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LACTALIS CHE BLUFF - LA REGINA DEL FORMAGGIO FRANCESE SVELA I CONTI E SONO MOLTE LE SORPRESE - Molti avevano fantasticato Di enormi profitti: SONO BUONI, MA NIENTE DI TRASCENDENTALE, CON UN DEBITO PESANTE DI 3,6 MLD € - L’OPA SU PARMALAT (TRE LE IPOTESI SUL TAVOLO) “NON PESEREBBE TROPPO SUI BILANCI GRAZIE ALLA CASSA DI 1,4 MLN € DELL’ITALIANA” - SI SCOPRE CHE LA SCALATA ALLA SOCIETÀ DI COLLECCHIO INIZIò NEL 2008 - IL GRUPPO FRANCESE È TUTTO IN MANO ALLA FAMIGLIA BESNIER…

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Da "Les Echos" - "lesechos.fr"
http://bit.ly/jWYqYF

Parmalat

- In occasione della sua Opa ostile sull'italiana Parmalat, Lactalis questo fine settimana ha pubblicato un documento in cui finalmente rivela i numeri della società. Molte le sorprese.

Un margine adeguato - Molti avevano fantasticato sugli enormi profitti della Regina francese del formaggio. Grazie ai suoi marchi leader come Président, Société, Lactel o Galbani, la società, contrariamente a Entremont, guadagna. Ma nulla di straordinario.

Nel 2008 l'utile netto è salito del 9% a 308 milioni di euro, per un fatturato di 10,4 miliardi (+11%). Ossia un margine netto del 3%, migliore rispetto a quello di Bongrein (2,3%), ma inferiore ai risultati di Bel (4,8%), Parmalat (6,5%) o Danone (11%). Il margine operativo non supera il 6%.

Lactalis

Un debito elevato - Per anni il gruppo della famiglia Besnier ha privilegiato la crescita e i conti portano il segno di questa politica: il debito è alto, 3,6 miliardi di euro al 31 marzo 2011, compreso l'acquisto del 29% di Parmalat. Lactalis si avvicina così ai limiti fissati, in termini di peso del debito rispetto al patrimonio netto e ai risultati operativi.

GRUPPO LACTALIS

La vittoria in vista per l'affare Parmalat non dovrebbe tuttavia pesare troppo sui bilanci di Lactalis, dato che la società italiana produttrice di latte e yogurt è redditizia e ha un tesoretto di 1,4 miliardi di euro. La famiglia Besnier ha studiato tre ipotesi: ottenendo il 55% di Parmalat, Lactalis, dovrebbe prendere in prestito solo 1,4 miliardi di euro supplementari e l'affare porterebbe a un indebitamento netto pari solo a 2,6 volte l'importo operativo lordo.

BESNIER

Se invece prendesse il 67% del capitale, i suoi bisogni salirebbero a 2 miliardi di euro e il suddetto rapporto si avvicinerebbe a 3. In fine, nell'ipotesi in cui tutti gli azionisti sottoscrivessero l'Opa, il prestito salirebbe a 3,5 miliardi e il rapporto a 4,1. Tuttavia, in tal caso, Lactalis rivenderebbe subito i titoli sul mercato in modo da mantenere Parmalat quotata in borsa. Secondo le informazioni in nostro possesso, una quota intorno al 45% del capitale sarebbe perfetta.

Emmanuel Besnier

Qualunque cosa accada, dopo l'acquisizione di Parmalat Lactalis ha intenzione di ristrutturare i suoi debiti e conta di far fronte ai pagamenti attingendo al "30-50%" dei suoi flussi di cassa.

Emmanuel Besnier

Un'offensiva partita nel 2008 - Alla fine del prospetto informativo dell'Opa, si scopre finalmente che Lactalis ha cominciato a raccogliere titoli Parmalat dall'autunno 2008. L'azione oscillava all'epoca tra 1,2 e 1,5 euro. Gli acquisti si sono intercorri nel 2009 per riprendere nel 2010, a un prezzo di circa 1,8 euro. Poi la grande offensiva, nel febbraio scorso, attorno a 2,2 euro ad azione.

Gruppo Besnier

Emmanuel Besnier ha il controllo - Svelata anche l'organizzazione interna di Lactalis: questo gruppo di 38.060 dipendenti, leader mondiale nel settore dei prodotti lattiero-caseari, rimane esclusivamente nelle mani della famiglia fondatrice, senza alcun apporto esterno. La struttura centrale, "Bsa", è controllata al 51% dal presidente di Lactalis Emmanuel Besnier, 40 anni. Il fratello e la sorella, Jean-Michel e Maria, hanno quote minoritarie.

Michel Besnier

 


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