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TREMONTI DICE NO AI SOLDI PER LE FORZE ARMATE E LA MAGGIORANZA SI DIVIDE - IL BANANA RISPONDE A BRUSCA: “È UNA FOLLIA, NEANCHE ERO SCESO IN POLITICA” - ALLA FINE SULLA LIBIA CÈ UNA MOZIONE UNICA PDL-LEGA-RESPONSABILI - FINI CI METTE LA FACCIA: ANDRÒ ALLE POLITICHE COL MIO NOME SUL SIMBOLO (E IL TERZO POLO?) - SÌ DELLA CAMERA AL DDL ANTISCALATE (L’OPPOSIZIONE SI ASTIENE) - LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA ARRIVA IN COMMISSIONE…

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SILVIO BERLUSCONI

1. BERLUSCONI, BRUSCA? UNA FOLLIA NON ERO IN POLITICA...
(ANSA)
- Siamo alla follia, ci accusano di cose quando noi politicamente non esistevamo, io non ero nemmeno sceso in politica. E' il ragionamento svolto da Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito da persone presenti nel vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, a proposito delle affermazioni di Giovanni Brusca, il pentito di mafia che sostiene di aver preso contatti con il Cavaliere nel '93, attraverso Mangano e Dell'Utri.

2. CICCHITTO, IN PASSATO SILENZIO SU STESSE PAROLE BRUSCA...
(Adnkronos)
- 'Le dichiarazioni di Brusca confermato il quadro piu' plausibile sulla vicenda delle stragi del '92-'93. Indipendentemente dai riferimenti personali che vanno tutti verificati, Brusca dice una cosa anche ovvia quando rileva che i riferimenti dei 'papelli' nel quadro di un tentativo di un compromesso fra la mafia e lo Stato riguardavano come egli dice il 'passato' cioe' chi in quegli anni intendeva il potere dello Stato. E' singolare e inquietante pero' che in questi dichiarazioni gia' rese molti anni fa al pm Chelazzi non si sia tenuto conto e anzi su di esse sia stato osservato il massimo silenzio'. E' quanto dichiara il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto.

giovanni brusca

3. MOZIONE PDL-LEGA-IR, TEMPI CERTI IN ACCORDO CON ONU E ALLEATI...
(Adnkronos)
- La maggioranza ha depositato alla Camera una mozione unica sulla Libia. Firmatari: Marco Reguzzoni (Lega), Fabrizio Cicchitto (Pdl) e Luciano Sardelli (Ir). Il testo impegna il governo, tra l'altro, a 'fissare in accordo con le Organizzazioni Internazionali ed i Paesi alleati un termine temporale certo, da comunicare al Parlamento entro cui concludere le azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico'.

4. TERZO POLO, DA BOSSI E PREMIER PANTOMIMA...
(ANSA)
- Tra Bossi e Berlsuconi si è svolta "una pantomima umiliante" e il Terzo Polo ha deciso per questo motivo di votare soltanto la propria mozione ed è disponibile a dare la propria astensione a quella del Pd: è quanto si legge in una nota del Coordinamento nazionale del Terzo Polo.

"Non eravamo mai caduti così in basso. Di comune, nel Governo, c'é solo la confusione. Una maggioranza seria, degna di tale nome e non asservita ai ricatti isolazionisti della Lega, avrebbe dovuto favorire una sola mozione che fosse espressione unitaria dell'intero Parlamento, con la quale stringersi intorno alle nostre Forze Armate e onorare gli impegni internazionali con un ruolo da protagonista.

Viceversa, le evidenti divisioni all'interno del governo - spiega la nota - ci hanno costretto ad assistere a un'umiliante pantomima tra Bossi e Berlusconi con un compromesso sui tempi della missione che fa perdere ulteriormente credibilità all'Italia di fronte alla Nato e all'Onu. Il Terzo Polo voterà dunque la propria mozione di sostegno senza ambiguità agli impegni della comunità internazionale e, in questo quadro, manifesta la propria disponibilità a votare anche quella del Pd".

UMBERTO BOSSI

5. FORZE ARMATE: MAGGIORANZA CAMERA SI SPACCA SU UNA TANTUM...
(ANSA)
- La maggioranza si spacca alla Camera sul decreto del governo che assegna alle forze di polizia, ai vigili del fuoco e ai militari una "una tantum"; il centrodestra ha infatti espresso in commissione Bilancio un parere al decreto che chiede di cancellare le modifiche introdotte sempre dal centrodestra in commissione Difesa. In commissione Bilancio il governo si è allineato al parere espresso, mentre in commissione Difesa aveva dato l'assenso alle modifiche al decreto introdotto da quella commissione.

Il decreto è stato modificato dalle commissioni di merito, vale a dire la Difesa e la Affari Costituzionali, che hanno esaminato congiuntamente il provvedimento. Quando la scorsa settimana il decreto è arrivato alla Bilancio, per il parere sulle coperture finanziarie, sono cominciati i problemi. Poiché il relatore Marcello de Angelis (Pdl) era assente, il presidente della commissione Giancarlo Giorgetti ha svolto lui questo compito, sottolineando i problemi delle modifiche. I

Fabrizio Cicchito

6. BINDI, LEGA NON PORTA A CASA NULLA DI CONCRETO...
(ANSA)
- "La Lega gonfia il petto ma anche sulla Libia non porta a casa nulla di concreto. Presto vedremo quale sarà la vera moneta di scambio su questa mozione, che è una vera arrampicata sugli specchi. L'unico risultato lo incassa Berlusconi che, per ora, mette in salvo il suo governo, sacrificando ancora una volta la credibilità internazionale dell'Italia". Lo afferma in una nota Rosy Bindi, presidente dell'Assemblea nazionale del Pd. "Tutto ciò - aggiunge - conferma la strumentalità con cui Bossi usa di volta in volta questioni di valore come la pace o la bioetica e l'evidente difficoltà della Lega a smarcarsi dai fallimenti del governo sulla sicurezza e la politica economica".

7. FINI, MI GIOCO TUTTO ALLE POLITICHE CON IL MIO NOME SUL SIMBOLO...
(Adnkronos) -
Le elezioni politiche sono il tavolo sul quale Gianfranco Fini intende giocarsi il suo futuro e la sua credibilita' politica. "Non so quando questa legislatura finira' -ha dichiarato il presidente della Camera in un colloquio con "l'Unita'"- con ne' mi azzardo a fare previsioni impossibili.

Pero' solo allora, con Futuro e Liberta' e il mio nome nel simbolo, ci potremo misurare davvero alle urne e si sapra' dove ci porta questa sfida che e' ancora in corso'. La discesa in campo non potra' essereci ora, alle amministrative che "sono il banco di prova piu' difficile e conunque un terreno poco adatto'.

ROSY BINDI

Certo, ha proseguito il presidente della Camera e leader di Fli, 'e' importante che il Terzo Polo ci sia in questa tornata, perche' rappresenta la realta' di una alternativa che si sta delineando. Ma l'impresa non puo' misurarsi in questa occasione'. Anche perche', spiega ancora, come presidente dell'assemblea di Montecitorio non puo' caricarsi di un ruolo politico.

"E non nego che sia un limite -ha osservato riferendosi alle amministrative- pero' non e' questa la partita piu' importante". Alle politiche scendera' in campo con il simbolo presentato a Bastia Umbra e che porta il suo nome. Quanto al Pdl, dopo la sua uscita, e' il partito di "uno, nessuno e centomila", ovvero un 'soggetto in cerca di un'identita'. "Del resto, dopo la direzione di un anno fa, Berlusconi non ha piu' convocato nessun organo di partito. Si vede -conclude ironizzando- che e' rimasto traumatizzato"

GIANFRANCO FINI

8. GIUSTIZIA: INCARDINATA RIFORMA IN COMMISSIONI CAMERA...
(ANSA)
- La riforma costituzionale della giustizia messa a punto dal Guardasigilli Angelino Alfano è stata incardinata ufficialmente alla Camera, nelle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali. I relatori, Gaetano Pecorella (per la Commissione Affari Costituzionali) e Manlio Contento (per la Giustizia) hanno illustrato la propria relazione. La discussione generale, però, é stata rinviata ad altra seduta.

ANGELINO ALFANO E GIULIO TREMONTI - Copyright Pizzi

Soddisfatta la maggioranza: "Pecorella e Contento hanno fatto davvero un ottimo lavoro", commenta Maurizio Paniz (Pdl) al termine della seduta. Decisamente più critica l'opposizione: "La via crucis è finita", dichiara il finiano Nino Lo Presti subito dopo la relazione che ha visto i due deputati del Pdl illustrare gli articoli del testo un po' alla volta. "E' stato un gradevole duetto - incalza il responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando - che conferma le nostre valutazioni e cioé che questo provvedimento non affronta nessun nodo strutturale, ma introduce solo paletti e steccati per i magistrati".

9. CAMERA, SI' A DL ANTISCALATE, VA AL SENATO...
(ANSA)
- Sì dell'Aula della Camera al decreto legge cosiddetto 'Anti-scalate' emanato in relazione al caso Parmalat. Il testo, che contiene misure urgenti per garantire l'ordinato svolgimento delle assemblee società annuali, è stato approvato con 236 sì, 32 no e 235 astenuti, ora passa al Senato.

 


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