1- LORENZO BINI SMAGHI STA ALZANDO IL PREZZO PER AVERE UNA CONTROPARTITA ADEGUATA ALL'INCARICO FINORA RICOPERTO E CON IL SUO IRRIGIDIMENTO RISCHIA DI SCOMBINARE LE INTESE RAGGIUNTE TRA BERLUSCONI E SARKOZY PER PORTARE DRAGHI ALL'EUROTOWER
Quando alle 9 di questa mattina Lorenzo Bini Smaghi è entrato all'hotel Four Seasons di Milano aveva l'aria di chi si prepara a gustare un colpaccio.
Nei saloni dell'albergo di via Gesù l'economista fiorentino che siede nel Comitato esecutivo della BCE, ha partecipato a un convegno organizzato sulle prospettive dell'economia globale, si è seduto accanto al presidente delle Banche Popolari, Carlo Fratta Pasini, e a Giovanni Perissinotto, l'uomo forte delle Generali che gli amici chiamano "Perissirotto".
Quest'ultimo non aveva l'aria molto serena perché dopo la bufera che ha investito la Compagnia pensava di rientrare nell'ombra per lavorare tranquillo, ma dai giornali che gli hanno dato corda nella battaglia contro Cesarone Geronzi, arrivano i primi dubbi sull'eventuale ingresso della banca russa Vtb nella Compagnia triestina.
Corrado PasseraDurante il dibattito moderato dal giornalista di "Class", Andrea Cabrini, Bini Smaghi è andato giù pesante sul problema della Grecia per la quale si parla di una ristrutturazione del debito pubblico per evitare di ripetere la tragedia dell'Argentina.
Ai suoi interlocutori ha voluto dimostrare di essere anche lui un sostenitore di quel rigore tedesco che intende mettere fine ai salvataggi dei paesi in crisi. È più o meno la stessa tesi sostenuta ieri sera nella trasmissione "SkyTgEconomia" da economisti come Cesare Vaciago e Daniel Gross che tra i sorrisi compiaciuti della conduttrice Sarah Varetto non hanno escluso il fallimento di stati sovrani e di banche nazionali (soprattutto irlandesi).
Ma il magnifico Lorenzo ha voluto premere sul rigore per ammiccare soprattutto ai tedeschi e alla massaia di Berlino, Angela Merkel, che deve dire l'ultima parola sull'assetto finale della Banca centrale di Francoforte. Il gioco di Bini Smaghi è diventato nelle ultime ore piuttosto inquietante perché ha dichiarato senza mezzi termini di non voler schiodare dalla poltrona di Francoforte. Questa tesi è stata duramente contestata dal ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde, l'aristocratica signora che si interessa più alle sorti della BCE che a quelle del "coniglietto in calore" Strauss-Kahn.
Bini SmaghiÈ chiaro che il 55enne economista italiano sta alzando il prezzo per avere una contropartita adeguata all'incarico finora ricoperto e con il suo irrigidimento rischia di scombinare le intese raggiunte tra Berlusconi e Sarkozy per portare Draghi all'Eurotower.
Ai piani alti di via Nazionale nessuno crede all'ipotesi di uno scambio di ruoli tra superMario (salutato oggi dalla stampa francese con particolare rilievo) e il mediceo Lorenzo che dall'83 al '94 ha lavorato a via Nazionale.
Il problema però è destinato a finire tra i piedi del governo dove Giulietto Tremonti si batterà fino all'ultimo per portare alla direzione generale di Bankitalia Vittorio Grilli, l'unica partita che interessa veramente il ministro dell'Economia. Se poi qualcuno vorrà soddisfare le ambizioni smisurate di un economista modesto come Bini Smaghi, allora si potrà pensare a uno strapuntino nel Direttorio della Banca d'Italia.
2- CHI è DAVIDE CORRITORE, IL GURU ECONOMICO DI PISAPIA CHE SI DIVERTIRÀ A SMANTELLARE PEZZO PER PEZZO LA ROCCAFORTE DEL CAVALIERE E DELL'INFELICE MORATTI - NESSUNO ANCORA HA ACCESO UN RIFLETTORE SUGLI EFFETTI CHE POTREBBE AVERE L'ARRIVO DELL'AVVOCATO PENALISTA MILANESE (FIGLIO DELL'AUTORE DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE) E DEL GIUSTIZIALISTA NAPOLETANO
Chi passa dalle parti di Palazzo Marino a Milano e di Palazzo San Giacomo a Napoli avverte un leggero tremolio.
Sono le avvisaglie del terremoto che tra poco meno di 15 giorni potrebbe investire le due città con la vittoria di Giuliano Pisapia e Luigi De Magistris. Nessuno ancora ha acceso un riflettore sugli effetti che potrebbe avere l'arrivo dell'avvocato penalista milanese (figlio dell'autore del codice di procedura penale) e del giustizialista napoletano. Entrambi sono uomini di legge che dopo aver introdotto criteri di trasparenza nelle due "botteghe" comunali dove si intrecciano affari di ogni genere, manderanno valanghe di dossier alle rispettive procure.
Per adesso il tremolio si ferma al di qua dei tribunali e anticipa l'arrivo dello spoil system, il meccanismo che da sempre caratterizza i ribaltoni nelle stanze del potere. Per quanto riguarda Milano, il moderato Pisapia ha già fatto sapere che non intende usare la ghigliottina nei confronti dei dirigenti e dei manager del Comune e delle aziende controllate.
Berlusconi e Letizia MorattiUn Comitato nomine presieduto dall'ex-presidente della Corte Costituzionale, Valerio Onida, avrà il compito di valutare uno ad uno i ruoli dei personaggi che donna Letizia Moratti ha sistemato nei vari enti cominciando dall'Expo presieduta dall'amica Diana Bracco, per finire all'azienda dei tram con l'ex-ferroviere Elio Catania.
Un ruolo importante in questa radiografia del potere milanese sarà affidato a quello che oggi il quotidiano "Finanza&Mercati" chiama "il guru economico di Pisapia". Il suo nome, Davide Corritore, non è mai uscito dall'orizzonte ambrosiano dove è nato e cresciuto studiando al liceo Berchet e alla Bocconi.
Poi quest'uomo ha lavorato in Citibank e per Deutsche Bank dilettandosi nel frattempo a scrivere una rubrica sul settimanale "Il Mondo", fino alla scoperta nel 2001 della politica, una passione nata in gioventù tra le file del Pci. Un piedino Corritore l'ha messo anche a Roma come consulente economico di D'Alema e adesso insieme a Maurizio Baruffi (altro consigliere comunale del Pd) e a Gianni Confalonieri (ex-Prc sotto le bandiere di Nichi Vendola) si divertirà a smantellare pezzo per pezzo la roccaforte del Cavaliere e dell'infelice Moratti.
3- A MILANO RIDONO DI GUSTO ALL'IDEA DI RIVEDERE PAOLO GLISENTI, IL BEL TENEBROSO CHE NEL FEBBRAIO DI DUE ANNI DOVETTE LASCIARE L'INCARICO DI SUPERCONSULENTE DI DONNA LETIZIA
A Milano ridono di gusto all'idea di rivedere Paolo Glisenti, il bel tenebroso che nel febbraio di due anni dovette lasciare l'incarico di superconsulente di donna Letizia.
Se la notizia anticipata ieri da Dagospia sarà confermata, si tratterà di un'autentica "mission impossible" per l'uomo che donna Letizia arruolò nel luglio 2006 con lo stipendio d'oro di 987mila euro. Negli ambienti politici si ride perché questa mossa disperata della moglie del petroliere suona come un'altra cazzata.
Molti ricordano infatti che a bocciare le ambizioni di Glisenti proteso a occupare il vertice della Soge (la società dell'Expo) fu Silvio Berlusconi durante il drammatico colloquio del 16 febbraio 2009 nella villa di Arcore con donna Letizia.
Dopo quella decisione che gli chiuse le porte, Glisenti tentò di andare all'Eni ma anche qui la sua candidatura trovò l'ostacolo di Paoletto Scaroni. E alla fine non gli è rimasto che sbarcare nello staff del sindaco dalle scarpe ortopediche, Gianni Alemanno.
In Campidoglio si è subito distinto rispetto alla modestia degli altri consulenti e ha puntato a prendere le redini del Comitato Olimpico, ma ancora una volta è stato stoppato dal tandem Petrucci-Pescante.
Forse la Moratti nella sua immensa simpatia per il bel tenebroso non ha visto i sondaggi che girano a Roma dove si legge che Alemanno è considerato il peggior sindaco del dopoguerra, e in queste ore di angoscia non ha esitato a recuperare l'antico collaboratore a costo di troncare i rapporti con i suggeritori della sua campagna elettorale.
RENATA POLVERINIA farne le spese è la Sec, l'agenzia milanese fondata nel 1989 da Fiorenzo Tagliabue, un cattolico di ferro vicino a Comunione&Fatturazione. Sul sito della Sec (che declinata per intero va letta in latino: "Societas europaea ad communicationes") il buon Tagliabue ha scritto "primum vivere deinde comunicare", un claim che alla Moratti non ha portato fortuna.
4- PASSERA AVREBBE INTENZIONE DI ACCELERARE IL PIANO CHE PREVEDE IL SUPERAMENTO DEL SISTEMA DUALE DENTRO INTESASANPAOLO.
Avviso ai naviganti N.1: "Si avvisano i signori naviganti che secondo rumors degli ambienti finanziari, Corradino Passera avrebbe intenzione di accelerare il piano che prevede il superamento del sistema duale dentro IntesaSanPaolo.
Secondo queste voci il Comitato di sorveglianza e il Consiglio di gestione verrebbero superati da un modello che potrebbe servire per portare ai giardinetti il presidente Abramo-Bazoli. Se l'operazione avrà successo per il direttore del "Corriere della Sera" Flebuccio De Bortoli che un anno fa ha sparato dal suo giornale alcuni articoli sugli affari privati a Madeira di Passera e di suo fratello, si aprirebbe un orizzonte molto incerto".
5- POLVERINI SULL'ALTARE
Avviso ai naviganti N.2: "Si avvisano i signori naviganti che Renata Polverini, la governatrice del Lazio con il volto da massaia, è molto eccitata dal successo delle sue liste nelle amministrative del Lazio.
Pare che adesso abbia intenzione di dare una sferzata alle società controllate dalla Regione, prima fra tutte "Sviluppo Lazio", dove il tandem Maselli-Lo Presti batte la fiacca".