Nota: vedo che Roberto D'agostino (forse dopo aver ricevuto qualche spiffero) pubblica un mio presunto editoriale seguito da una presunta risposta di Stefano Disegni che se la prende con dei presunti "politicamente corretti". Si tratta di una informazione parzialmente vera, cioè non vera, non certo per colpa di Dago, temo, ma per via della foga autopromozionale che ha veicolato queste informazioni.
LUCA TELESE BEATRICE BORROMEO Travaglio e Padellaro con i redattori del Fatto QuotidianoIn primo luogo perché ci tengo a dire l'editoriale non è mio, ma "anche mio". Firmato, cioè, dal collettivo di persone che per un anno ha mandato in edicola ogni domenica il Misfatto (eravamo quattro gatti, io Roberto Corradi, Manolo Fucecchi, Stefano Ferrante e gli altri avventori periodici come Melissa P. Bebo Storti, Bertolotti e De Pirro, ma quattro o sei è diverso da uno).
In secondo luogo perchè questa meravigliosa polemica che Stefano Disegni immagina di aver intrattenuto con noi sulla natura della satira (noi saremmo "politicamente corretti", lui anticonformista e ribelle, wow!) semplicemente non esiste (avendo smesso di partecipare alla seconda riunione per fare l'autore di un programma di successo chiuso alla terza puntata, non c'è stata alcuna possibilità di polemizzare con lui, nemmeno volendo: lui non c'era).
Ha ragione su una cosa, Dago: noi ce l'avevano proprio con Disegni (ma non solo con lui). Perchè il Grande Professionista della Satira ha scalpitato da matti per farsi dare un giocattolino, dopo - come abbiamo raccontato - aver rifiutato la proposta (di Padellaro e anche mia) di condurlo quando non c'erano certezze, perchè non voleva mettere in gioco il prestigio della sua firma.
LUCA TELESE E MELISSA P disegni svignetta contro telese e corradiDopo aver proposto come coordinatore del supplemento Corradi, ed essersi arrabbiato una settimana dopo perchè Corradi non gli portava l'acqua con le orecchie, Disegni è venuto da me dicendo: "Cacciamolo via". Visto che gli ho risposto picche è andato dal vicedirettore del nostro giornale e a quanto pare è riuscito a convincerlo che fosse una buona idea.
Fra l'altro bisognerebbe informare Disegni che il numero precedente del Misfatto era su Moretti, che abbiamo fatto una copertina (credo non graditissima) su Saviano, e una su Santoro, che abbiamo messo in prima pagina persino uno sfottò autoironico su Padellaro come ispiratore dei responsabili, che il primo numero (e almeno altri dieci) erano su Bersani, ma che a capodanno abbiamo massaggiato D'Alema, e poi anche Veltroni, e poi persino Franceschini, e che il prode Corradi ha coniato il delizioso slogan "OLTREtomba" come contributo alla campagna pubblicitaria del Pd.
Stefano Disegni Stefano DisegniLandini lo abbiamo crocifisso (davanti a uno stabilimento di Marchionne) ed effigiato insieme ad Airaudo (i tuta blue's brothers) Vendola è stato raccontato dal tratto visionario di The hand come un frate millenarista e comunista con falce e crocifisso. Questo mentre il Grande Professionista della Satira, l'anticonformista che non risparmia la sinistra, da dieci numeri disegna una infinita e noiosissima striscia a puntate (ridono solo lui e Bondi) in cui Berlusconi, con una grande e originale trovata, è raffigurato come un cazzo scappellato. Viva la satira anticonformista che non ha paura di andare controcorrente rispetto alle certezze della sinistra becera!
Luca Telese