Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

E DAJE CON LA \"MACCHINA DEL FANGO\"! - PARLA IL LOBBISTA PREFERITO DA BAFFINO, ACCUSATO DI AVER CHIESTO TANGENTI PER PD E FONDAZIONE DALEMIANA, E TIRA FUORI LA SOLITA SOLFA: “È LA MACCHINA DEL FANGO PER COLPIRE D’ALEMA, LA MIA DITTA È TRASPARENTE” - IL VELTRONICO ZINGARETTI NON LO DIFENDE E PROMETTE VERIFICHE - SALLUSTI GONGOLA SUL ‘GIORNALE’: “DOPO 4 GIORNI, ‘REPUBBLICA’, ‘STAMPA’ E TG3 NON HANNO DETTO UNA PAROLA SUL CASO. MA HO LETTO LE CARTE E STA PER SCOPERCHIARSI IL PENTOLONE DEGLI INTRIGHI PD”…

Next: 1- CHE COSA SI SONO DETTI LUCHINO E GIANNI LETTA DENTRO LA CANTINA DI MONTEPULCIANO? E PERCHÉ A BERGAMO LO SMONTEZEMOLATO NON HA AGGIUNTO UNA PAROLA ALLA RABBIA DEGLI “STRACCIAROLI” DI CONFINDUSTRIA CONTRO IL GOVERNO BERLUSCONI? 2- BERNHEIM CHIEDE ALLE GENERALI UNA LIQUIDAZIONE POSTUMA DI 15 MILIONI. VECCHIETTO INGORDO: AL MOMENTO DELLA CACCIATA, IL CDA (SCARPARO COMPRESO) HANNO DELIBERATO UN VITALIZIO DA 1,6 MILIONI REVERSIBILE AL 60% ALLA MOGLIE. PIù LA DISPONIBILITÀ DELL’UFFICIO DI PARIGI E DI UN BELLISSIMO APPARTAMENTO A VENEZIA 3- PALLENZONA SI POSIZIONE LA BATTAGLIA DI AUTUNNO SU MEDIOBANCA BASTONANDO TREMONTI SU BANCA DEL SUD E UCCELLANDO PASSERA: SARà UNICREDIT, BANCA DI SISTEMA 4- DIBENEDETTO SAREBBE GIÀ IN CONFLITTO CON ROSELLA SENSI SUI DIRITTI TV E LO STADIO: TENTATIVO DA PARTE DEGLI ACQUIRENTI SOCI DI UNICREDIT DI COSTRUIRSI UN ALIBI PER TAGLIARE LA CORDA IN TEMPO PRIMA DI AFFRONTARE IMPEGNI FINANZIARI PIÙ SOSTANZIOSI?
$
0
0

1- «NON SONO IL GREGANTI 2 VOGLIONO COLPIRE D'ALEMA» - MORICHINI: «TUTTO IN REGOLA PER ITALIANIEUROPEI»
Fabrizio Caccia per il "Corriere della Sera"

MORICHINI, SEDUTO

«L'amico di D'Alema, l'uomo di D'Alema, il manager di D'Alema. Basta! Fossi davvero colpevole, allora chissenefrega. Ma io lo vedo il progetto, sa? Come dice Saviano: la macchina del fango... Adesso ci sono le elezioni e allora mi viene un dubbio: forse non sono io da colpire» . Vincenzo Morichini, 66 anni, ex numero uno di Ina-Assitalia, amico da 20 del leader Maximo, a cui vendette pure la celeberrima barca Ikarus, si fa passare direttamente il cellulare dalla compagna della sua vita, la pittrice Patrizia Molinari.

Da due giorni sono a Granada («Vacanze rovinate...» ) e al tramonto vedranno l'Alhambra. Stanno insieme da 34 anni, hanno tre figli. «Sì - dice Morichini con stizza -. E mi morissero tutti, se quella che vi dico non è la verità» .

Lei è indagato per fatturazioni false. È vero o no?
«Sì, ma alla fine - vedrà- verrà fuori che non ci sono le fatture false. Semplicemente perché non esistono. Io ho 66 anni e non ho mai lavorato con le tangenti. Eppure la Finanza è entrata in casa mia manco fossi uno spacciatore di droga. E sapete qual è l'unica cosa che si son portati via? La documentazione della Fondazione Italianieuropei di D'Alema. Una mira precisa. Ma per fortuna è tutto alla luce del sole. La mia società, la Sdb, Soluzioni di Business, è pulita: pagamenti, fatture. I soldi dei clienti sono in banca...»

MASSIMO DALEMA

Eppure l'imprenditore Pio Piccini ha raccontato ai pm che lei, per la sua attività di consulente, lobbista, mediatore d'affari, gli avrebbe chiesto anche il 5% degli incassi, se fosse andato a buon fine l'appalto di Finmeccanica per la gestione delle intercettazioni. E che quella percentuale - per Piccini - era destinata ad essere spartita tra lei, il Pd e la Fondazione Italianieuropei di D'Alema. Ha capito bene?
«Sia chiaro, io non ho mai speso il nome di Massimo D'Alema per procacciare affari ai miei clienti. E la provvigione di cui lei parla, se non erro si trattava del 5,5 per cento sul fatturato, sarebbe andata esclusivamente alla mia società. Né al Pd né alla Fondazione Italianieuropei. L'affare, comunque, non andò in porto» .

Piccini ha dichiarato anche di aver fatto due versamenti da 15 mila euro alla Fondazione di D'Alema...
«Guardi, il Presidente non sapeva nemmeno chi fossero quelli che davano i contributi. D'Alema non ne sapeva assolutamente nulla. Ero io ad avvicinare gli imprenditori, decine e decine di imprenditori, convincendoli a versare dei contributi alla Fondazione: 10 massimo 20 mila euro ciascuno, a parte i soggetti istituzionali come Finmeccanica o le Poste...» .

primo greganti

Sa cosa diranno a questo punto i maligni? Morichini è il nuovo Primo Greganti, il comunista che ai tempi di Mani Pulite non confessò mai di aver preso tangenti.
«No, io non sono Greganti. Questa è una barzelletta, anzi una tragedia. Perché io ci credo veramente, anzi ormai credo più nelle fondazioni che nei partiti e Italianieuropei è una cosa seria, fa ricerca da anni, lavora per la formazione di nuovi dirigenti in politica, s'impegna sulle energie rinnovabili. Se un errore ho commesso, questo sì, è quello di aver accettato contributi per la crescita di Italianieuropei anche da quei 5-6 imprenditori a cui la mia Sdb curava le relazioni» .

Magari versavano soldi alla Fondazione perché pensavano di poter avere in cambio qualcosa.
«Escluso» .

Le cito altri suoi clienti: Cler Coop, Electron Italia. La Cler Coop pare abbia avuto appalti milionari dalla Provincia di Roma e dall'Acea, l'Electron dal Porto di Napoli...
«Stupidaggini. Alla Provincia di Roma c'è Zingaretti, che era bettiniano e veltroniano, mica dalemiano come me. Perciò lì non mi posso neanche avvicinare. E l'ex senatore Pds Nerli lo conosco, certo, ma non ho mai stretto rapporti con lui neanche quando era presidente del porto di Napoli. Forse come lobbista valgo poco, mi conviene tornare a fare l'assicuratore» .

Nelle ultime ore ha sentito D'Alema?
«No, non c'è bisogno. Gli voglio molto bene» .


2- ALEMANNO E ZINGARETTI: VERIFICHE SUGLI APPALTI...
Dal "Corriere della Sera"

finmeccanica

Gianni Alemanno, sindaco di Roma, annuncia: «In merito alle notizie apparse sul Corriere della Sera ho chiesto all'Acea e al Comune di controllare i contratti che la Cler Coop ha ottenuto da queste amministrazioni» . Nicola Zingaretti, presidente della Provincia, aggiunge: «Da parte nostra ci sarà il massimo impegno per appurare il contesto amministrativo ed imprenditoriale in cui questi contratti sono stati firmati» . Sul sito della Cler Coop, alla voce «Progetti realizzati» , vengono citati alcuni lavori svolti.

Per Palazzo Valentini, la ditta ha eseguito «la trasformazione dei locali sotterranei da adibire a sala per mostre» : appaltatore, il «Consorzio Cooperative Costruzioni» . Altro lavoro per la Provincia, la «Costruzione del nuovo istituto magistrale Giordano Bruno» . Per l'Acea, la società si è occupata di «illuminazione stradale, cabine elettriche, riparazioni, installazione contatori digitali».

Appaltatore, sempre il Ccc. Infine, per il Comune, la Cler ha eseguito (appalto della Aristea Service) la manutenzione e gestione dei semafori. Tra i clienti vip anche Enel, università Roma Tre, ospedale Forlanini e aeroporto di Fiumicino. Ernesto Menicucci

GIANNI ALEMANNO


3 - TUTTI COPRONO IL COMPAGNO D'ALEMA...
Alessandro Sallusti per "il Giornale"

Ogni tanto, lo dico con ironia, essere lettore de Il Giornale comporta qualche vantaggio. Per esempio sapere che il Pd è coinvolto in un possibile scandalo non da poco. Come avete letto nei giorni scorsi, il braccio destro di Massimo D'Alema e la fondazione del baffino nazionale sono sotto inchiesta per un giro di fatturazioni sospette e in odore di tangente. Roba grossa, ma non per tutti.

NICOLA ZINGARETTI

Siamo al quarto giorno da quando la notizia è diventata pubblica, ma Repubblica e La Stampa non ne hanno ancora scritto. Il Corriere della Sera ha pubblicato due articoli all'interno senza richiamarli in prima pagina. Insomma, la stampa libera e democratica, così come i tg (vero cara Berlinguer?) e le trasmissioni tv, nascondono, censurano e minimizzano un pasticcio della sinistra. Immaginiamo che cosa sarebbe successo se, invece che attorno a D'Alema, l'inchiesta fosse ruotata attorno a Silvio Berlusconi o qualche esponente di primo piano del centrodestra: titoloni sui giornali, le famose dieci domande all'indagato, una monografica di Ballarò e un'altra di Annozero .

E, invece, ovviamente, non succederà nulla di tutto questo. D'Alema e tutti i leader della sinistra non devono neppure denunciare il linciaggio mediatico né battersi per l'immunità. Ce l'hanno già, per diritto divino, in quanto eticamente e moralmente superiori per razza e fede (comunista). In Italia non manca la libertà di stampa, manca la libertà di parlare dei fatti della sinistra.

SALLUSTI Senza titolo

Il giornale faro del Pd, La Repubblica , è prono e complice del suo partito di riferimento più di quanto il mensile Hurrà Juventus lo sia con gli juventini. Dove sono i cronisti d'assalto che hanno scovato (si fa per dire) e pubblicato migliaia di pagine dell'inchiesta sul caso Ruby? Saranno in ferie o, forse, i loro amici magistrati le carte su D'Alema se le tengono ben strette perché il segreto d'ufficio in questo caso è inviolabile, in campagna elettorale addirittura sacro.

Oltre che i giornali, anche il medesimo D'Alema, e Bersani e Di Pietro, non sembrano interessati al caso. Strano, di solito basta una velina di una qualsiasi procura per fare scattare la loro indignazione sul degrado della classe politica. Per loro il silenzio è d'oro solo quando ci sono di mezzo soldi per ungere le ruote del Pd in cambio di appalti e favori. Avendo letto le carte dell'inchiesta, scommetto che staranno zitti a lungo, perché si sta per scoperchiare il pentolone degli intrighi inconfessabili targati Pd.

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

Trending Articles