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1- IL VENTO DEL NORD, DOPO AVER FLAGELLATO MESTIZIA, SPAZZERÀ ANCHE IL DUOMO 2- DICONO I SOLITI BENEINFORMATI D’OLTRETEVERE CHE QUESTA VOLTA, PER LA PRIMA VOLTA, RATZINGA ZETA HA DECISO DI DARE UN FORTE DISPIACERE AL SUO SEGRETARIO DI STATO, CARDINAL TARCISIO BERTONE. CHE PUNTAVA, FORTISSIMAMENTE PUNTAVA, A PIAZZARE AL POSTO DELL’USCENTE TETTAMANZI IL VESCOVO DI PIACENZA GIANNI AMBROSIO 3- MISSIONE FALLITA. IL PRIMO PASTORE TEDESCO ACCAREZZA SEMPRE DI PIÙ L’IDEA DI CONSEGNARE MILANO NELLE MANI DI ANGELO SCOLA, CARO A COMUNIONE E LIBERAZIONE

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Ratzinger e gli acrobati

1- DAGOREPORT
Il vento del nord, dopo la Moratti, toccherà il Duomo. Pare, sembra, dicono i soliti beneinformati d'Oltretevere che questa volta, per la prima volta, Ratzinga Zeta ha deciso di dare un dispiacere al suo segretario di Stato, cardinal Tarcisio Bertone. Che puntava fortissimamente a piazzare al posto di Tettamanzi il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio. Missione fallita. Il primo pastore tedesco è sempore più intenzionato a dare Milano nelle mani di Angelo Scola.

2- SUCCESSIONE A TETTAMANZI, ORA SCOLA È IN VANTAGGIO - TRA GLI OUTSIDER, LA CANDIDATURA FORTE DEL VESCOVO DI PIACENZA GIANNI AMBROSIO
Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera" del 5 maggio

Tarcisio Bertone

Per come la raccontano, in Vaticano, il «giallo» della successione sulla cattedra di Ambrogio somiglia alla vicenda raccontata ne La lettera rubata di Edgar Allan Poe: tutti la cercano nei nascondigli più improbabili finché si scopre che stava nel posto più in vista della casa, sul caminetto.

L'evidenza, in questo caso, sarebbe il cardinale Angelo Scola. Se il cardinale Gianfranco Ravasi, nelle ultime settimane, è apparso defilarsi (e già a dicembre disse in Duomo: «La mia vita sarà su strade lontane da Milano»), la candidatura a nuovo arcivescovo di Milano del patriarca di Venezia - che sabato accoglierà il Papa nella sua visita in Laguna - resta solida da mesi e anzi pare rafforzarsi:

ARCIVESCOVO DIONIGI TETTAMANZI

Oltretevere c'è chi azzarda un «80 per cento», fermo restando che a decidere sarà solo Benedetto XVI. Tra gli outsider il nome più forte è quello del vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio, vicino al Segretario di Stato Tarcisio Bertone, che a febbraio del 2010 lo indicò come rappresentante della Santa Sede (al posto del cardinale Ruini) nel cda dell'università Cattolica.

Del resto, come spesso accade prima di nomine importanti, il clima si scalda. In questo caso intorno al Toniolo, il potentissimo ente che controlla la Cattolica, presieduto da Tettamanzi. Dall'istituto è filtrato che il cardinale Bertone aveva chiesto in febbraio all'arcivescovo l'ingresso nel comitato permanente - in vista della presidenza - dell'ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick, la cui candidatura era già stata bloccata l'anno scorso, e la sostituzione di tre membri in scadenza: che tuttavia sono stati confermati un mese fa.

Il cardinale Tettamanzi ha inviato al Papa una memoria che giustificava scelte e gestione del Toniolo. Il «rinnovamento» voluto da Bertone, l'ingresso di Flick: tutto al momento è fermo e la partita si incrocia con quella del nuovo arcivescovo. Terminate le «consultazioni», il nunzio Giuseppe Bertello non ha indicato la consueta «terna» di candidati alla Congregazione per i vescovi ma un «profilo».

Cardinale Scola

E ora restano due strade. La prima, quella ordinaria, è che se ne discuta nella riunione che i 28 cardinali e 4 vescovi della Congregazione tengono di norma ogni quindici giorni, il giovedì (dopo il viaggio del Papa a Venezia potrebbe essere il 12, il 19 o il 26 maggio): dopo la riunione, il prefetto Marc Ouellet andrebbe da Benedetto XVI a presentargli l'esito. La seconda è che il dossier sia portato direttamente al Papa, il quale può decidere subito o nominare una «commissione» ristretta per approfondimenti. La decisione finale del Papa è attesa al più tardi per giugno, in modo che l'arcivescovo arrivi a Milano in settembre.

Tra i nomi emersi, il cardinale Scola è il più vicino a Ratzinger: si conoscono dalla fondazione, nel 1972, della rivista di teologia «Communio», della quale fa parte pure il cardinale Ouellet. Restano due dubbi: Scola è già in una posizione di assoluto rilievo (il patriarca di Venezia, storicamente, si sposta solo per fare il Papa) e compie 70 anni, il che significa un episcopato breve, massimo sette anni.

Ambrosio, del resto, compie 68 anni. Tra gli altri nomi circolati, il grande teologo Bruno Forte (62 anni ad agosto, vescovo di Chieti), Francesco Beschi (60, Bergamo), Aldo Giordano (57), Luigi Ventura (67) e padre Pierbattista Pizzaballa (46), Custode di Terrasanta.

 

 


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