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GATTUSO L’OTTUSO - DAL WEB ALLA CARTA, DILAGA LA \"RINGHIATA\" VENDICATTIVA DEL CORO BORO: “LEONARDO UOMO DI MERDA” - IL MILAN SI DISSOCIA E FORSE MULTERÀ IL CALCIATORE - È L’ULTIMO ATTO DELLA GUERRA CHE DIVISE LO SPOGLIATOIO DEL MILAN NELLA SCORSA STAGIONE (CON GATTUSO FATTO FUORI DALLA SQUADRA) E CHE SI È CONCLUSA COL “TRADIMENTO” DI LEO FINITO SULLA PANCHINA DELL’INTER - “PERCHÉ SERVE VOMITARE UN’INFAMIA PER DARE ALI ALLA GIOIA?...

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Guglielmo Buccheri per "la Stampa"

GATTUSO IN CURVA CON I TIFOSI gattuso foto mezzelani gmt

Ignazio Abate si dissocia e lo fa in fretta appena capisce che sta insultando il suo ex allenatore. «Leonardo uomo di m...», è l'urlo della curva milanista in trasferta all'Olimpico, ma anche di Ringhio Gattuso, tifoso fra gli ultras, braccio alzato, ugole aperte, gambe divaricate sulla barriera che divide i rossoneri dal campo.

Tutto vero perché ripreso da un video amatoriale girato nello stesso settore dello stadio romano durante la festa scudetto e messo sul You Tube. Tutto vero perché Gattuso quelle cose a Leonardo ha provato a dirle in faccia il 2 aprile mentre Pato metteva ko la truppa interista a San Siro nel derby e la panchina nerazzurra accennava uno scatto d'ira nei confronti del Ringhio ribelle.

Leonardo ha cambiato vita. Il condottiero brasiliano ha scelto l'altra metà di Milano dopo aver giurato ai suoi ragazzi (i milanisti) che non avrebbe più cercato una panchina. «Giuda...», lo ha ribattezzato il popolo rossonero e, traditore, Leo è diventato per parte della stessa truppa con la quale ha condiviso intensità e pacche sulle spalle per più di un'avventura. Qualcuno c'è rimasto male, altri di più, ma ben prima che si consumasse il divorzio. Fra questi, ecco Gattuso.

gattuso beve beve foto mezzelani gmt

Lui, Ringhio, non ha fatto passare occasione per ricordare come «fossi trattato da ragazzino di 18 anni. Leonardo non sa gestire i campioni in uno spogliatoio», così il centrocampista. E, ancora: «Perchè Leo all'Inter? Il Dio denaro fa i miracoli...». E ora che il campione del mondo calabrese ha messo il proprio sigillo sulla corsa scudetto, la voglia di segnare il confine della rivincita è salita fino al salto in mezzo agli ultras milanisti.

Leonardo inter

Il Milan ribadisce come contro Leonardo non ci siano malumori (le ultime parole di Berlusconi lo dimostrano). Il club rossonero sta riflettendo sull'opportunità o meno di multare uno dei suoi simboli contestualizzando il momento di uno sfogo-insulto arrivato con l'adrenalina scudetto appena esplosa. «È stata solo una goliardata, non sono stato io a iniziare i cori.

E quello era uno dei tanti» avrebbe confidato Ringhio agli amici. Il video dell'Olimpico finirà, comunque, sul tavolo del pm del calcio Stefano Palazzi. Cosa potrà accadere? Non c'è giurisprudenza in materia perché mai finora un tesserato si era spinto a manifestazioni di dissenso del genere, ma il rischio di una squalifica per comportamento antisportivo è reale (se Ringhio volerà in Russia, ogni possibile verdetto verrebbe sospeso).

Qualcosa di simile accadde nel maggio di quattro anni fa quando Ambrosini, fresco campione d'Europa, fece suo uno striscione («Interista lo scudetto mettitelo...») che gli costò il processo davanti alla Disciplinare e 8 mila euro di multa dopo il patteggiamento: niente stop in campionato per il biondo centrocampista che si giustificò raccontando subito dopo i fatti che aveva preso in mano lo striscione senza essersi reso conto di ciò che conteneva.

milan tricolore foto mezzelani gmt

Gattuso urla, Abate anche, poi si dissocia. «Quando mi sono accorto che veniva insultato Leonardo, ho smesso. Ho chiesto scusa - così il difensore - direttamente al mio ex tecnico a Milan a Palermo per guadagnare (senza Ibra) anche la finale di Coppa Italia (2-2 l'andata). «Per loro - così Allegri - è un appuntamento storico, noi non siamo sazi». Alla gara guardano anche i club appesi fra Champions ed Europa League: con i siciliani in finale, la 7ª in classifica rimarrebbe senza Europa. Dalla Cina fanno sapere che se la finale di Supercoppa italiana dovesse essere il derby milanese, ai 3 milioni per i club si aggiungerebbe un bonus di 300 mila euro.

festa milan foto mezzelani gmt

Parlando a una radio napoletana l'ex rossonero Sacchi ha detto: «Il Milan ha vinto lo scudetto ma ha 69 milioni di deficit». cui devo molto per la mia crescita». La notte della festa si trascina ai supplementari, un nuovo capitolo di una sfida Ringhio-Leonardo ormai sul tappeto da mesi. Dal quartier generale interista nessun commento, dal tecnico nerazzurro nemmeno, come del resto è accaduto anche davanti ai precedenti attacchi. «Quando uno restava fuori l'anno scorso era il finimondo. E di me dicevano che ero un giocatore finito...», ricorda Gattuso. Lo ha fatto anche dalla curva in trasferta a Roma.

vola allegri foto mezzelani gmt

2 - AH, RINO...
Massimo Gramellini per "
la Stampa"

Perché uno come Rino Gattuso, campione del mondo e vicecapitano del Milan, ha festeggiato lo scudetto trascinando i propri tifosi a intonare il coro «Leonardo uomo di m...»? Si fosse limitato a un saltello sfottente, non avrei mai scritto questo articolo: la pernacchia al rivale sconfitto fa parte del rito. Ma nell'insulto all'allenatore dell'Inter nemmeno un entomologo delle emozioni riuscirebbe a trovare tracce di ironia.

super allegri foto mezzelani gmt

Capisco l'antipatia di Gattuso per il suo ex capufficio, che quando allenava il Milan non lo prendeva in considerazione. Capisco meno la ragione per cui molti di noi, non solo Gattuso, abbiano bisogno di vomitare un'infamia per dare ali alla gioia. Cioè, la capisco benissimo. Siamo intrisi di rancore accumulato e inespresso. Verso i politici, i superiori, i colleghi, i congiunti.

Arrigo Sacchi

Una rabbia impotente, tipica di un'epoca di transizione che non offre risposte chiare alle angosce. Serve un capro espiatorio a portata di mano: la persona da cui si ritiene di aver subito un torto. E serve un momento di felicità per liberare senza sensi di colpa la poltiglia dei brutti pensieri. Dopo lo sfogo non ci si sente migliori né appagati. Solo più vuoti.

Messi Lionel

Vi auguro di festeggiare i vostri trionfi non come Gattuso ma come Leo Messi, che quando fa gol non porta le mani alle orecchie e non tira calci alle bandierine del corner. Cerca il compagno che gli ha passato il pallone e lo ringrazia con un abbraccio. Per ricordare persino a se stesso, il più forte di tutti, che il calcio - come la vita - è un gioco di squadra.

 


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