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attacco all’arma bianca - \"il fatto\": UN REDATTORE DI MINZOLINI scodella un dossier per DIFFONDEre VOCI ANONIME SULLE \"PREPOTENZE della berlinguer\" - \"il giornale\" ribatte: \"Una lista di episodi e retroscena (tutti da verificare) che fa il paio con quello scritto dal cdr uscente del Tg1 contro Minzolini, senza che però nessuno della tv di Stato, in quel caso, si meravigliasse per il \"dossieraggio\" contro il direttore del Tg1\"....

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1- CONTRO LA BERLINGUER UN DOSSIER PARTITO DAL TG1 - UN REDATTORE DI MINZOLINI DIFFONDE VOCI ANONIME SULLE "PREPOTENZE DELLA DIRETTRICE". COMITATO DI REDAZIONE DEL TG3 E SINDACATO DEI GIORNALISTI DEL SERVIZIO PUBBLICO: "ACCUSE GRATUITE". FRANCO SIDDI: "ATTACCHI MALEODORANTI"
Luca De Carolis per "il Fatto quotidiano"

Bianca Berlinguer

Un documento colmo di accuse e aneddoti contro Bianca Berlinguer, messo assieme da un giornalista del Tg1 di Minzolini. Nella Rai dei lunghi coltelli, è l'ora dei dossier. A batterla è il "Libro Bianca" fatto circolare da Stefano Campagna, volto del Tg1 e membro dell'esecutivo dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.

Un elenco di presunte prepotenze della direttrice del Tg3, firmato da Campagna, che avrebbe raccolto "notizie da diversi colleghi, che supplicano l'anonimato". Il giornalista le ha messe nero su bianco perché a suo dire "l'Usigrai non può occuparsi solo del Tg1, girando la testa dall'altra parte quando i problemi riguardano situazioni politicamente imbarazzanti". Così ha provveduto lui, che pure si dice "contrario al dossieraggio stile ex cdr Tg1", diffondendo le presunte indiscrezioni "a uso interno".

LANFRANCO PACE BIANCA BERLINGUER

Peccato però che il dossier abbia fatto il giro di redazioni, dirigenti Rai vicini al centrodestra e rappresentanti sindacali. In tanti hanno letto le bordate contro Berlinguer, apostrofata come la "zarina" e la "direttorissima". D'altronde il titolo, con l'assonanza con il libro bianco dedicato ad Augusto Minzolini, dice già molto sul senso del testo. "Per par condicio, dopo il libro bianco su Minzolini, qualche nota da sviluppare sul Tg3" ammicca la premessa.

Così si parte accusando Berlinguer di aver omesso nel tg l'iscrizione sul registro degli indagati dei presidenti dell'Associazione bancaria italiana e del Monte Paschi di Siena. Oscurati, sempre secondo il dossier, anche l'arresto di un consigliere regionale siciliano del Pd e la condanna di un consigliere regionale democratico in Campania a quattro anni di carcere, per violenza sulla compagna e sulle figlie minorenni. Si legge poi di membri del cdr, promossi da Berlinguer perché l'avrebbero "accompagnata" alla direzione, e di una redazione in rivolta per i suoi metodi autoritari.

FLAVIA PERINA BIANCA BERLINGUER

Spazio anche per un fuori onda: "La conduttrice rivolgendosi al leader del Pd (Bersani, ndr) finisce la domanda con invito perentorio a rispondere sì o no. Bersani con imbarazzo risponde argomentando ma finita la diretta sbotta: "Risponda con sì o no lo dici a tua sorella".

Solo falsità secondo Berlinguer, che in una nota replica: "Il testo si qualifica da solo, tanto è zeppo di accuse maleodoranti costruite su informazioni totalmente false, scambi di persona e attacchi infamanti a me e alla mia direzione". La direttrice, che ieri ha parlato anche con il nuovo dg della Rai, Lorenza Lei, annuncia il ricorso alle vie legali "nei confronti della fonte anonima e di chiunque abbia concorso alla circolazione" del testo.

BIANCA BERLINGUER BARBARA PALOMBELLI

Le pagine contro Berlinguer riportano però la firma di Campagna. A ricordarlo è un comunicato del cdr del Tg3: "Il cdr non ha bisogno di delegare la tutela sindacale della testata a Stefano Campagna. Invitiamo il collega a non utilizzare l'alibi della tutela dei lavoratori, in quello che sembra un maldestro tentativo di difendere la direzione della sua testata".

Il segretario della Fnsi, Franco Siddi, sottolinea: "Dal caso Boffo fino al maldestro tentativo di colpire, dal Tg1, Pierluca Terzulli del Tg3, si sono verificati episodi che suscitano inquietudine". Mentre il segretario dell'Usigrai, Carlo Verna, precisa: "Il libro bianco su Minzolini è stata un'iniziativa dell'allora cdr del Tg1. Tutto alla luce del sole. Siamo estranei all'iniziativa individuale di Stefano Campagna, che negli ultimi due mesi tra autosospensione e assenze giustificate ha partecipato ai lavori dell'esecutivo una sola volta e per non più di un'ora".

BIANCA BERLINGUER MARISASTIRPE

La palla torna quindi nel campo di Campagna, vicino al vice di Minzolini, Gennaro Sangiuliano, a sua volta sostenuto dagli ex colonnelli di An come Gasparri e La Russa. Qualche anno fa Campagna suscitò curiosità definendosi "serenamente gay". Ora è tornato alla ribalta con le sue segnalazioni. A uso interno.


2- UN LIBRO SULLA BERLINGUER IMBARAZZA LA RAI... MA LA SINISTRA INSORGE
Paolo Bracalini per "il Giornale"

BIAGIO AGNES BIANCA BERLINGUER

Omissione di notizie scomode (per il Pd), voci di demansionamenti, registi cacciati in malo modo, segretarie spostate, urla. Ma quanto c'è di vero nel libro bianco, anzi nel Libro Bianca sulla zarina del Tg3 Bianca Berlinguer, messo insieme dal giornalista e sindacalista del Tg1 (eletto nell'Usigrai con una lista alternativa) Stefano Campagna e inviato ai vertici dell'azienda?

WALTER VELTRONI BIANCA BERLINGUER

Una lista di episodi e retroscena (tutti da verificare) sulla gestione del terzo Tg della Rai, che fa il paio (per «par condicio») con quello scritto dal cdr uscente del Tg1 contro Augusto Minzolini, senza che però nessuno della tv di Stato, in quel caso, si meravigliasse per il «dossieraggio» contro il direttore del Tg1.

BIANCA BERLINGUER MARCO PANNELLA - Copyright Pizzi

Anzi, al contrario, il dossier contro Minzolini fu presentato con tutti gli onori del caso nella sede nazionale della Fnsi, cioè del sindacato nazionale dei giornalisti italiani. Con l'Usigrai schierato tra gli accusatori di Minzolini, dipinto come un servo specializzato in «raffinate tecniche di disinformazione».

unita01 bianca berlinguer lap

Materiale più che sufficiente per una bella querela, che però il direttore del Tg1 non ha fatto. Trattamento completamente diverso invece per l'omologo in salsa progressista del libro bianco, visto che il dossier sulla Berlinguer ha scatenato immediatamente le reazioni dell'Usigrai, della Fnsi, del solito Giulietti di Articolo 21 e di qualche esponente del Pd. Oltre che, ovviamente, quelle della Berlinguer, indignata contro quel testo «zeppo di accuse maleodoranti nei miei confronti costruite su informazioni totalmente false, scambi di persona e attacchi infamanti a me e alla mia direzione». Annunciata querela, che ha sorpreso non poco Campagna: «È la prima volta che un direttore querela un sindacalista - risponde il giornalista del Tg1 - se la Berlinguer andrà avanti con la causa, vorrà dire che metterò un banchetto a piazza Navona per raccogliere fondi per difendermi».

grbe07 bianca berlinguer

Il comitato di redazione del Tg3 è sceso in difesa della direttora, accusando di sciacallaggio il collega del Tg1. Il quale però, come sindacalista, spiega di aver semplicemente raccolto le testimonianze spontanee di alcuni giornalisti del Tg3, anonime perché «terrorizzati» dalle possibili vendette della direzione. «Io le ho messe insieme, in un documento interno, e le ho sottoposte all'attenzione degli organi sindacali - spiega Campagna - credo che l'Usigrai dovrebbe fare delle verifiche e la Berlinguer dare delle risposte, mi sembra il minimo che si possa chiedere».

Su alcuni dei «fatti» (lo ripetiamo: assolutamente da dimostrare) raccontati nel Libro Bianca, non sarebbe difficile una verifica. Sulle presunte omissioni, per esempio, basterebbe un controllo d'archivio. Si parla del «silenzio» sulle indagini giudiziarie che hanno coinvolto i vertici di Monte dei Paschi di Siena, sull'arresto di un consigliere regionale siciliano del Pd e sulla condanna di un consigliere campano, ancora Pd, per violenze sulle famiglia. Più difficile dimostrare la veridicità di altri episodi, a meno di confessioni pubbliche dei diretti interessati.

Berlinguer Bianca

Ad esempio quando si parla di promozioni e stop interni, tutti dovuti al grado di «affinità» con il direttore del Tg3. Certo si possono confermare le promozioni a caporedattore di due ex membri del precedente cdr, ma che si spieghino perché l'ex comitato avrebbe «accompagnato» la Berlinguer alla direzione, resta una valutazione abbastanza opinabile.

stefano campagna

Con una ricerca si potrebbe invece dimostrare se «in occasione della manifestazione delle donne di piazza del Popolo a Roma» la Berlinguer abbia fatto «un editoriale di appoggio alla manifestazione antiberlusconiana, dopo due collegamenti e altrettanti servizi di commento». Gli editoriali, ricordiamo, che sono uno dei cavalli della battaglia anti-Minzolini. Si evidenza la forte esposizione della Berlinguer, unico tra i direttori di testata Rai a condurre sia il tg che una rubrica di approfondimento (Linea notte).

Lorenza Lei - foto AnsaAUGUSTO MINZOLINI

La parte che riguarda «il clima instaurato al Tg3», le presunte «fughe» di colleghi verso altri tg Rai (il Tg2 soprattutto), gli spostamenti e le «rimozioni», e i cosiddetti «commissariamenti» di certi servizi importanti (come quello di Montecitorio), i malesseri (ripetiamo ancora: presunti e da dimostrare) dei corrisponenti all'estero, dei colleghi della TgR (testata regionale che diffonde sul Tre), sono altrettanti punti su cui potrebbe fare luce l'Usigrai, magari per dimostrare che è solo fango «maleodorante» come dice la direttora (che ha ragione fino a prova contraria).

Franco Siddi

Poi due episodi. Il primo, una regista spostata di punto in bianco dalla Berlinguer, con un documento «con tante firme di tutti i tecnici» per stigmatizzare quanto successo. Vero, falso? Qualcuno potrebbe dimostrarlo? Usigrai? E poi un altro aneddoto, che dovrebbe raccontare il piglio deciso con cui Bianca manda avanti il suo giornale. Un'intervista al segretario del Pd Pierlugi Bersani, che la Berlinguer cerca di finire con un sì o un no chiaro del leader, che invece tergiversa.

Carlo Verna

Lei invita a dire «sì o no», e Bersani, a programma finito e ormai fuori onda, sbotta con la direttrice-conduttrice: «Risponda con un sì o con un no lo dici a tua sorella!», testimoni - pare - i tecnici di studio. Ma non basta raccogliere gli sfoghi anonimi di chi detesta la direttora, bisogna dimostrare le accuse. Non è mica Minzolini.

 


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