Gabriele Romagnoli per "la Repubblica"
EZIO MAUROE già si profila all´orizzonte la domanda: quanti scudetti ha vinto Pisapia? Perché per Silvio Berlusconi con questo fan otto ed è ora di passare all´incasso in politica, come fece sbandierando le Coppe dei Campioni in faccia all´esterrefatto economista Spaventa, avversario nel Lazio, che poteva contarle, non conquistarle.
Infatti, alla vigilia del voto chiave a Milano, l´impropria assimilazione è già avvenuta, inglobando pure i trionfi interisti in una supremazia della "Milano capitale economica" che, con tutta evidenza, esiste e perdura sol finché dura lui, il Berlusca.
Detto dell´illegittimità del teorema, resta il postulato: si dia a Silvio quel che è di Silvio. Ossia quasi tutto: la vittoria, il merito, il metodo (per non dire del resto). Questo è uno scudetto alla Berlusconi. Credevamo si fosse messo di lato, almeno sulla scena calcistica, invece rieccolo, allo scoccare del venticinquesimo anno "più bello e più superbo che pria". Si era detto che la politica lo impegnava troppo perché potesse seguire il pallone, che il disinteresse dei figli gli avesse fatto venire la tentazione di vendere, che il Milan non fosse più strategico. Non esattamente.
SILVIO BERLUSCONIA un certo punto, sul finir dell´estate, dopo aver presentato ai tifosi lo straordinario Yepes, aver fatto un bel giro di plusvalenze con il Genoa di Preziosi portando a casa il doloroso Papastatopoulos, il vago Amelia, ma anche il possente Boateng, a Berlusconi si è riacceso il desiderio. A quel punto, compra chiunque: Ibrahimovic che lo supplicava da tempo, Robinho che mette allegria. Poi, più avanti: Cassano, la Maddalena pentita di Milanello, Van Bommel e Emanuelson, che non si sa mai. Quattrocento milioni di buco. Soldi buttati? Quando non vinci.
Gabriele RomagnoliNella vittoria Berlusconi rigenera se stesso e il proprio progetto, che non ha un vero contenuto, ma una permanente modalità: quella del successo. Per garantirselo spende: dai tempi lontani dell´acquisto di Donadoni. E´ un falso storico dire che ha scatenato lui l´inflazione di mercato, che è stato lui il primo a collezionare costose figurine: lo faceva, nei tempi aurei, anche la Juventus degli Agnelli.
milan tricolore foto mezzelani gmtPiuttosto, di quel metodo si era perduta la traccia. Ultimo labile indizio: l´acquisto di quel che restava di Ronaldinho annunciato al pubblico sbagliato: i romani, davanti al Colosseo, sotto la pioggia. Per il resto: Jankulovski. E cessioni meravigliosamente azzeccate: Sheva al Chelsea, Kakà al Real (benché costato schede nulle con la scritta: "Questo è per Kakà").
L´acquisto di Ibra è stata la prima pietra della rifondazione consumista. Poi, l´edificio è venuto su da sé. Ci sono almeno altri due colpi di genio sul percorso. Il primo è la scelta di Allegri. Tradizionale, scaramantica, berlusconiana. Galliani è quello che porta i maghi stranieri: da Tabarez a Terim. Berlusconi quello che preferisce gli italiani da svezzare (Sacchi e Capello).
festa milan foto mezzelani gmtGente che si presenta con il curriculum da yesman poi gli butta via Ronaldinho e fa concerto con i tre mediani. E lui, in tribuna a sogghignare e riscriversi la storia: "Io, gliel´avevo detto". Il secondo è l´invio nella fossa dei leoni della figlia Barbara. Ancora a Natale scorso era una mina vagante che su "Vanity Fair" biasimava le cortigiane del padre, e ora eccola lì, giù dal pulpito, tra le braccia di Pato.
festa milan foto mezzelani gmtStrada facendo l´uomo che ha avuto più soddisfazioni di ogni italiano nell´ultimo cinquantennio se n´è concessa qualche altra. Ha consumato la vendetta sul traditore Leonardo, la cui figura e la cui parabola sono l´equivalente calcistico di quel che rappresenta Fini in politica: una vita insieme, poi "Che fai, mi cacci?", ed ecco il passaggio al nemico che sulle prime sembra letale, poi sfuma nella malinconia dei proclami al vuoto.
festa milan foto mezzelani gmtHa ritrovato la grandeur sfacciata che da tempo riservava solo al sé extrasportivo e, come si è attribuita l´unzione divina e la missione salvifica della patria, così ha invocato, quantomeno, l´intitolazione dello stadio milanese al suo nome, preferibilmente in vita. Ha ricevuto i complimenti della deputata pdl Nunzia De Girolamo per le "coraggiose scelte in favore delle giovani generazioni". Ha già aperto la porta del futuro promettendo Cristiano Ronaldo, anzi no, non perché costi troppo, ma perché in Spagna hanno un sistema fiscale penalizzante.
festa milan foto mezzelani gmtIn sintesi: Berlusconi al suo meglio. Un uomo ritrovato, paradossalmente uguale a 25 anni fa. Segno che intorno, mentre lui invecchiava e poi ringiovaniva, niente è cambiato. Non il Paese, non il sistema calcio, non le altre società. Nessuno che abbia avuto una vera idea, un progetto di lungo periodo, non dico un metodo Barcellona, uno sprazzo qualsiasi. Come aveva vinto Moratti? Alla Berlusconi. Tanto valeva tornasse l´originale.