1- MA QUESTO OSAMA BIN LADEN CHI ERA VERAMENTE?
Tenente Colombo per Dagospia
Ma questo Osama bin Laden chi era veramente? L'hanno trovato con 500 euro cuciti nel cappotto, come si fa con i ragazzi da mandare in gita scolastica con i soldi di emergenza, per evitare che qualche compagno glieli freghi. Poi salta fuori che si faceva consegnare a domicilio due capretti ogni settimana, dieci litri di latte al giorno, i quotidiani (che pagava regolarmente una volta al mese) e aveva due cameriere al suo servizio.
osama binladen x002osama_binAndava in città, accompagnato talvolta dai figli (solo i maschi, ci mancherebbe) a comprare dolcetti e caramelle. I negozianti lo descrivono gentile e di poche parole. Nella villa, che assomiglia a tante costruzioni abusive del sud Italia, vivevano 13 bambini.
Adesso salta fuori che ha anche lasciato l'ICI da pagare. Si tratta dell'equivalente di 500 euro. Sembra uno scherzo, ma è tutto vero. Ricorda un po' Totò Riina che abitava nel centro di Palermo e mandava la moglie a sgravare all'ospedale pubblico con la tessera della ASL o Bernardo Provenzano che spediva regolarmente i calzini da lavare e rammendare a sua moglie. E si pappava la ricotta ancora tiepida...
osama la protesta degli integralisti2- OSAMA, LA CIA TI E' VICINA
Lorenzo Cremonesi per il Corriere della Sera
Una volta individuato il covo di Bin Laden, non deve essere stato troppo difficile per gli agenti della Cia sorvegliare la zona. Alla notizia diffusa ieri sulla presenza di una cellula di spie americane che per nove mesi, da agosto al momento del blitz, ha monitorato l'edificio sospetto, siamo tornati sul posto per cercare di capire il loro lavoro.
osama resizeLe mura di cemento grezzo che circondano la costruzione sono alte in media più di quattro metri e sovrastate da filo spinato. C'è una casupola di mattoni al di là della strada sterrata, meno di 5 metri dal muro di cinta. Un'altra abitazione si trova a una trentina di metri. Per il resto dominano i campi coltivati, interrotti da rigagnoli puzzolenti.
CIOCCOLATINI OSAMAAttorno, ma a distanze di ben oltre 100 metri, ci sono altre villone sparse, alcune di tre o quattro piani. Si può immaginare, come in un buon film, gli agenti della Cia riparati dai vetri a specchio in una stanza ai piani alti di una di queste costruzioni monitorare i movimenti nella casa sospetta con le ultime tecnologie: telecamere a raggi infrarossi, microfoni direzionali, visori notturni, radar satellitari per verificare se vi fossero tunnel nascosti per le fughe d'urgenza.
osama resizeOgnuno dei sospetti aveva un nome in codice. C'erano le donne velate, i bambini, i corrieri, le guardie del corpo. C'era il «camminatore» , probabilmente Arshad, l'uomo alto che si occupava degli aspetti pratici di casa Bin Laden e amava concedersi frequenti passeggiate nei cortili. Alla fine, secondo le fonti Cia citate dal Washington Post, «si era arrivati a un grado di certezza tra il 60 e l' 80%» che Osama si trovasse sul posto.
Sebbene lui in persona non sia mai stato direttamente individuato. Gli agenti si erano comunque convinti che la sua stanza fosse al terzo piano. Corretto: qui è stato ucciso con due colpi di fronte alla porta. Più complesso per gli 007 deve essere stato non essere scoperti dai locali. Il quartiere ha mille occhi. L'accademia militare con le sue ronde è a un tiro di schioppo. Le numerose scuole religiose e le tre moschee sono punti di incontro.
Difficile restare inosservati tanto a lungo. Probabilmente gli uomini della Cia facevano come Bin Laden: non uscivano mai di casa. Tanto che sono rimasti in osservazione sino a oltre all'una di notte di lunedì 2 maggio, prima di abbandonare il covo e sparire nel buio grazie al caos che stava montando alle loro spalle tra elicotteri, spari e urla. Nessuno di loro sembra abbia partecipato al blitz.
L'elicottero Usa abbandonato per un problema tecnico nei pressi del complesso in cui era nascosto Osama Bin Laden ad Abbottabad (Epa)elicotteroosama compound e«La loro missione era trovare e indagare. Una volta raggiunto l'obiettivo, è stato compito dei militari terminare l'opera» , specificano dalla Cia. Nove mesi costosi. Tanto che a dicembre l'organizzazione ha chiesto al Congresso fondi extra per decine di milioni di dollari. Nuovi particolari emergono anche dai pachistani. Per ora nulla di ufficiale. Non sono stati neppure resi noti il numero e le identità degli arrestati da parte dei servizi locali dopo la partenza del commando Usa.
Sembra comunque siano almeno 16 persone, tra cui forse 13 bambini (il numero non è ancora chiaro) e le tre mogli di Bin Laden. Una di queste, la più giovane, il cui nome è indicato come Amal Ahmed Abdulfattah e pare sia ferita a un piede, avrebbe ammesso agli inquirenti a Rawalpindi che con Osama vivevano nella casa «da cinque anni» , segregati per tutto il periodo in due stanze.
osama compound satellite a photoblog osama compound in pakistanLa donna, una yemenita, secondo fonti Usa potrebbe essere estradata in Usa. Intanto pare che i pachistani abbiano deciso di mettere sotto torchio anche i bambini per esaminare tutti gli aspetti del quotidiano nella casa-fortino. Il servizio segreto ha trattenuto per le indagini una quarantina di persone di Abbottabad che avevano avuto contatti con gli intimi di Bin Laden: un idraulico, un elettricista, un muratore, alcuni vicini. E si studiano i dettagli più minuti, come le bollette del gas mensili si aggiravano mediamente sui 10 euro, un conto basso per un'abitazione di queste dimensioni.
L'elicottero Usa abbandonato per un problema tecnico nei pressi del complesso in cui era nascosto Osama Bin Laden ad Abbottabad (Epa)elicotteroTanto zelo non riesce comunque a cancellare l'imbarazzo tra i militari e i servizi segreti di fronte all'intero affaire, al punto che si danno per imminenti le dimissioni del capo dell'intelligence, generale Ahmad Shuja Pasha. Il Paese manifesta una grande sfiducia verso le sue istituzioni. La popolazione chiede con rabbia spiegazioni.
Osama deadÈ stato evidente anche ieri in occasione delle manifestazioni di denuncia contro il raid Usa, ma anche contro il governo locale, indette dai gruppi dell'estremismo islamico legati alla Jamat-e-Islam. Piccoli assembramenti (per lo più non oltre 100-200 persone), ma determinati e diffusi. A Karachi sono stati sparati alcuni colpi di pistola. Le violenze maggiori sono avvenute a Quetta. Nel centro di Abbottabad la polizia ha arrestato una decina di manifestanti dopo che erano stati bruciati alcuni pneumatici.