 2012 un utile di 28,8 milioni, nell'aprile 2009 un Ebitda di 46,9 milioni per il 2013, nell'aprile 2010 33,4 milioni per il 2014. Ora è stato approvato l'ennesimo piano: prevede 26,1 milioni di Ebitda nel 2015. Nei migliori cinema...
12. MARCHIONNE VENDE BENE I «JUNK»...
R. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Se si confronta con i T-Bond, cioè i titoli di stato americani, il nuovo prestito obbligazionario lanciato dalla Chrysler impallidisce: offre un rendimento più che doppio. I T-Bond decennali rendevano ieri il 3,20%, i bond Chrysler di uguale durata replicavano con un tasso d'interesse intorno all'8%. Ma se si guarda più da vicino l'offerta della casa automobilistica americana, e si ascoltano i commenti degli operatori, si scopre che Chrysler sta offrendo agli investitori un rendimento giusto. Equo.
Corretto, insomma. Anzi: qualcuno sostiene che, se proprio si vuole cercare i pelo nell'uovo, probabilmente il rendimento offerto da Chrysler è conveniente per l'emittente. Il motivo è che la casa automobilistica americana ha rating pari a "B2" per Moody's e "B+" per S&P, dunque nel campo dei cosiddetti «junk bond». Insomma: si tratta di titoli «spazzatura». Rating più bassi anche di quelli di Fiat. Per questo Chrysler deve pagare tanto per convincere gli investitori a comprare i suoi bond. Tanto, ma giusto.
13. LA SIGNORA IN GIALLO AL CONVEGNO MUNICH RE...
R. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Sinistro imprevisto per il colosso assicurativo Munich Re. Un evento a luci rosse organizzato per gli agenti assicurativi "high-performing" della controllata Ergo Versicherungsgruppe sta scuotendo la compagnia di Monaco. Il party, secondo quanto ricostruito dal quotidiano Handelsblatt, si è tenuto a Budapest nel 2007, con circa 100 ospiti scelti fra i migliori agenti commerciali di Ergo e circa una ventina di prostitute.
L'organizzazione impeccabile dell'evento, che l'assicurazione tedesca non ha riconosciuto come propria - è una «chiara violazione» delle policy interne -, prevedeva che le "signore" indossassero un braccialetto colorato: rosso per le hostess, giallo per le accompagnatrici disponibili a rapporti sessuali e bianco per le escort riservate agli executives e top agents. Nell'imbarazzo generale dell'inchiesta di Handelsblatt, ieri il gruppo di Monaco ha preso le distanze dall'evento ma è chiaro che il ramo «vita» della compagnia ha creato un po' di «danni».
14. DA UNA TASCA ALL´ALTRA...
Vittoria Puledda per "la Repubblica" - Sinergia spa, la holding a monte dei Ligresti, chiude il bilancio 2010 passando dal rosso del 2009 a 73 milioni di utili. Non solo, anche i debiti migliorano, in modo quasi portentoso: da un´esposizione bancaria netta di 131,6 milioni ad una di 33,4. Miracoli gestionali?
Lo stesso comunicato spiega l´arcano: la capogruppo Sinergia ha ceduto alla controllata Im.co la Tenuta Cesarina (quella bloccata dall´Isvap, quando i Ligresti tentarono di "girarla" al gruppo Fonsai) segnando una ricca plusvalenza. Un altro "aiutino" è venuto dall´aver spostato il debito da una tasca all´altra dello stesso vestito, girando un centinaio di milioni da Sinergia ancora una volta a Im.co. E sempre grazie alle vendite di immobili, torna in utile anche il consolidato, mentre pesano le svalutazioni di Fonsai e Milano assicurazioni.
15. AI RICCHI CINESI PIACE SEMPRE PIÙ STUDIARE ALL´ESTERO...
Giampaolo Visetti per "la Repubblica" - Contrordine, compagni: studiare all´estero, per chi può permetterselo, è glorioso. Negli ultimi anni sono fioriti gli studi che certificano la supremazia del sistema scolastico cinese, fondato su memorizzazione meccanica e selettività di test rigidi, rispetto a quello occidentale, che favorisce conoscenza analitica e creatività. Si sono moltiplicati gli annunci che anticipano il sorpasso della Cina nella scienza e nelle pubblicazioni di ricerche all´avanguardia, mentre gli atenei cinesi scalano le classifiche delle migliori università del pianeta.
Un´indagine dell´Ufficio nazionale di statistica, basato sull´ultimo censimento, racconta però ora un´altra storia. Rivela che in dieci anni il numero degli universitari cinesi è aumentato del 147% e quello degli studenti delle superiori del 26%. Di questi però, l´87% dei figli dei nuovi milionari emigra in Occidente, mentre il 92% degli allievi con i punteggi più alti sogna di fare lo stesso.
CINADegli stessi 56 miliardari under 40, il 58% si è formato negli Stati Uniti o in Europa. E quattro benestanti su cinque dichiarano che i propri figli frequenteranno le scuole all´estero. Sembra che le élite mondiali non abbiano più fiducia nei propri sistemi d´istruzione: i giovani occidentali affollano le aule a Shanghai e a Pechino, mentre i coetanei cinesi fanno le valige per Berkley e Cambridge. La Cina però è un caso unico.
Nel 2010, 128 mila studenti cinesi sono emigrati negli Usa, costituendo il più alto gruppo di allievi stranieri negli atenei d´oltreoceano. I dottorandi cinesi in Europa sono aumentati del 50%, di quattro volte rispetto al 2005. La tendenza è chiara: per primeggiare, la Cina che conta studia in Occidente. La ragione? Una potenza che vuole passare dalla manifattura all´high-tech ha bisogno di manager aperti e indipendenti, non solo di fedeli e obbedienti impiegati.