Goffredo De Marchis per "la Repubblica"
Tira e molla, false partenze, un´assemblea andata deserta. Poi arriva la parola fine sull´era di Mauro Masi in Rai. A tempo di record, oggi viene riconvocata la plenaria degli azionisti della Consap che ieri aveva passato la mano. L´azionista è uno solo, il Tesoro. Possiede al 100 per cento la società concessionaria della pubblica amministrazione. Così stamattina il direttore generale della Rai diventerà l´amministratore delegato della Consap.
BERLUSCONI TREMONTI
Ma per tutta la giornata di ieri il suo destino è stato appeso agli equilibri imposti dai Responsabili al governo Berlusconi. La nomina di Masi infatti era legata a una poltrona per Maria Grazia Siliquini, ex An fuoriuscita il 14 dicembre e già coinvolta in una precedente tornata di nomine. Era stata indicata per il cda delle Poste, incarico rifiutato. Si dice per l´esiguità del compenso.
La versione della Siliquini è diversa: «Resto in Parlamento perché voglio fare le riforme». Ma già guardava alla presidenza della Consap chiedendo uno stipendio adeguato. È stato Giulio Tremonti a stoppare la sua corsa mettendosi di traverso alla soluzione di almeno uno dei casi del "pacchetto" Responsabili. In attesa del sospirato rimpasto.
masi GetContent asp jpeg
L´idea Siliquini non è piaciuta al ministro dell´Economia fin dall´inizio. Quando poi è arrivata la richiesta di uno stipendio superiore a quello di parlamentare, Tremonti ha opposto un no deciso. La Siliquini ha deciso di lasciar perdere. Fra l´altro si rischiava un contenzioso alla Corte dei Conti. E alle orecchie del governo è arrivata anche la protesta dell´attuale presidente della Consap, Andrea Monorchio, ex Ragioniere generale dello Stato.
ANDREA MONORCHIO E SIGNORA
L´assemblea in prima convocazione è andata deserta. Si è preso tempo fino all´11 maggio, sperando in un recupero della Siliquini. Ma il sottosegretario a Palazzo Chigi Gianni Letta ha dato anche lui lo stop alla Responsabile dando invece il semaforo verde a un nuovo tandem.
Oggi dunque, senza attendere l´11, Monorchio verrà confermato presidente della Consap, mentre Masi prenderà il posto di Raffaele Ferrara come amministratore delegato. Si chiudono così i due anni in Rai del direttore generale scelto dal governo Berlusconi. Lunedì Masi manderà la lettera di dimissioni al presidente Garimberti e al collegio sindacale. Mercoledì formalizzerà l´addio al consiglio di amministrazione.
Maria Grazia Siliquini
Già oggi scattano le grandi manovre per il successore di Masi. Lorenza Lei, vicedirettore generale, e Fabrizio Del Noce sono in pole position. Berlusconi punta sull´ex deputato di Forza Italia, ex volto del Tg1, oggi direttore di Rai Fiction. Ha messo il veto sulla Lei, considerata non affidabile quanto Del Noce. Ma la vicedirettore generale mantiene le sue chance.
lorenza lei
Gode dell´appoggio del partito Rai, pesano a suo favore le pressioni delle gerarchie vaticane, alle quali il premier non è insensibile come dimostra anche la sua posizione sul testamento biologico. Le indiscrezioni dicono che accanto alla Lei, per offrire più garanzie al Cavaliere, potrebbe arrivare un vice per il prodotto editoriale. Si fa il nome di Guido Paglia. Ma tutte queste voci danno soprattutto il quadro di una partita apertissima.
L´altro nome in campo è quello di Antonio Verro, consigliere di amministrazione in quota Pdl. Rispetto ai due favoriti, per Verro l´handicap è che il suo trasloco aprirebbe un buco nel cda, dunque un nuovo problema. Davanti a questo rebus, ieri è spuntata anche la soluzione esterna. Che salverebbe gli equilibri evitando spostamenti interni. Ma la carica di dg ora dura solo un anno.