1- BORSA MILANO: DEBOLE CON INTESA E FONSAI, BENE UNICREDIT...
(ANSA) - Chiusura di settimana debole per Piazza Affari, in linea con le Borse europee che guardano con timore ai rischi del sistema finanziario di diversi Paesi euro: l'indice Ftse Mib ha perso lo 0,11% finale a 21.764 punti, l'Ftse All-Share lo 0,14% a quota 22.491.
MALE BANCHE SU DUBBI SPAGNA, UNICREDIT IN CONTROTENDENZA - L'aumento dei debiti del sistema bancario spagnolo ha avuto ripercussioni anche in Piazza Affari, dove i titoli del credito pesano particolarmente: Intesa SanPaolo è stato il peggiore del settore, con un ribasso finale del 2,38% a 2,05 euro dopo aver annunciato un utile netto trimestrale in calo. Vendite anche su Mediolanum (-2,07%), Ubi (-2,04%), Bpm (-1,86%) e Banco Popolare (-1,33%). Tengono invece Mps e Mediobanca, in crescita rispettivamente dello 0,27% e dello 0,65%, mentre Unicredit è salita dell'1,77% a 1,66 euro con la diffusione alla vigilia a mercati chiusi dei dati trimestrali. S
Giulia Paolo Jonella e Salvatore LigrestiSCIVOLA FONDIARIA, GENERALI FESTEGGIA UTILE IN CRESCITA - Il più pesante tra i titoli a elevata capitalizzazione di Piazza Affari è stato quello di Fondiaria Sai, che ha perso il 3,92% a 6 euro netti dopo che la Consob ha confermato che il riassetto del gruppo Ligresti con l'intervento di Unicredit non comporta obbligo di Opa. Bene invece Generali nel giorno dei conti del primo trimestre con un utile netto di 616 milioni di euro (+16,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso) e sopra le stime degli analisti: il titolo del Leone ha chiuso in crescita dell'1,35% a 15,78 euro. Tra le altre blue chip forti aumenti per Geox (+2,58%) e Campari (+2,66%).
FORTE ENEL, VOLA SARAS, CROLLA MAIRE TECNIMONT - Seduta di acquisti su Enel dopo report favorevoli di Mediobanca, Ubs e Cheuvreux: il titolo è salito dell'1,54% a 4,78 euro. Nel settore energia molto meglio ha fatto Saras (+6,45% a 1,78 euro) dopo aver registrato nel primo trimestre un risultato netto rettificato positivo per 39,5 milioni a fronte di una perdita di 29,9 milioni dell'analogo periodo 2010. Pesante Prysmian (-3,36%) che accusa un boom del debito dopo l'acquisizione del gruppo Draka, mentre è crollato del 33,21%, con lunghi passaggi in asta di volatilità, il titolo del gruppo di engineering Maire Tecnimnont dopo aver annunciato dati trimestrali peggiori delle stime degli analisti.
eads2- BORSA:EUROPA IN CALO CON BANCHE E TLC, EADS +5% DOPO CONTI...
(ANSA) - Indici in calo in Europa dove le Borse pagano la debolezza dei titoli bancari (Dj Stoxx -0,9%) e telefonici (-1,24%) ignorando i buoni risultati di alcuni gruppi che consegnano trimestrali migliori delle attese degli analisti. Accelera l'inflazione in Europa a causa dell'aumento dei prezzi di materie prime ed energie e la Commissione Ue mette in guardia prevedendo un picco al 2,6%, aggiungendo così pressione - commentano gli operatori - sulla Bce affinché auenti i tassi. Scivolone per Commerzbank (-3,54%), Intesa Sanpaolo lascia il 2,38%, Dexia il 2,25% e Ubs il 2,09 per cento. Santander lascia l'1%, Banco Epsirito Santo l'1 per cento.
Pesante deutsche Telekom (-7,07%), giù anche Bt (-1,46%), Telecom Italia (-1%) e Telefonica (-0,77%). In rialzo Vivendi (+1,5%) e EADS (+5,8%) dopo i risultati tirmestrali. Si mettono in evidenza anche Unicredit e il London Stock Exchange. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. - Londra -0,32% - Parigi -0,11% - Francoforte -0,55% - Madrid -1,25% - Milano -0,11% - Amsterdam -0,74% - Stoccolma invariata - Zurigo +0,01%.
Tecnimont3- MAIRE TECNIMONT CROLLA DOPO RISULTATI TRIM1, BROKER NEGATIVI...
(Reuters) - Maire Tecnimont ha comunicato di aver archiviato il primo trimestre con un utile netto di 5,2 milioni, in ribasso rispetto ai 13,6 milioni dello stesso periodo 2010.
I ricavi sono saliti a 606,2 milioni, da 528,5 milioni di un anno prima (+14,7%), mentre l'Ebitda è sceso a 20,1 milioni (29,2 milioni, -31,2%). Netta flessione del margine Ebitda: 3,3%, contro 5,5% di un anno prima. I nuovi ordini sono stati pari a 676 milioni, risultato inferiore ai 747 milioni del primo trimestre 2010. Il portafoglio ordini, al 31 marzo scorso, ammontava a 5,127 miliardi, invariato rispetto a un anno prima.
Maire prevede per il 2011 "una crescita dei ricavi, supportata dallo sviluppo raggiunto dal portafoglio ordini della business unit oil, gas & petrolchimico. Quest'ultima dovrebbe mantenere il livello di marginalità registrata nel primo trimestre dell'anno. L'attuale portafoglio ordini della business unit energia genererà una componente via via decrescente dei ricavi consolidati e per tale business unit non si prevedono incrementi di marginalità". I trader sottolineano che i numeri della trimestrale sono decisamente più bassi rispetto alle attese.
In una breve nota, Mediobanca scrive che "i risultati sono molto deboli, nettamente inferiori alle nostre stime e al consensus" e parla di "sostanziale profit warning". Un altro broker italiano, che ha posto rating e target price sotto esame, scrive che "i risultati sono considerevolmente inferiori alle stime" e li giudica "negativamente".
Emmanuel Besnier4- PARMALAT: DA JEMA I A SOFIL, LE SOCIETA' PER LA CONQUISTA DI COLLECCHIO...
Radiocor - Jema1, Bsa, Claudel Roustang Galac: questi i nomi delle societa' nelle posizioni chiave della catena di controllo di Lactalis. In base a quanto ricostruito nel prospetto informativo dell'opa Parmalat, consultato da Radiocor, al vertice della catena c'e' Jema I controllata al 50,3% dal numero uno di Lactalis, Emmanuel Besnier, e al 49,7% dai suoi fratelli Jean-Michel e Marie Besnier. Jema I controlla ha a sua volta la maggioranza (50,7%) di Bsa, mentre il restante 49,3% e' posseduto ancora dai fratelli di Besnier.
Bsa e' lo snodo fondamentale dell'organigramma del gruppo francese. La holding ha tre partecipazioni: detiene direttamente il 50,8% di Lactalis e indirettamente, attraverso Claudel Roustang Galac, il restante 49,2%; mentre detiene il 99,9% di Bsa finances. A lanciare concretamente l'offerta su Parmalat e' pero' Societe' pour le Financement de l'Industrie Lactiere Sas (Sofil). L'azionariato dell'offerente vede la societa' Claude Roustagn al 64,5%, Groupe Lactalis al 35,4 37%, Emmanuel e Jean-Michel Besnier con una azione a testa, eredi Michel Besnier 2 azioni.
Gruppo Besnier5- PARMALAT: LACTALIS, NEI FORMAGGI 46% FATTURATO, 17% NEL LATTE...
Radiocor - E' il formaggio il settore piu' importante del gruppo francese Lactalis. Dal prospetto sull'Opa Parmalat consultato da Radiocor, emerge come il gruppo francese abbia un valore della produzione di 10,4 miliardi e un fatturato netto, esclusi gli oneri per collaborazioni, di 9,4 miliardi; di questi, il 46% e' rappresentato dai formaggi, il 17% dal latte, 14% prodotti freschi, 11% burro e panna e 12% altri prodotti.
Nel prospetto sull'Opa Parmalat che rivela i segreti del gruppo francese, si legge che i ricavi sono praticamente raddoppiati dal 2005 dando vita a quello che oggi e' il terzo gruppo alimentare al mondo con una presenza in 150 Paesi. La ripartizione vede ancora la Francia al primo posto con il 39%, seguita da Italia con il 13%, America 8%, Africa e Medio Oriente con il 5%, Asia e Oceania con il 2% e altri Paesi europei con il 33%.
Michel Besnier parmalat GetContent asp jpeg6- PARMALAT: LACTALIS,1,4 MLD FATTURATO 2010 ITALIA, 804,9 MLN DEBITO...
Radiocor - Lactalis ha registrato nel 2010 un fatturato in Italia di 1,4 miliardi di euro (+5% rispetto al 2009), un ebitda di 142 milioni (+10%), con un margine del 10,6% e un ebit di 103,6 milioni di euro. L'Italia, dove il gruppo francese ha una quota di mercato del 26%, rappresenta il secondo paese in termini di fatturato netto per Lactalis nel 2010. L'indebitamento finanziario netto della societa' d'Oltralpe in Italia al 31 dicembre 2010 era pari a 804,9 milioni di euro. E' quanto si legge nel prospetto informativo relativo all'opa volontaria promossa da Lactalis su Parmalat consultato da Radiocor.
In termini di prodotto, il gruppo francese acquista in Italia circa 600 milioni di litri di latte (6% circa del totale del latte italiano e circa il 12% del latte prodotto in Lombardia e Piemonte) da circa 700 fornitori e il 60% del latte utilizzato da Lactalis in Italia proviene dalla Lombardia e Piemonte, mentre il 40% da altri paesi europei (circa 60% nel 2005). Riguardo agli impianti, Lactalis in Italia ha cinque stabilimenti caseari e uno dedicato alla produzione di salumi, localizzati in Lombardia e una base logistica per prodotti freschi a Ospeda letto Lodigiano. La societa' impiega in Italia circa 3.200 persone e distribuisce i prodotti a oltre 70mila punti vendita, attraverso una rete di 1.050 venditori.
Enrico BondiJames Murdoch7- PARMALAT: LACTALIS PREPARA RISCADENZIAMENTO DEL DEBITO DOPO OPA...
Radiocor - Lactalis prepara il riscadenziamento del debito subito dopo la conclusione dell'Opa Parmalat. E' quanto emerge dal prospetto di Offerta sul gruppo di Collecchio consultato da Radiocor. 'Lactalis - recita il documento - ha ottenuto dalle banche finanziatrici la disponibilita' di linee di credito che, all'esito dell'offerta consentiranno di rifinanziare l'intero debito a medio-lungo termine esistente anteriormente alla presente offerta nei medesimi termini e condizioni'. I covenant non appaiono proibitivi da rispettare: nell'ipotesi di un'adesione del 100% all'Opa, il rapporto fra posizione finanziaria netta e Ebitda sarebbe pari a 4,1 volte e andrebbe riportato sotto i 4 solo al 30 giugno 2012 (sotto il 4,25 al 31 dicembre 2011). Progressivamente dovra' poi calare fino a un valore sotto il 3 a fine 2015.
8- GIOVANI-EDITORI, MURDOCH: IN ITALIA RESISTENZA A CAMBIAMENTO
(LaPresse) - "Sfortunatamente una parte di questo Paese fa resistenza al successo su base mermeritocratica, fa resistenza alla creazione di opportunità per i giovani di talento che non appartengono all'establishment tradizionale, fa resistenza in breve a qualsiasi cosa che sappia di cambiamento". Così James Murdoch, ad e presidente di News Corporation, nel suo intervento al convegno dei Giovani-editori a La Bagnaia.
9- CHRYSLER ANTICIPA CHIUSURE ESTIVE 3 FABBRICHE PER CALO PEZZI GIAPPONE
(LaPresse/AP) - Chrysler sta anticipando da luglio a giugno le normali chiusure estive di tre dei suoi stabilimenti, per la carenza di pezzi prodotti in Giappone in seguito al sisma dell'11 marzo. La casa statunitense ha comunicato che la sua fabbriche di camion a Warren, in Michigan, e un suo stabilimento per l'assemblaggio a Toledo, in Ohio, rimarranno chiusi dal 20 al 27 giugno. Entrambe le fabbriche avevano previsto di chiudere nella settimana tra l'11 e il 18 luglio. Inoltre, un'altra unità operativa di Toledo anticiperà la chiusura nella settimana del 20 giugno, invece che in quella dell'11 luglio. Chrysler ha spiegato che gli altri stabilimenti procederanno con le chiusure stabilite a luglio e agosto.
10- CHRYSLER: CHIUSURA ANTICIPATA STABILIMENTI NON INCIDERÀ SULLE CONSEGNE
(LaPresse/AP) - Chrysler non si aspetta che l'anticipazione delle chiusure estive di tre stabilimenti incidano sul numero di modelli che aveva previsto di consegnare. Anticipando l'arresto, ha detto la portavoce del gruppo, Jodi Tinson, i fornitori di componenti avranno più tempo per rimettere in funzione gli stabilimenti o trovare altre alternative per garantire le parti. Oggi la casa statunitense ha comunicato che a causa della carenza di pezzi prodotti in Giappone in seguito al sisma dell'11 marzo la sua fabbrica di camion a Warren, in Michigan, e un suo stabilimento per l'assemblaggio a Toledo, in Ohio, rimarranno chiusi dal 20 al 27 giugno. Entrambe le fabbriche avevano previsto di chiudere nella settimana tra l'11 e il 18 luglio. Inoltre, un'altra unità operativa di Toledo anticiperà la chiusura nella settimana del 20 giugno, invece che in quella dell'11 luglio.
"C'era il rischio che verso la fine di maggio o a giugno potessimo incorrere in interruzioni di produzione", ha detto la Tinson. "Questo - ha aggiunto - è un modo per attenuare l'effetto e aiutare i nostri fornitori". Tinson non ha specificato quali componenti potrebbero mancare, ma l'amministratore delegato Sergio Marchionne aveva detto che la consegna di parti elettroniche era stata rallentata dal terremoto.
11- SARAS: NEI PRIMI TRE MESI UTILE NETTO ADJUSTED SALE A 39,5 MLN =
(Adnkronos) - Saras archivia i primi tre mesi del 2011 con un risultato netto adjusted di 39,5 milioni di euro, contro una perdita di 29,9 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente. L'Ebit comparable del gruppo attivo nella raffinazione del petrolio si attesta a 101,9 milioni, contro un dato negativo per 36,8 milioni del primo trimestre del 2010. L'Ebitda comparable e' di 154,3 milioni in aumento del 1.018% su base annua.
I ricavi si attestano a 2.672 milioni, con un incremento del 42%. La posizione finanziaria netta e' negativa per 524 milioni, in miglioramento rispetto alla posizione negativa per 560 milioni di fine 2010.
gIANMARCO MORATTIGian Marco Moratti, presidente della societa', ha spiegato che "il 2011 e' iniziato positivamente per l'industria della raffinazione, grazie a consumi petroliferi in crescita annua del 5,1% nelle 25 nazioni piu' importanti, con il diesel a ricoprire il ruolo di prodotto trainante per la redditivita' del settore" e ha aggiunto che "guardando al futuro, permane la speranza che la crisi libica si risolva in tempi brevi. Cio' avra' l'effetto di normalizzare le quotazioni del grezzo e dare maggior vigore ai margini di raffinazione".
12- CARO (E SPORCO) LEONARDO, SENZA LA CONCORRENZA...
Da "Finanza&Mercati" - Come fa Roma a puntare alle Olimpiadi del 2020 senza le infrastrutture adeguate per ospitare decentemente una manifestazione di quel livello? Il Leonardo Express, treno che collega la città all'aeroporto di Fiumicino, è un esempio clamoroso di questo deficit. È carissimo, 14 euro che diventano 15 se il biglietto non è comprato alla biglietteria. E' scomodo, con vagoni spesso in condizioni igieniche approssimative e con i bagni off limits, affidato a locomotori vecchi di trent'anni. Una roba che invece di essere il biglietto da visita all'ingresso della Capitale, sembra messo lì apposta per i respingimenti.
Ma, soprattutto, non è stata ancora superata la questione di fondo: è possibile aggiungere al Leonardo Express altri treni in concorrenza? Finora la possibilità è stata negata sulla base della considerazione che il trenino per Fiumicino fa parte del contratto di programma tra Trenitalia e Regione Lazio e proprio quella tratta,essendo ad altissima redditività per le Fs, consente di tenere basse le tariffe altrove. Di recente, però, anche Ntv di Luca Cordero di Montezemolo si è fatta avanti. E l'esperto di trasporti del Pdl, Francesco Aracri, ha auspicato entro il 2012 un servizio aggiuntivo in concorrenza.
13- TELECOM: ACQUISTA CATENA 200 NEGOZI SPECIALIZZATI VENDITA TELEFONIA...
(Adnkronos) - Telecom Italia annuncia di aver raggiunto oggi l'accordo, con il Fondo Bs Investimenti IV, Bs Private Equity ed altri soci privati, per l'acquisizione del 71% del capitale sociale della societa' 4G Holding SpA, con un esborso di circa 8,3 milioni di euro. La residua quota del 29% continuera' ad essere di proprieta' di Gir, societa' controllata dall'attuale amministratore delegato, che rimarra' in tale posizione anche dopo l'acquisizione grazie ad appositi accordi di governance con Telecom Italia.
L'acquisizione verra' perfezionata attraverso la controllata 100% Tlc Commercial Services, una volta ottenuta l'approvazione da parte dell'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato. 4GH e' la piu' grande catena retailer italiana specializzata nel settore della telefonia, con circa 200 punti vendita localizzati nei principali centri commerciali nazionali, di cui 150 gia' operano in franchising per Tim. Lo scorso anno i ricavi del gruppo 4GH sono stati pari a circa 140 milioni di euro.
gilberto benetton 01 lap14- ATLANTIA: IN PRIMO TRIMESTRE RICAVI +7,7% E UTILE +15,1%...
(Adnkronos) - Con un utile di competenza del gruppo a 139 milioni di euro, in crescita del 15,1% e con ricavi consolidati pari a 877 milioni di euro, in aumento del 7,7% Atalantia ha chiuso il primo trimestre dell'anno. E' quanto si legge in una nota al termine del consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Fabio Cerchiai, che ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2011.
15- ATLANTIA: EVOLUZIONE TARIFFE AUMENTERÀ RISULTATI NEL 2011
(LaPresse) - "Pur in un quadro macroeconomico di scarsa prevedibilità, la sostanziale stabilità del traffico, unitamente all'evoluzione tariffaria e allo sviluppo delle attività collaterali lasciano prevedere per l'esercizio in corso un miglioramento dei risultati operativi della gestione rispetto a quelli registrati nel 2010". Così Atlantia in una nota, descrivendo l'evoluzione dell'esercizio a seguito dei conti del primo trimestre 2011.
16- THYSSEN MIGLIORA RISULTATI NEL I SEMESTRE FISCALE, FATTURATO +21%
Düsseldorf (Germania), 13 mag. (LaPresse) - ThyssenKrupp chiude il primo semestre dell'anno fiscale 2010/2011 al 31 marzo 2011, con un aumento dell'ebit del 22% a 770 milioni di euro e un fatturato in crescita del 21% a 23,6 miliardi di euro. E' quanto emerge dalla nota con i conti del del gruppo. Nel periodo preso in considerazione, gli ordinativi sono aumentati del 22% a 24,1 miliardi di euro e per l'esercizio, il gruppo prevede un aumento del fatturato del 10%-15% (42,6 miliardi di euro nel 2009/2010), con un ebit a circa 2 miliardi di euro (1,2 miliardi di euro nel 2009/2010).
17- ATLANTIA: CEDE 69% AUTOSTRADA TIRRENICA PER 67,7 MLN...
(ANSA) - Autostrade per l'Italia ha raggiunto un accordo con Banca Monte Paschi di Siena, Holcoa (holding di concessionarie autostradali i cui azionisti sono CCC, CMB, CMC, Unieco, Cooperare e UGF Merchant), Vianco (partecipata al 100% da Vianini Lavori del Gruppo Caltagirone), Società Autostrada Ligure Toscana (Gruppo SIAS) per la cessione di una partecipazione pari a circa il 69,1% detenuta in Società Autostrada Tirrenica (Sat), controllata oggi al 94% da Aspi. Lo comunica la holding Atlantia in una nota. Il controvalore per la cessione ammonta a 67,7 milioni di euro.
18- PARMALAT: GUZZETTI, INTESA SANPAOLO E' SEMPRE STATA MOLTO CORRETTA
(Adnkronos) - 'Io sono ottimista perche' Intesa Sanpaolo e' sempre stata molto corretta e non ha mai fatto trucchi. Lo dimostra anche la recente ispezione di Bankitalia, che si e' conclusa positivamente'. Il presidente dell'Acri e di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, lo dice rispondendo alle domande dei cronisti, arrivando al convegno dei giovani editori.
19- GENERALI: AGRUSTI, CONFERMATO TARGET UTILE OPERATIVO A 4,7MLD EURO...
(Adnkronos) - Il target di utile operativo per il 2011 di Generali e' confermato a 4,7mld di euro. Lo precisa. Raffaele Agrusti, Cfo del Leone, in occasione della conference calla con gli analisti dopo la presentazione dei dati relativi al primo trimestre.
20- GENERALI: PERISSINOTTO, NESSUNA INTENZIONE DI CEDERE BSI...
(Adnkronos) - "Nessuna intenzione di cedere Bsi" da parte di Generali, "anzi, siamo molto compiaciuti dei risultati. Nel trimestre c'e' un incremento del risultato operativo grazie al buon andamento dell'Asia". Lo assicura il Ceo di Generali, Giovanni Perissinotto, rispondendo a una domanda alla conference call con gli analisti. Bsi "resta uno degli elementi stabili dell'asset management".
21- TELEFONICA: UTILE NETTO IN CALO DELL'1,9% IN I TRIMESTRE...
(Adnkronos) - In calo i profitti di Telefonica. L'utile netto del gruppo di tlc spagnolo e' sceso dell'1,9%, a 1,62 miliardi nel primo trimestre, rispetto a 1,66 mld dello stesso trimestre del 2010. Seconda compagnia di telefonia europea, Telefonica sta risentendo della difficile congiuntura dell'economia spagnola.
22- B.POPOLARE:-22% A 60 MLN UTILE NETTO I TRIM, CORE TIER 1 SALE A 6,5% RISULTATO NORMALIZZATO PARI A 87 MILIONI...
Radiocor - Il Banco Popolare ha chiuso il primo trimestre del 2011 con un utile netto di 60 milioni, in calo del 22,1% rispetto ai 77 milioni dello stesso periodo del 2010. Il risultato netto normalizzato e' di 87 milioni. I proventi operativi si sono attestati a 864 milioni (-5,6%), con margine di interesse a 445,7 milioni (-6,6%) e commissioni nette in rialzo del 5,3% a 334 milioni. Gli oneri operativi sono stati pari a 599,8 milioni (-0,4%), per un rapporto cost/income al 69,4%. Quanto allo solidita' patrimoniale, al 31 marzo il core tier 1 e' salito al 6,5% dal 5,7%.