Da "Panorama Economy"
Economy cover1- È LA STAMPA, CAMUSSO!
Non se ne sono accorti in tanti, ma il settimanale antiberlusconiano doc, L'Espresso, sul numero del 5 maggio, ha fatto a pezzi la Cgil. «Meno iscritti, più clienti» era il titolo. «Dal lavoro agli affari», l'occhiello. La firma era quella di Salvatore Cannavò. Ex dirigente (area trozkista) di Rifondazione, ex caporedattore di Liberazione, Cannavò oggi fa il cronista sindacale del Fatto quotidiano e collabora a L'Espresso, incrociatori e corazzata che sparano ad alzo zero sul generale Susanna Camusso. Molto attenta all'immagine che, di lei, viene fuori sulla stampa.
Ricoperta di lodi al momento della sua elezione, ora è subissata di critiche. Il suo portavoce, Alberto Cassandra, verga una nota durissima che accusa il settimanale di «bugie qualunquiste». Solo che la nota diventa invisibile perché l'Espresso l'ha relegata nella pagina delle lettere. Morale, un periodaccio, per la Cgil, e non solo per le note beghe sindacali e politiche, ma per il rapporto coi media. Hanno fatto molto male anche le staffilate rifilate dal vicedirettore del Corriere della Sera, Dario Di Vico. Il guaio è che iniziano a esser parecchi i giornali contro: si va dal Manifesto a Liberazione, da Libero al Giornale, dal Foglio al Sole 24 ore. Alla Camusso resta amica solo Repubblica.
ROBERTO COTA2- LO SBANDIERATORE DELL'ICE
Non ha avuto neanche il tempo di insediarsi nei suoi uffici di d.g. che Gabriele Andreetta ha dovuto alzare gli scudi, per difendere se stesso e l'Ice. Prima le interrogazioni parlamentari sul curriculum ritenuto inadeguato, solo perché è molto legato al suo territorio (Nizza Monferrato) al punto da essere il presidente degli sbandieratori del Palio di Asti. Poi la proposta lanciata a Bergamo da Confindustria di privatizzare l'Ice, che non si trova in una situazione di bilancio particolarmente brillante.
3- COTA RECUPERA (E FINANZIA) IL LITIO
Dopo lo strappo dei primi mesi di amministrazione della giunta guidata da Roberto Cota, la Regione riesce a ricucire con il colosso mondiale delle batterie al litio Munster che resta a Torino e si prepara ad aprire un nuovo stabilimento. Tutto corredato da un nuovo piano più economico di quello previsto inizialmente, che prevede comunque finanziamenti per 4 milioni di euro e, naturalmente, agevolazioni regionali.
4- IL TRENO HOTEL DI ARENAWAYS
Arenaways ha appena firmato un accordo con Renfe, operatore pubblico nel trasporto passeggeri in Spagna, che le permetterà di estendere il servizio ai treni notte che collegano il Nord e il Sud Italia. Il contratto prevede, da parte della compagnia iberica, la cessione in locazione per cinque anni di tre treni hotel di fabbricazione Talgo. I convogli, di ultimissima generazione, sono pensati specificamente per il servizio notturno e non hanno eguali in Italia. Le carrozze, infatti, garantiscono prestazioni molto elevate per questo tipo di spostamenti: dalle cabine di Gran classe ai sedili reclinabili, assimilabili a quelli che le compagnie aeree utilizzano per i viaggi transatlantici.
5- POLIDORI DEBUTTA AL TENNIS
La prima uscita pubblica del neosottosegretario allo Sviluppo economico Catia Polidori? Alla serata di gala organizzata da Bombardier, in collaborazione con il think tank Formiche, sulla piscina degli Internazionali Bnl di tennis al Foro Italico. Tra gli ospiti, il presidente della commissione Lavori pubblici del Senato Luigi Grillo e Alberto Brandani di Federtrasporto.
6- VENDOLA NON SIEDE SUL DIVANO DI NATUZZI
La giunta regionale che ha elargito più contributi per il lavoro lascia a secco il più grande industriale pugliese. Nichi Vendola ha presentato tre nuovi bandi per il lavoro giovanile da 20 milioni di euro negli ultimi giorni in cui non viene soddisfatta la richiesta di Natuzzi, l'azienda che con i suoi salotti ha portato la Puglia nel mondo. Anzi, sul bollettino regionale è stata pubblicata l'inidoneità del progetto presentato da Pasquale Natuzzi a firma del vicepresidente regionale Loredana Capone, proprio per la poca chiarezza sulle ricadute occupazionali.
7- PANORAMA ECONOMY SI COMPRA CON UNA SIM
Dall'inizio di giugno Panorama Economy e altre testate del gruppo Mondadori come Panorama e Grazia, in base a un accordo con Vodafone, si potranno acquistare online senza carta di credito, ma tramite una sim card, dalla quale verrà scalato il prezzo della rivista. Un'innovazione che apre il mercato dei giornali digitali a un numero enorme di potenziali lettori.
Ma c'è molto di più: nell'accordo rientra anche Bol.it, la più grande libreria italiana online, del gruppo Mondadori: chi accederà al negozio web con una tavoletta Android equipaggiata con sim Vodafone potrà acquistare 110 mila titoli digitali con uno sconto del 30%.
8- LE VENDITE DELL'INGEGNERE COME LA PIOGGIA A LONDRA
Chiedersi se l'ingegner Carlo De Benedetti venderà un'azienda dopo averla gestita un po' di anni è come chiedersi se pioverà a Londra nell'arco del prossimo mese: ovvio che sì. «Una proprietà familiare nel mercato globale può conservare soltanto imprese concessionarie o monopoliste naturali» diceva lui già vent'anni fa, con la vivida lucidità di visione che gli è propria, ma anche con la supponenza di chi non crede all'evidenza delle visioni altrui. Altrui come quella di Bill Gates, azionista di controllo di Microsoft, dei Ferrero, dei Quandt della Bmw e migliaia di altre famiglie... al comando di imprese globali. Ma tant'è.
Sconfitto sul fronte belga nel massimo tentativo di espansione mai tentato con l'opa sulla Sgb, perdente in Olivetti, pur dopo averla ben riciclata alle tlc, l'Ingegnere cercò di acquistare varie imprese monopolistiche privatizzande, senza riuscirci. Poi si concentrò, vittoriosamente, sull'energia, creando dal nulla Sorgenia, con l'appoggio degli austriaci della Verbund (31,87% del capitale) dai quali, lecitissimamente, comprava energia idroelettrica a basso costo di produzione, la rivendeva agli iper-prezzi italiani e divideva il margine. Ha comprato una Genco, spin-off dell'Enel. E il figlio Rodolfo ha ben gestito il tutto. Ora è il momento di vendere: figuriamoci se l'Ing. si vedeva elettricista a oltranza. La Cir stessa non ne esclude la possibilità. Si vedrà se (alla Suez o ai russi?) e quando. Ma, sul quando, azzardiamo: entro l'anno!