1- SI' ALLA SCARCERAZIONE
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Nel giorno della sua scarcerazione, Dominique Strauss-Kahn cede alla pressione internazionale e con una lettera annuncia le sue dimissioni dal Fondo Monetario Internazionale. Il giudice del tribunale di Manhattan ha infatti concesso la libertà su cauzione all'ex direttore, fissando fissata una cauzione da un milione di dollari in contanti e cinque milioni in garanzie collaterali.
STRAUSS KAHNStrauss-Kahn, accusato di sette capi d'imputazione, tra cui il tentato stupro di una cameriera 32enne originaria della Guinea, dovrà consegnare i propri documenti validi per l'espatrio al tribunale, sarà confinato agli arresti domiciliari, con un braccialetto elettronico alla caviglia, in un appartamento di Manhattan. L'ex direttore generale del Fmi sarà sotto sorveglianza armata. La nuova udienza sul caso è stata fissata il 6 giugno.
Lagarde e Strauss KahnLa decisione del giudice è stata comunicata in un aula gremita di giornalisti, dove sono arrivate anche la moglie di Strauss-Kahn, Anne Sinclair e sua figlia Camille. Le dimissioni di Strauss-Kahn da Fondo erano arrivate in mattinata. Nella lettera di rinuncia inviata al Consiglio esecutivo dell'Fmi, il 62enne top manager ha ribadito «con la maggiore fermezza possibile» la sua innocenza, dicendosi pronto a combattere fino in fondo per dimostrarla.
La carica ad interim sarà assunta dal numero due John Lipsky, ma per la successione in pole ci sarebbe il ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde su cui sembra che quasi tutti i leader europei abbiamo trovato un accordo. Anche il premier Silvio Berlusconi ha affermato che il ministro delle Finanze francese sarebbe «un'ottima scelta».
2- LOTTA PER LA SUCCESSIONE
Ansa.it
ANCHE CINA PUNTA A SUCCESSIONE CON ZHU MIN - Spunta anche un candidato cinese alla successione di Dominique Strauss-Kahn, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale dimessosi poco fa dopo le accuse di aggressione sessuale per le quali è in carcere negli Stati Uniti. Lo scrive il China Daily.
Zhu Min, consigliere speciale dello stesso ex direttore generale, potrebbe succedere al francese alla carica nel Fmi. Nessuna dichiarazione dal candidato cinese, che ricopre la posizione di consulente dal 2010, dopo essere stato vice governatore della banca centrale cinese e aver lavorato sei anni della Banca Mondiale.
Zhu ha un dottorato in economia alla Johns Hopkins University. Secondo la tradizione, è un europeo a guidare il Fmi e un americano la Banca Mondiale, ma si sta facendo largo la candidatura di un esponente delle economie emergenti. Oltre a quello di Zhu, sulla stampa cinese si fa in nome di Zhou Xiaochuan, l'attuale governatore della banca centrale cinese.
Strauss Kahn in tribunale a NYIl quotidiano cinese da molto credito alla possibilità che non sia più un europeo a guidare il Fmi, ma un esponente dei paesi emergenti, facendo, oltre a quello dei due cinesi, i nomi dell'indiano Montek Singh Alhuwalia, dell'ex ministro delle finanze sudafricano Trevor Manuel, dell'ex presidente della banca centrale brasiliana Arminio Fraga e di altri candidati di Singapore, Turchia e Messico.
LE PEN: SARKOZY E PS CONOSCEVANO LE SUE PATOLOGIE - La presidente del Fronte Nazionale, il partito francese di estrema destra, Marine Le Pen, ha accusato il presidente Nicolas Sarkozy e il Partito Socialista (Ps) di aver chiuso gli occhi sul comportamento "quasi-patologico" di Dominique Strauss-Kahn per il loro interesse politico.
SARKOZY E STRAUSS KAHN"L'insieme della classe politica e dei giornalisti mormorava non tanto sul comportamento di seduttore incorreggibile ma sul comportamento di molestatore di Dominique Strauss-Kahn - ha detto la Le Pen in un intervista a Rmc/Bfm Tv - e alcuni suoi avversari politici sapevano che questo comportamento quasi patologico poteva essere un vantaggio per loro in vista della campagna per le elezioni presidenziali".
PRIME PAGINE STRAUSS KAHNIn riferimento a Sarkozy, la presidente del Fn ha considerato "machiavellico nominare alla testa del Fmi un uomo di cui si conosce la reputatazione solo per sbarazzarsi di un avversario politico con il rischio di vedere scoppiare un caso come questo (l'accusa di stupro da parte di una cameriera di un albergo di New York City, ndr.) che umilia il nostro paese agli occhi del mondo intero".
Marine Le Pen ha duramente criticato anche i rappresentanti del Ps che "conoscendo quello che loro chiamano fragilità e che altri come me chiamano patologie, erano pronti a portare quest'uomo alla testa dello Stato francese".