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POTERE LETTA-LETTA ALLA RISCOSSA! A MANCO 2 MESI DALLA CACCIATA DA GENERALI, GERONZI RICEVERÀ IL PREMIO “GUIDO CARLI” ALLA CARRIERA - MASI IMBAVAGLIATO ALLA CONSAP - IL “FATTO” AFFETTUOSO CON TRAVAGLIO - IMMIGRATI, IMPOSSIBILE DISTINGUERE I PREGIUDICATI - IMBARAZZO IN CONFINDUSTRIA PER LO SPONSOR - WIKILEAKS AL PESTO, GENOVA TREMA - AUMENTO DI STIPENDIO E LE TOGHE SI ACCORDANO - PURE MESTIZIA FAN DI VASCO PER ACCALAPPIARE GIOVANI - FONDI ELETTORALI, FASSINO PIGLIATUTTO - RENZI AL VERDE PER IL TESCHIO DI HIRST...

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Da "Panorama"

GERONZI IN PRIMO PIANO

1 - GERONZI TORNA IN SCENA, COMPLICE TRONCHETTI PROVERA...
Ci saranno Gianni Letta e Marco Tronchetti Provera, Cesare Romiti e Paolo Savona, per la prima uscita pubblica di Cesare Geronzi dopo le dimissioni dalla presidenza delle Generali. Il 9 maggio, presso la Sala della Lupa di Montecitorio, Geronzi riceverà infatti il premio alla carriera assegnato dall'Associazione Guido e Maria Carli, presieduta da Romana Liuzzo, e giunto alla sua seconda edizione.

In giuria, fra gli altri, oltre al presidente della Pirelli, Carla Fendi, Luisa Todini e Giovanni Malagò. In ricordo dell'ex governatore della Banca d'Italia, Carli, l'associazione premierà altre personalità che si sono distinte nel mondo della finanza, dell'imprenditoria e della cultura.

2 - S. GENNARO, OFFESO, RINVIA IL MIRACOLO...
Più che il pomo è il sacchetto della discordia quello che ha fatto litigare l'arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, e il sindaco Rosa Russo Iervolino il 30 aprile. Il primo ha gridato all'amministrazione di vergognarsi per i rifiuti nei giorni della processione di San Gennaro e la seconda, religiosa ex dc, gli ha dato dell'incivile. Risultato? Il santo patrono ha rinviato di 24 ore il miracolo del sangue. (S.D.M.)

GIANNI LETTA

3 - MASI FINISCE IMBAVAGLIATO...
Non sarà una coabitazione facile quella alla Consap, la concessionaria per i servizi assicurativi pubblici, fra il presidente (riconfermato), Andrea Monorchio e l'ex direttore generale della Rai, Mauro Masi. L'ex ragioniere generale dello Stato non ha gradito il tentativo di metterlo alla porta.

Superata la burrasca delle nomine, è sorto il problema dello stipendio. Masi in Rai incassava un assegno di 715 mila euro (lordi) l'anno. In Consap l'ex amministratore delegato Raffaele Ferrara (secondo la relazione della Corte del conti 2008) sfiorava i 200 mila euro.

A Monorchio vanno 225 mila euro. Insomma, tra i due incarichi, di ad e presidente, ci potrebbe essere la differenza di 500 mila euro. E c'è un'altra questione che potrebbe esplodere. Il codice etico Consap vieta a chiunque, tranne al presidente, di rilasciare dichiarazioni ai mezzi di comunicazione. Monorchio è intenzionato a farlo rispettare. Ma riuscirà a tenere a bada Masi? (A.C.)

TRONCHETTI PROVERA

4 - AFFETTUOSITÀ PER TRAVAGLIO...
«Umorismo dagli occhi di ghiaccio». «Nei camerini un signore con il berretto di lana non smette di ringraziarlo» (e si scopre che si tratta di Lucio Dalla). Così una paginata del "Fatto" ha celebrato "Anestesia Totale", lo spettacolo del suo vicedirettore Marco Travaglio. «Non vuole essere un giudizio» si legge «ma nient'altro che un fatto». Un tempo ne avrebbe sorriso come di un'«affettuosità giornalistica» (M.T.)

5 - SBARCHI, IRRICONOSCIBILI PREGIUDICATI...
Antonio Manganelli lancia l'allarme a causa dei 30 mila immigrati giunti in Italia dopo le rivolte arabe. Alla presentazione del master in intelligence e sicurezza della Fondazione Link Campus University e della Fondazione Icsa, il capo della Polizia ha spiegato che ne sono stati arrestati 119 per reati precedentemente commessi in Italia, ma che «nessuno sa chi siano tutti gli altri, molti dei quali evasi. La Tunisia non solo non ha sistemi informatizzati che possano dialogare con i nostri» ha proseguito Manganelli «ma i registri dei detenuti e dei pregiudicati sono stati distrutti da un incendio a Tunisi».

MAURO MASI

Una situazione molto più difficile di quella vissuta negli anni Novanta con l'Albania «perché da lì ricevemmo collaborazione». Limitandosi a citare dati ufficiali, il capo della Polizia ha ricordato che in alcune aree specifici reati sono compiuti al 70 per cento da clandestini, che compongono anche un terzo dei detenuti. Più in generale, Manganelli ha lamentato la scarsità di risorse per la sicurezza, «poche come non mai, tagli che non dipendono dalla crisi economica ma che registriamo da oltre 10 anni. Purtroppo la sicurezza è considerata un costo e non un investimento». (Stefano Vespa)

6 - EMMA IN IMBARAZZO PER LO SPONSOR...
«L'Italia che vogliamo: sbloccare la crescita, liberare il mercato, premiare il merito»: un bel titolo quello che la Confindustria ha dato alle assise generali in programma il 7 maggio a Bergamo. Ma il diavolo mediatico-giudiziario ci ha messo la coda: uno dei partner dell'iniziativa, il gruppo Karnak, è stato condannato dal tribunale di Rimini per «esterovestizione » sanmarinese dei propri redditi. Vero, falso? Si vedrà in appello. Nel frattempo resta una nota stonata rispetto ai valori del «merito e del mercato». (J.L.)

Andrea Monorchio

7 - WIKILEAKS «AL PESTO», GENOVA NEI GUAI...
C'è un Julian Assange anche sotto la Lanterna. Le sue ultime vittime sono Ignazio Messina e Alfonso Clerici, big dell'imprenditoria genovese. Diffonde sul web documenti riservati e le sue informazioni hanno colpito, tra gli altri, il sindaco Marta Vincenzi, i direttori di alcune asl, tre funzionari della questura. Molti puntano su Pietro Altana, un ex collaboratore del Sismi finito agli arresti domiciliari per un episodio analogo. Lui nega. (G.F.)

8 - L'AUMENTO DI STIPENDIO METTE D'ACCORDO LE TOGHE...
Addio scontro con il Pdl e pregiudiziali antiberlusconiane. Potrebbe cadere persino il veto del segretario dell'Anm, Giuseppe Cascini, sulla «legittimità morale» del centrodestra a riformare la giustizia. La proposta del deputato Gianni Sammarco di aumentare lo stipendio ai giovani magistrati come per miracolo ha vinto la tradizionale freddezza verso il governo dell'associazione presieduta da Luca Palamara, superando persino le divisioni correntizie fra togati. E c'è pure chi dice: «Incontriamolo, questo Berlusconi...». (A.C.)

marco-travaglio-e-tiziana-ferrario

9 - LETIZIA S'IMPROVVISA UNA FAN DI VASCO...
Cosa non si fa per il voto dei giovani. Letizia Moratti, già impegnata fra aperitivi nei locali più cool e serate in discoteca (dal Gioia 69 all'Old Fashion), si scopre persino fan di Vasco Rossi. Mantiene inalterati, in barba alle proteste dei residenti di San Siro, i decibel dei quattro concerti previsti a giugno, giurando di partecipare, e mette sul suo sito, come Pier Luigi Bersani nel 2009, la canzone Un senso. Ma forse ignora che per Vasco «questa storia un senso non ce l'ha». (C.R.)

EMMA MARCEGAGLIA

10 - FONDI ELETTORALI, FASSINO PIGLIATUTTO...
Aveva promesso una campagna elettorale low cost. Invece il candidato sindaco a Torino, Piero Fassino , ha aumentato il budget elettorale e si è tenuto quasi tutto per sé. Il preventivo prevedeva una spesa di 660 mila euro. Ora siamo già arrivati a 700 mila euro, metà dei quali (350 mila) per Fassino. Il resto lo raccoglieranno le altre 7 liste che lo appoggiano. E la cifra per Fassino è destinata a salire. Ma agli altri 40 candidati al consiglio comunale il Pd destinerà appena 50 mila euro. Altri 135 mila euro il partito li devolverà alla lista. (D.P.)

Il sidaco di Genova Marta Vincenzi

11 - RENZI AL VERDE PER IL TESCHIO DI HIRST...
Un flop il teschio di Damien Hirst. In sei mesi, 90 mila i visitatori della mostra dell'artista inglese a Palazzo Vecchio a Firenze, meno della metà di quelli attesi dal sindaco Matteo Renzi. Per rientrare nelle spese di 1,6 milioni di euro erano stati messi in preventivo almeno 210 mila biglietti. Ma gli incassi si sono fermati a 900 mila euro. Per correre ai ripari, proroga della mostra fino all'11 giugno, sperando nella buona sorte. (C.M.)

 


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