1- BACIO LIBERO ALL'IKEA
Simona De Santis per Corriere.it
«Bacio libero all'Ikea». Quando? Sabato 30 aprile: l'appuntamento è al centro commerciale Porta di Roma. «Saremo alla sede Ikea della Bufalotta per il nostro "bacio libero" in risposta al sottosegretario alla famiglia Giovanardi - si legge sulla pagina Facebook del flash mob -. Per questo quel giorno ci divideremo in coppie e comunque saremo composti, qualunque sia il nostro genere di famiglia, alle 15 in punto, ci baceremo per un minuto in modalità freeze. Entreremo poi mano nella mano nel negozio».
ikea spot001ikeaFLASH MOB - Il tam tam multimediale è già scattato. Casus belli: l'ultima pubblicità lanciata da Ikea. Sullo sfondo una coppia omosessuale: «Siamo aperti a tutte le famiglie», recita lo slogan del commercial. L'idea non è piaciuta al sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi, che ha commentato: «È in contrasto con la Costituzione».
CARLO GIOVANARDIImmediata la risposta della Rete che ha lanciato la singolare iniziativa: «Noi ci riconosciamo in un'idea di famiglia fondata sull'affetto, sulla solidarietà e sulla scelta di stare insieme - fanno sapere gli organizzatori del "bacio libero" - e per questo saremo sabato davanti all'Ikea di Porta di Roma, a scambiarci un bacio che simboleggia quella scelta e quella solidarietà di tutti e per tutti».
ikea spot0042- SINDACO TREVISO GOBBO A RADIO 24 SU MANIFESTI IKEA: MULTEREI DUE UOMINI CHE SI BACIANO AI GIARDINETTI
"Il problema non è quello dei manifesti dell'Ikea, non è fine a se stesso: il problema è quando c'è l'esasperazione e ci si mette nelle piazze e nei giardinetti...si tratta di decoro pubblico...Io multerei due uomini che si baciano in un parco della mia città. Certe cose si facciano in situazione private": così il sindaco leghista di Treviso Gian Paolo Gobbo in diretta ai microfoni della Zanzara su Radio 24.
3- MENIA (FLI) A RADIO24/ SONO COME GIOVANARDI, NON MI PIACCIONO MANIFESTI IKEA; SE FUNZIONASSE COSI' MONDO SPARIREBBE IN UNA GENERAZIONE
"Io come Giovanardi sono di cultura cattolica, quindi quel manifesto non piace. La famiglia riconosciuta dalla Costituzione è quella composta da uomo e donna e anche io non sono d'accordo che quella raffigurata nel manifesto sia una famiglia. Se il mondo funzionasse in quel' modo nell'arco di una generazione sparirebbe": così il coordinatore nazionale di Fli Roberto Menia ai microfoni della Zanzara di Radio24.