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SOB! COME MAI I LEGALI DEL LINGOTTO SI SONO PRECIPITATI A ROMA NELLA SEDE DELLA CONSOB? FARE IL PUNTO prima che parta la grande operazione su Chrysler con la Fiat entro fine anno al 51% dell’azienda USA - Così gli uomini DI MARPIONNE hanno svolto una relazione sulla situazione finanziaria e la gestione della liquidità del gruppo, senza tralasciare gli effetti patrimoniali e finanziari dell’incremento della quota in Chrysler e anche gli investimenti previsti per l’anno in corso e i successivi...

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Roberto Sommella per "MF - Milano Finanza"

han 40 giuseppe vegas

Summit riservato sui conti Fiat in Consob. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, un pool di legali del Lingotto, guidato dal direttore dell'investor relation Fabio Spirito, ha concluso ieri a Roma una missione importante. L'obiettivo, a quanto si apprende, era incontrare i vertici delle direzioni emittenti e mercati della Commissione guidata da Giuseppe Vegas per fare il punto della situazione prima che parta la grande operazione su Chrysler con la Fiat destinata a salire entro fine anno al 51% dell'azienda americana.

Proprio questo punto, ricordato anche ieri dallo stesso amministratore delegato del colosso automobilistico, Sergio Marchionne, è stato il tema del summit tra gli uomini del gruppo torinese e gli 007 della Consob. La Commissione di borsa, ai sensi dell'articolo 115 del Testo unico della finanza, ha la possibilità di chiedere alle aziende quotate lumi sullo stato dei conti e sull'indebitamento: nel caso specifico, trattandosi di un'azienda come la Fiat, una delle più importanti del Paese e con obiettivi molto ambiziosi, la chiamata dei guardiani di Piazza Affari è parsa una scelta obbligata.

chrysler FIAT

Così, per circa un paio d'ore, gli uomini della Fiat hanno svolto una relazione sulla situazione finanziaria e la gestione della liquidità del gruppo del Lingotto, senza tralasciare gli effetti patrimoniali e finanziari dell'incremento della quota in Chrysler e anche gli investimenti previsti per l'anno in corso e i successivi. In sintesi, una vasta radiografia dello stato di salute del gruppo.

CONSOB

Che i tempi stringano su Chrysler è peraltro ormai noto. Marchionne, nel corso della conference call sui risultati trimestrali della società di Auburn Hills, ha confermato che Fiat arriverà al 51% del capitale dell'azienda di Detroit entro la fine dell'anno e ha negato ogni ipotesi di fusione tra le due case.

FIAT mirafiori

Il manager ha inoltre ribadito l'obiettivo della Fiat di acquisire un ulteriore 16% di Chrysler «immediatamente dopo» aver rimborsato integralmente i prestiti concessi da Usa e Canada.

Illustrando le slide, il numero uno di Fiat ha poi ricordato le tappe che hanno portato il Lingotto al 30% della Chrysler e l'accordo per esercitare entro fine giugno l'Incremental equity call option in concomitanza con il rifinanziamento, le cui operazioni sono state avviate ieri da Auburn Hills.

 


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