(Adnkronos) - 'Caro Parlato, la coincidenza del 40esimo anniversario de 'Il Manifesto' con la manifestazione del tuo dissenso dalla mia presa di posizione sulle operazioni militari in Libia, non mi impedisce di indirizzarvi il mio cordiale saluto ed augurio per il lungo percorso quotidiano da voi compiuto e per la sua ulteriore continuazione'.
Cosi' il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, saluta i 40 anni di vita de 'Il Manifesto in una lettera di auguri pubblicato sul quotidiano. Ieri, in un editoriale dal titolo 'Presidente, le bombe no', Valentino Parlato criticava la linea del Quirinale sul nostro intervento in Libia. Oggi e' lo stesso Parlato a riportare in un colloquio informale riportato sul giornale la risposta di Napolitano che esclude ogni contrasto tra l'articolo 11 della Costituzione e la Carta delle Nazioni Unite.
VALENTINO PARLATO'Il presidente della Repubblica -scrive Parlato- nella sua attenta lettera di augurio per i nostri 40 anni ha anche voluto richiamare le diverse occasioni e ragioni di dissenso tra di noi, compreso l'editoriale di ieri con il quale criticavo il suo consenso all'intervento italiano in Libia'.
'Ho cercato di comprendere i rilievi: Napolitano -afferma Parlato- mi ha detto che e' costretto a ripetere considerazioni che ha gia' dovuto fare in passato, anche prima di essere eletto alla presidenza della Repubblica. L'articolo 11 della Costituzione, quello sul ripudio della guerra (nella scelta del termine -sottolinea- e' evidente il riferimento alla guerra in cui si imbarco' l'Italia fascista) deve essere letto e correttamente interpretato nel suo insieme.
OBAMAE ha precisato: partecipando alle operazioni contro la Libia sulla base della risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, l'Italia non conduce una guerra ne' per offendere la dignita' di altri popoli ne' per risolvere controversie internazionali; l'Italia risponde a una richiesta delle Nazioni Unite, 'organizzazione internazionale' alla cui Carta fondativa del 1945 evidentemente fa riferimento la nostra Carta elaborata dell'Assemblea Costituente'.
tornado'Di conseguenza -continua Parlato- Napolitano ci ha invitato a leggere il capitolo VII della Carta delle Nazioni unite, che prevede l'impiego della forza armata dinnanzi a minacce alla pace, violazioni della pace e atti di aggressione. E -ha aggiunto- e' proprio sulla base del cap. VII che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha adottato la risoluzione 1973. Quindi, non c'e' nessun contrasto fra il nostro art. 11 e quella Carta delle Nazioni Unite che proprio con il cap.VII volle segnare un fondamentale discrimine rispetto alla impotenza mostrata dalla Sociera' delle Nazioni, con catastrofiche conseguenze, negli anni Trenta'.
GHEDDAFI'Questa in sommaria sintesi -sottolinea Parlato- la lettera del Presidente al mio articolo di ieri. Aggiungo che Napolitano ha grande pazienza e gentilezza nello spiegarci le sue motivazioni. Debbo dargli totalmente ragione sul piano costituzionale, resta il dissenso sul piano politico. E poi l'Italia in Libia ha una brutta storia'.
La linea sulla crisi libica illustrata da Napolitano durante il colloquio informale con Parlato, a quanto si apprende, sara' ribadita dal capo dello Stato al premier Silvio Berlusconi durante il colloquio previsto nel pomeriggio al Quirinale.