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CRESCE TROPPO L’INFLAZIONE CINESE - SU DRAGHI ALLA BCE SILVIO “ESPLORA” LA MERKEL - GERONZI VOLEVA SFRATTARE ABETE - NIENTE IPOD IN MPS - LA RINASCENTE THAILANDESE - LE ASSENZE DI BERNHEIM E IL SOTTILE PIACERE DI BOLLORÈ - TOYOTA RADDOPPIA GLI UTILI, MA IL IV TRIMESTRE È UN “TERREMOTO” - PAULSON BANCHETTA SULLA CARCASSA LEHMAN - CONFINDUSTRIA CHIEDE SCUSA SULLA THYSSEN - L´IPO GLENCORE DIVENTA LA FABBRICA DEI MILIARDARI…

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BORSA SHANGAY

1. BORSA: PARTENZA POSITIVA IN EUROPA, A MILANO CORRE ENEL GREEN POWER...
Radiocor
- Partenza positiva in Europa dove Francoforte e Madrid guidano i rialzi con un +0,4%. A Piazza Affari, il Ftse Mib segna +0,25% trainato da Enel Green Power (+1,7%) che ha diffuso una trimestrale con utili in crescita in doppia cifra. Vivace anche Tod's (+1,7%). Parmalat (+0,7%) sfrutta la scommessa di un rialzo del prezzo d'opa da parte di Lactalis.

2. CINA CHIUDE IN RIBASSO DOPO DATI SU INFLAZIONE...
(ANSA)
- Chiusura in ribasso per le borse cinesi dopo i dati sull'inflazione diffusi stamattina. L'indice Composite della borsa di Shanghai ha chiuso perdendo lo 0,25%, finendo a 2.883,42 punti (-7,21 punti). Anche l'indice Component della borsa di Shenzhen ha chiuso in ribasso, perdendo lo 0,12% o 14,32 punti, finendo a 12.202,62. A meno di un'ora dalla chiusura, l'indice Hang Seng della borsa di Hong Kong perde lo 0,26%.

Stamattina l'ufficio centrale cinese di statistica ha comunicato che nel mese di aprile l'inflazione si è attestata al 5,3%, in calo di 0,1% rispetto al mese di marzo. Gli economisti ritengono che l' inflazione proseguirà su questi livelli almeno per i prossimi due-tre mesi e che i dati potrebbero preludere a nuove misure restrittive da parte delle autorità monetarie.

3. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- TELECOMUNICAZIONI: Microsoft conquista Skype per 8,5 miliardi di dollari (dai giornali). In Borsa torna la bolla di Internet: Facebook valutata 140 volte l'utile (Il Sole 24 Ore, pag. 2).

Ingresso Borsa

CRISI: Nuovi aiuti da 60 miliardi all'orizzonte per la Grecia (dai giornali). 'Atene ne uscira' piu' forte e la Germania difendera' sempre l'euro'. Intervista al cancelliere tedesco Angela Merkel (dai giornali). Primo si' della Ue al piano di Lisbona (dai giornali)

LIBANO: Storia di un Paese e di un debito pubblico (al 132% del pil) curati dalle banche (Il Sole 24 Ore, pag. 13).

PARMALAT: advisor pronti a dichiarare l'offerta Lactalis non congrua. Consob chiede integrazioni sul prospetto (Il Messaggero, pag. 16). 'Pena troppo severa, che ci faccio qui?', lo sguardo nel vuoto del carcerato Tanzi (La Repubblica, pag. 28).

INTESA SANPAOLO: sprint sul maxi aumento da 5 miliardi, si parte il 23 maggio (dai giornali). La ricapitalizzazione sara' a sconto del 20-25% (Il Sole 24 Ore, pag. 41).

BASILEA3: Se la banca scopre i Bot alla fine taglia i prestiti. Intervento di Luigi Zingales (Il Sole 24 Ore pag. 1).

PREMAFIN: accordo con le banche sul debito, ora e' attesa per il verdetto Consob, previsto entro sabato (dai giornali).

FONDAZIONI: Su Cariplo Guzzetti prepara il terzo mandato (Il Giornale, pag. 21). Con il voto del week end, la Lega tenta la grande scalata alle Fondazioni (Il Sole 24 Ore, pag. 14).

berlusconi merkel

ALITALIA: nel primo trimestre in rosso per 89 milioni ma conferma i target (dai giornali). Sulla finta cordata chiesto il rinvio a giudizio per Elia Valori (dai giornali).

BPM: aggiorna il piano industriale per l'aumento di capitale, riassetto in due tempi per le controllate (Il Messaggero, pag. 16).

RICICLAGGIO: L'allarme di Bankitalia: 'oltre il 10% del pil, criminali seduti nei cda delle imprese' (dai giornali).

MADOFF: Arriva il liquidatore italiano per recupera fondi (Il Sole 24 Ore, pag. 46)

MORNING NOTE: L'AGENDA DI MERCOLEDI' 11 MAGGIO...
Radiocor - Milano: 'Mib 2011 - Markets & Investment Banking Conference', organizzato dall'Abi. Partecipa, tra gli altri, Giovanni Sabatini, d.g. Abi.

CDA (approvazione dati contabili) -Impregilo, Juventus, Mediobanca, Dea Capital.

Roma - Si tiene l'investor day di Enel Green Power nel corso del quale saranno presentati alla comunita' finanziaria i risultati del primo trimstre 2011 e i dettagli del piano industriale.

Roma - Conferenza stampa del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e della delegazione del Fondo monetario internazionale per illustrare i risultati del rapporto 'Article IV' sull'Italia.

Roma - Si tengono i cda per l'esame dei dati trimestrali di Acea, Astaldi e del gruppo Caltagirone.

MARIO DRAGHI

4. CINA: L'INFLAZIONE AL 5,3% IN APRILE, PIU' DEL PREVISTO...
Radiocor
- I prezzi al consumo in Cina sono saliti del 5,3% nel mese di aprile, quando il mercato si attendeva un rialzo del 5,2% al massimo, ma in leggero declino dal 5,4% di marzo. Lo rendono noto stamani i dati governativi. Su base mensile il dato e' sceso dello 0,1% da marzo, contro lo 0,2% di declino mensile di marzo su febbraio. I prezzi alla produzione sono saliti del 6,8% dall'anno precedente, in calo dal 7,3% registrato in marzo e al di sotto della stima di consensus del 7%, con una crescita mensile dello 0,5% contro l'1% precedente.

I dati sono forniti dal National Bureau of Statistics (Nbs), l'Ufficio centrale di statistica cinese. La produzione industriale in Cina e' salita del 13,4% nel mese di aprile rispetto all'anno precedente. Nel primo trimestre la produzione industriale era salita del 14,4%. Lo riporta il National Bureau of Statistics (Nbs), l'ufficio centrale di statistica cinese.

5. TOYOTA: RADDOPPIATO UTILE NETTO 2010/11, -77% NEL IV TRIMESTRE...
Radiocor
- Toyota ha raggiunto un utile operativo di 468,2 miliardi di yen (4 miliardi di euro) nel 2010/11, triplicato in un anno, ma inferiore alla sua previsione di gennaio, di 550 miliardi di euro. L'utile netto e' raddoppiato a 408,1 miliardi di yen (3,5 miliardi di euro), in declino, tuttavia, dai 490 miliardi previsti finora. Lo comunica la societa' che precisa pero' di non essere in grado di fare stime per il 2011/2012 a causa delle incertezze collegate al dopo-terremoto in Giappone. Nel quarto trimestre, da gennaio a marzo, l'utile netto e' sceso del 77% a 25,4 miliardi di yen e l'utile operativo del 52% a 46,1 miliardi.

CESARE GERONZI

6. BERLUSCONI-MERKEL, TELEFONATA SU DRAGHI...
Da "la Stampa"
- Telefonata, ieri sera, tra Silvio Berlusconi e Angela Merkel sul tema della successione alla Bce. Una telefonata «esplorativa», spiegano alcune fonti, in vista dell'Eurogruppo di lunedì prossimo che avrà all'ordine del giorno proprio la successione di Jean-Claude Trichet. Potrebbero emergere diversi candidati, ma l'attesa è che Mario Draghi si riveli il candidato più forte.

A questo punto il dilemma è solo tedesco dopo che negli ultimi giorni la stampa nazionale ha indicato come la cancelliera Angela Merkel accarezzi l'idea di vedere il governatore Bankitalia prossimo direttore generale Fmi pur di non vedere un italiano alla testa della banca centrale. La decisione definitiva spetta ai capi di stato e di governo del 24 giugno.

7. GALLI, CONFINDUSTRIA CHIEDE SCUSA SULLA THYSSEN...
(ANSA)
- "L'applauso all'amministratore delegato di Thyssen è stato sbagliato, inopportuno, e colgo l'occasione per chiedere scusa a nome di Confindustria ai familiari delle vittime e all'opinione pubblica che si è sentita colpita e offesa". Lo ha detto il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli intervenendo alla trasmissione "Cofeee Break" su La7. "Ma quell'applauso - ha aggiunto - va capito perché è spontaneo in una platea di imprenditori. Perché c'é stato? Perché le imprese si trovano preoccupate per l'estrema incertezza del diritto in Italia".

LUIGI ABETE

8. GERONZI VOLEVA SFRATTARE ABETE...
Da "Finanza & Mercati"
- Cesare Geronzi come presidente delle Assicurazioni Generali, nella strategia di aumento delle proprie competenze, cercava maggiori spazi per il suo staff nella sede romana di Piazza Venezia. Insomma, si stava allargando, come dicono nella Capitale. Aveva così deciso di sfrattare dal secondo piano del palazzo la fondazione culturale Civita di Luigi Abete e Antonio Maccanico che si era già mossa per rimediare un'altra sistemazione. Ma con l'improvvisa defenestrazione di Geronzi il trasloco sembra evitato.

9. MUSSARI SPEGNE L'IPOD AI DIPENDENTI MPS...
F. N. per "Finanza & Mercati"
- Giuseppe Mussari non dà tregua ai suoi dipendenti, sia in Abi che in Mps. Dopo la fase di austerity, avviata con tagli ai costi e al personale, il numero uno dell'associazione bancaria e presidente dell'istituto senese assurge ora al ruolo di paladino della Siae e lancia un duro monito.

«La presenza o l'utilizzo di riproduttori audio-video nei locali della banca presuppongono il pagamento di diritti o canoni», ha comunicato Mussari al personale Mps in una circolare del 4 maggio. Pertanto, «è fatto divieto di utilizzare i lettori cd/dvd se non espressamente autorizzati».Etantomeno «cellulari aziendali, blackberry, etc», o «accedere alle trasmissioni radio-video via Internet».

GIUSEPPE MUSSARI

10. I SOCI DI BOLLORÉ NOTANO LE ASSENZE DI BERNHEIM...
M. Mou. per "Il Sole 24 Ore"
- Poche domande, ieri, all'assemblea di Havas, la società di pubblicità e comunicazione controllata da Vincent Bolloré. Una da un azionista presente in sala e due o tre inviate per iscritto da un altro azionista. Eppure, tra queste ultime, c'è stato il posto per una stoccata all'ex grande vecchio della finanza francese (e franco-italiana) Antoine Bernheim. «Poiché monsieur Bernheim ha partecipato nel 2010 a una sola riunione del consiglio di amministrazione non sarebbe il caso di riflettere su una sua eventuale conferma?». Sorriso di Bolloré: «E infatti il suo mandato non sarà rinnovato».

Nessuna sorpresa, visto che la notizia è di metà aprile. Sorprende semmai la distrazione dell'azionista, visto che le risoluzioni da votare in assemblea per il rinnovo del cda non contenevano ovviamente il nome di Bernheim. E forse l'azionista non era neppure al corrente del grande gelo calato sui rapporti tra Bolloré e Bernheim dopo la vicenda Generali. Strano, davvero strano.

11. RICETTA «THAI» PER LA RINASCENTE...
S. Fi. per "
Il Sole 24 Ore" - Il braccio di ferro sull'asse Bangkok-Parigi per la Rinascente sta per chiudersi con la vittoria dell'Asia. I private equity proprietari (capeggiati da Investitori Associati), secondo quanto appreso dall'agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore, sarebbero favorevoli a vendere gli storici grandi magazzini italiani al gruppo tailandese Central Retail Corporation.

BERNHEIM

Ne uscirebbe sconfitto l'imprenditore italiano, ma con il quartier generale a Parigi, Maurizio Borletti (erede della famiglia fondatrice), azionista con una quota minoritaria che nei mesi scorsi ha tentato di mettere in piedi una cordata del lusso (con Lvmh e altri famose griffe) e fare una controfferta.

Ma alla fine sul tavolo dei fondi è arrivata solo la proposta di Crc. Nella battaglia per i negozi simbolo del lusso, al pari di Saks e Harrod's, i colpi di scena sono dietro l'angolo: e nel caso di Rinascente la sorpresa potrebbe essere il Tribunale. Borletti ha chiesto il sequestro delle azioni. Ma che succede se nel frattempo i tailandesi avranno comprato i grandi magazzini?

12. BANCHETTO DI PAULSON SULLA CARCASSA LEHMAN...
M. Val. per "
Il Sole 24 Ore" - Un rendimento del 78 per cento. In soldi: 726 milioni di profitto. È quanto potrebbe guadagnare John Paulson, il re degli hedge fund, dalla sua scommessa sul crack di Lehman Brothers. Paulson, infatti, ha rastrellato obbligazioni Lehman dopo il crollo della banca a un prezzo medio di 13 centesimi per dollaro.

Ora qualunque piano di risarcimento dei creditori vinca, stando ai calcoli del Wall Street Journal, Paulson ne uscirà con le tasche piene: se sarà la sua proposta a spuntarla, che rimborserebbe a chi come lui detiene bond della holding 25 centesimi per dollaro, la cifra supererebbe, appunto, i 700 milioni.

bollore article

Ma anche se fosse approvato un piano rivale sponsorizzato da Goldman Sachs, che a Paulson offrirebbe solo 16 centesimi, guadagnerebbe 350 milioni. Un altro hedge fund, tuttavia, potrebbe contendergli quantomeno il premio per la scommessa più redditizia su Lehman: lo sconosciuto Owl Creek Asset Management potrebbe ritrovarsi con profitti pari a 71,6 milioni, un rendimento del 94% sull'investimento iniziale.

13. LA REGINA WAL-MART DOPPIATA DA EXXON...
M. Val. per "
Il Sole 24 Ore" - Wal-Mart regna sulla Corporate America per giro d'affari. Ma la corona di società più redditizia, grazie alla lunga corsa finora del prezzo del petrolio, spetta alla Exxon Mobil. Il colosso dei grandi magazzini scontati è rimasto il più grande business a stelle e strisce, al comando per il secondo anno consecutivo e per otto degli ultimi dieci, della classifica Fortune 500 dall'altro di 421,85 miliardi di dollari di fatturato.

Gli utili, 16,39 miliardi, sono stati però poco più della metà di quelli della seconda classificata per revenue, appunto la Exxon. La regina dell'oro nero, con «soli» 354,67 miliardi di giro d'affari, ha fatto il pieno di profitti, 30,46 miliardi. Più che sufficienti per guidare le principali 500 aziende statunitensi alla riscossa della crisi, almeno quando si tratta degli utili: hanno messo a segno, aiutate da efficienza e crescita globale, un incremento collettivo dell'81% a 318 miliardi.

14. IL PIAZZISTA E LA PIAZZETTA...
Andrea Greco per "la Repubblica"
- Ore 11,06, Mediolanum: «Il nostro 50% in Banca Esperia non è in vendita». Ore 14,56, Julius Baer: «Confermiamo di aver condotto discussioni preliminari con Mediolanum sulla partecipazione in Esperia. Tali discussioni sono state interrotte». Ore 17,30: Mediolanum chiude in rialzo del 3,17%, migliore blue chip. Per forza, gli investitori sentono che qui qualcuno non la racconta giusta.

John Paulson

Anche perché, se proprio, il compratore della quota di Mediolanum in Esperia sarà Mediobanca, suo partner con una prelazione in mano. Sembra la solita storia: la partnership ha dieci anni, da forse cinque Ennio Doris ripete che non ne esce, ma tutti sanno che è il venditore "naturale". E la strana ammissione degli svizzeri, dopo voci di stampa, sembra più un modo per avviare il negoziato vero, tra il Piazzista e la Piazzetta. Come spesso si cerca un prezzo.

15. L´IPO GLENCORE DIVENTA LA FABBRICA DEI MILIARDARI...
Enrico Franceschini per "la Repubblica"
- Sarà la più grande quotazione in borsa del 2011 e tra i suoi risultati ci sarà la creazione di almeno cinque nuovi miliardari. La Glencore, colosso svizzero delle materie prime, punta a raccogliere circa 11 miliardi di dollari con la quotazione del 15-20% del suo capitale che avverrà a partire dal 24 maggio alla borsa di Londra e dal giorno dopo a quella di Hong Kong.

Ennio Doris PIZ

La società, attiva nel trading delle materie prime (ha praticamente inventato le contrattazioni sui future delle commodity), ha fissato il prezzo delle sue azioni a Londra tra 480 e 580 pence, il che equivale a una valutazione complessiva del suo valore pari a oltre 60 miliardi di dollari. Secondo le indiscrezioni della stampa inglese e americana, trai principali investitori ci saranno Aabar Investments, il fondo pubblico di Abu Dhabi, con 850 milioni di dollari, il fondo sovrano di Singapore, l´americano Blackrock e la società cinese Zijn Mining Group, tutti in possesso di obbligazioni convertibili Glencore.

Salvatore Ligresti

La quotazione in borsa fa luce per la prima volta sulla struttura proprietaria di una delle più grandi aziende mondiali, rimasta segreta per oltre 40 anni perché era in mani totalmente private. E tra le rivelazioni c´è quella che l´amministratore delegato Ivan Glasenberg diventerà un immediato ultramiliardario in virtù dell´offerta di azioni: il pacchetto in suo possesso, il 15,8 per cento della Glencore, equivale dunque a 9 miliardi e 600 milioni di dollari. Altri quattro top manager del gruppo, a capo dei dipartimenti di petrolio, carbone e rame, ciascuno proprietario di un pacchetto tra il 4 e il 6 per cento dell´azienda, diventano anch´essi miliardari con fortune intorno ai 3 miliardi di dollari l´uno, mentre decine di dirigenti si ritroveranno milionari.

16. DEBITO PREMAFIN RISCADENZATO FONSAI IN PEGNO...
Da "
la Repubblica" - Accordo tra Premafin e le banche per la ristrutturazione del debito da 322,5 milioni. La holding della famiglia Ligresti non dovrà rimborsare nulla fino al 31 dicembre 2013, a partire da quella data la rata calerà da 35 a 20 milioni: a fine 2014 la maxi rata da 317,5 milioni. A garanzia dell´operazione Premafin darà in pegno l´intero pacchetto di azioni Fonsai, senza però perdere i diritti di voto. L´intesa prevede anche che la società possa indebitarsi per altri 20 milioni in relazione all´investimento nel progetto immobiliare Porta Nuova Varesine.

 


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