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C’è UN PIEDONE A BERLINO! - AL VERTICE DELLA BOOK-PARADE TEDESCA NON C’è ECO O BARICCO, MAZZANTINI O CAMILLERI, MA L’AUTOBIOGRAFIA DI BUD SPENCER - \"In Germania ho visto cose incredibili: GENTE CON LA MIA FACCIA SULLE MAGLIETTE E PERFINO TATUATA SULLA PELLE!” - \"L’ambasciatore cubano mi ha detto che FIDEL CASTRO ha visto tutti i miei film\" - “NEL CINEMA CI SONO INCIAMPATO PER BISOGNO E CI SONO RIMASTO PERCHÉ IL PUBBLICO LO HA VOLUTO\"...

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Donatella Aragozzini per "Libero"

CARLO PEDERSOLI BUD SPENCER CON MOGLIE

È stato il primo nuotatore italiano a scendere al di sotto del minuto nei 100 metri stile libero, ha recitato in oltre cento film e ora Carlo Pedersoli-Bud Spencer è anche l'autore più letto in Germania: il suo "Mein Leben, Meine Filme", uscito lo scorso anno in Italia con il titolo "Altrimenti mi arrabbio. La mia vita" (Aliberti Editore), in appena una settimana è balzato al primo posto dei libri più venduti.

Si aspettava un tale successo anche oltreconfine?
«All'inizio pensavo: "se arrivo tra i primi dieci sono contento". E invece in Germania mi hanno addirittura onorato con questo primo posto e in Ungheria sono alla terza ristampa. A breve uscirà anche in Spagna e andrà in tutto il Sudamerica...».

TERENCE HILL BUD SPENCER in altrimenti ci arrabbiamo

Che in Germania sia molto amato è risaputo: c'è perfino una band che si chiama Spencer & Hill.
«Se è per questo, ce n'è una anche in Italia che porta il mio nome (i Bud Spencer Blues Explosion, ndr). In Germania ho visto cose incredibili: gente con la mia faccia sulle magliette e perfino tatuata sulla pelle!».

Lo scorso anno ha recitato nella commedia tedesca "Mord ist mein Geschäft, Liebling" di Sebastian Niemann: ha recitato le battute a memoria senza saperne il significato, come faceva con l'inglese sui set americani?
«No, perché sono cresciuto con una bambinaia tedesca e ho studiato la lingua a scuola per un anno e mezzo. Con l'inglese, invece, imparavo solo qualche vocabolo, i pochi che usa un cowboy. Non parlandolo, ho avuto la decenza di rifiutare la parte di Gulliver, quando me l'hanno proposta».

9p13 bud spencer nic pietrangeli

Ha scritto: «Nel cinema ci sono inciampato per bisogno e ci sono rimasto perché il pubblico, bontà sua, lo ha voluto, credendo in "Bud Spencer" più di quanto ci credesse Carlo Pedersoli». Cos'è che ha conquistato il pubblico?
«Per quello che ho capito io, prima di tutto la coppia, perché io e Terence Hill, pur non essendo comici, ci rifacciamo ad una comicità gestuale, come quella di Buster Keaton e Charlie Chaplin, che si capisce in tutto il mondo. Poi è piaciuto il mio personaggio, perché ognuno di noi ha qualcuno a cui darebbe un cazzotto in testa: io lo faccio in modo comico e la gente sorride».

etoile31 carlo pedersoli bud spencer

A proposito di Terence Hill ha invece scritto di non aver avuto «nessun problema di rivalità e di ego» con lui.
«Siamo l'unica coppia a non aver mai litigato: perché lui è un attore, io un personaggio, non avendo studiato per fare l'attore. Noi per primi abbiamo fatto il western comico: per una volta sono stati gli americani a copiare noi italiani, perché Mel Brooks il suo "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" l'ha fatto dopo i nostri "Trinità"».

9p33 carlo pedersoli inarte bud spencer

Tornerete a recitare insieme?
«No, perché siamo troppo vecchi per le scene dove serve agilità, dovremmo usare delle controfigure e faremmo ridere i polli. Non potendo fare quello che il pubblico adora, è meglio non fare nulla».

In quali panni la vedremo, dunque?
«Rifarò forse "Piedone": stiamo scrivendo due film per la televisione, molto allegri e spiritosi, con questo commissario che non ha nemmeno la pistola perché non l'ha mai usata. Se vanno bene ne scriviamo anche altri».

Saranno destinati a Canale 5, come "I delitti del cuoco" dello scorso anno?
«Non lo so ancora, vedremo chi sarà interessato».

terence hill bud spencer

A noi di "Libero" aveva raccontato anche di un progetto sulla figura del nonno di Gesù.
«Lo sto finendo di scrivere, ma bisogna valutare i costi e vedere se vale la pena farlo. Sarebbe per il cinema: è la storia di un bambino di Betlemme che vive in mezzo alla strada, un giorno incontra un vecchio che ha un circo e si affeziona a lui come se fosse il nonno. Solo alla fine si scoprirà che quel ragazzino è Gesù e che quelli che fa sono miracoli veri, non i trucchi che gli ha insegnato il vecchio...».

ti09 bud spencer pedersoli

Tra i suoi progetti c'è anche un disco: quando uscirà?
«Ad ottobre. Negli anni Sessanta ho scritto i testi di alcune canzoni di Nico Fidenco e di Ornella Vanoni, stavolta sono mie anche le musiche: sono dieci canzoni, di cui due in italiano, cinque in napoletano, due in francese e una in inglese».

Fidel Castro

Scusi, ma quante lingue conosce?
«Oltre al tedesco, parlicchio il francese e penso in spagnolo e in brasiliano, avendo vissuto diversi anni in Sudamerica. M'ero fissato che volevo imparare anche il cinese, ma è rimasta una fissazione!».

A proposito del Sudamerica, nel libro racconta che in Venezuela «nella camera accanto alla nostra, c'era la famigerata banda Vallanzasca, scappata dall'Italia». Sapeva chi fossero quegli uomini?
«No, l'ho saputo dopo. Con uno di loro ho anche avuto una discussione: se avessi saputo che erano persone pericolose non mi sarei permesso».

02renato vallanzasca repub

Cito ancora il suo libro: «Fidel, il líder máximo, m'invitò all'Havana ma io preferii evitare». Dunque Castro è un suo fan?
«L'ambasciatore cubano mi ha detto che ha visto tutti i miei film».

terence hill

Ha scritto di aver fatto «tutto, tranne il ballerino classico e il fantino». Se tornasse indietro, c'è qualcosa che cambierebbe, della sua vita?
«Mi allenerei più seriamente nello sport, perché tra i 17 e i 20 anni, gli anni più belli per uno sportivo, non ho fatto niente».

 


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