Marco Lillo per "il Fatto quotidiano"
Gianfranco LandeCi sono un manager italiano e una società con sede a Londra e filiale nel quartiere Prati di Roma, a monte e a valle di uno degli affari più importanti e intricati d'Europa: la vendita di 15 caccia Eurofighter per 2 miliardi di euro all'Austria. Il manager si chiama Pier Luigi Romagnoli, 63 anni, dopo aver guidato Alenia è passato nel 2003 ad Eurofighter, il consorzio del quale Alenia (gruppo Finmeccanica) ha il 19,5 per cento.
Quando Eurofighter ha venduto 20 cacciabombardieri all'Austria (poi scesi a 15), Romagnoli era responsabile export Eurofighter. Dopo essere uscito nel 2007 dal consorzio a cui partecipano anche i tedeschi, i britannici e gli spagnoli, si è messo in proprio. Oggi risulta essere il rappresentante in Italia di una società che - come ha scoperto Il Fatto Quotidiano - ha un ruolo chiave in uno dei maggiori scandali finanziari degli ultimi tempi. Non stiamo parlando del crac del cosiddetto Madoff dei Parioli, Giancarlo Lande, ma di Eurofighter.
guarguaglini vola vola foto mezzelani gmtLa società londinese diretta da Lande fino a pochi mesi fa e rappresentata in Italia da Romagnoli, si chiama Marketdrive Consultants Ltd ed è la chiave del giallo Eurofighter-Austria. L'ultimo cacciabombardiere è stato consegnato al Governo austriaco un paio di anni fa ma già nel 2004, quando l'accordo era stato appena firmato, cominciarono a girare vorticosamente decine di milioni tra Germania, Austria, Gran Bretagna e Italia.
L'azionista tedesco del consorzio Eurofighter, Eads Deutsch, ha sborsato negli anni seguenti e fino al 2008 circa 84 milioni che sono finiti a Vector Aerospace Llp, una struttura societaria londinese creata da Lande. Vector girerà parte di quei soldi a altre società schermate di Lande (11 milioni alla Daharti, circa 6 milioni alla Dharma) e ancora a società dietro le quali ci sono soggetti austriaci e tedeschi.
eurofighterSu questa vicenda in Austria, Germania e Gran Bretagna si sono svolte diverse inchieste parlamentari, giudiziarie e giornalistiche ma nessuna finora aveva illuminato il ruolo dell'allora manager italiano del consorzio Eurofighter: Pier Luigi Romagnoli. Quando è stato arrestato per la sua truffa ai danni dei clienti romani, Lande ha raccontato al pm Luca Tescaroli la parte della storia che già era emersa in Austria e Germania.
Lande nel suo interrogatorio spiega che il Governo austriaco, come compensazione di un investimento di 2 miliardi per l'acquisto di 15 aerei ottenne da Eurofighter l'impegno a investire sul territorio somme importanti. Il socio tedesco di Eurofighter si premurò di assicurare questo investimento e scelse stranamente una società neocostituita da Lande, la Vector appunto, che aveva preso in prestito solo il nome da un colosso dell'aviazione.
Perché Eads sceglie Lande? Questa è la sua risposta al pm: "Si sono rivolti a me i due rappresentanti dell'EADS, Manfred Wolff, cittadino tedesco, che vive in Spagna, e Klaus Bergner, tedesco, che vive in Austria e io ho creato questa struttura Vector Aerospace. Il contatto è giunto per il tramite dell'ingegnere Romagnoli".
Luca TescaroliPoi Lande aggiunge però i nomi di due austriaci: "i procacciatori per Vector sono Walter Schon e Alfred Plattner. I soci di Vector", per Lande, "erano i citati tedeschi. Devo verificare", però aggiunge il manager, "se Romagnoli abbia percepito parte di quei 84 milioni di Euro".
Il commerciante di armi austriaco, Walter Schon, era effettivamente il proprietario di una delle società, la Centro Consult, che hanno incassato 7,4 milioni di euro da Vector Aerospace. Il Fatto però ha scoperto che Centro Consult, è stata di Schon fino a pochi mesi fa, quando la proprietà è passata a Marketdrive, che già nel 2003 era stata titolare di questa società. Non basta, la Marketdrive - rappresentata in Italia dal 2008 da Romagnoli, è stata proprietaria anche, per brevi periodi e in anni diversi, delle società che controllavano Vector Aerospace. Si chiamano Hopewell Investments Ltd e Provan Trading Ltd.
EadsMarketdrive appare in epoche diverse nell'azionariato di tre società che hanno incassato decine e decine di milioni di euro dall'affare Eurofighter. Il Fatto è andato a curiosare nella sede romana di via Crescenzio 69. E ha scoperto che Pierluigi Romagnoli, fino a pochi mesi fa frequentava la sede della Marketdrive Consultants. Questo manager brizzolato, alto ed elegante somigliante un po' a Tronchetti Provera parcheggiava la sua Bmw e saliva al terzo piano.
Qualche mese fa, poco prima dell'arresto di Lande, però è sparito sia lui che la targa della Marketdrive. L'appartamento (di proprietà della moglie, Maria Luisa Paolantoni, titolare di una quota del Caffè Palombini dell'Eur) è stato occupato dallo studio di un avvocato. Si chiama Salvatore Sciullo ed è il legale di Gianfranco Lande.