Gabriele Romagnoli per "la Repubblica"
CLAUDIO LOTITOAltrochè l´americano, qui trionfa l´amatriciano. Mentre l´altra mezza Roma sognava l´Europa, il genero di Mezzaroma ci ha messo le mani sopra. In Champions, semmai, va Claudio Lotito, quello che dice «Aridanghete!», mica «Again!». «Tom Di Benedetto, e chi è?».
Appunto. Se l´è chiesto e si è risposto da solo: «Nessuno». Per il momento «The king of Rome» è lui. Con la vittoria a Catania la sua Lazio lancia addirittura la sfida all´Inter per il terzo posto. E´ arrivato quindi il momento di incoronarlo «Uomo della domenica» e di guardare oltre la macchietta che ama impersonare.
LOTITO foto mezzelani gmtLa sua grande stagione è cominciata in un inedito, profondo silenzio. Se ne stava seduto in tribuna, solingo e taciturno, guardava e non parlava. Come sempre, la curva lo insultava. Per quali colpe? Lotito non ha vinto lo scudetto come Cragnotti, ma una coppa Italia e una Supercoppa sì, e sta portando la squadra in Champions per la seconda volta. Semplicemente ha fatto quel che fa di mestiere: pulizia. Ha ridotto le spese, condotto campagne di mercato all´insegna del baratto, quasi sempre guadagnandoci.
CLAUDIO LOTITOSoprattutto ha tagliato, e questo non glielo perdonano, i fondi agli ultrà che i suoi colleghi generosamente versano. Ogni estate prima di questa il raduno della Lazio era un album Panini su cui incollare facce nuove, con biografie poco promettenti. Eppure la barca non affondava, anzi qualche volta prendeva il largo. La conferma di nonno Reja, che l´aveva salvato dal tracollo, gli ha ridotto le frenesie scambistiche, limitandolo a pochi acquisti, di cui uno strepitoso (Hernanes).
CLAUDIO LOTITO - copyright PizziInsoddisfatto come un maratoneta che ha corso due giri di pista, rimaneva imbronciato anche quando la squadra ha cominciato a vincere. Nelle tasche: gli immancabili cinque cellulari, il vangelo e il rosario. Sul naso: gli occhialetti che gli danno un aspetto da ispettore fiscale. Almeno finché apre bocca e dice: «Devi sposa´ l´idea, sennò che cazzo di laziale sei?» o canta: «Lotito di merda» in un tripudio di egocentrismo scambiato per autoironia. Dal suo punto di vista, è chiaro, l´accostamento nobilita l´escremento.
Non poteva durare. Non poteva trattenersi. Ha aspettato lo sprint finale ed è esploso. Adesso che vede il traguardo non ce la fa più a stare sul sellino. Nelle ultime settimane ha riaperto il teatro.
Lotito - Copyright PizziTirato in ballo per le microspie alla presidenza della regione Lazio, ha definito i sindacati «banda Bassotti» e invocato «il rispetto pedissequo della legge». Al dibattito in Lega sulla torta dei diritti tv ha provocato una rissa con Aurelio De Laurentiis mentre cercava di tagliarsi la fetta più grossa. Stanco di aspettare la licenza per costruirsi il suo stadio, sui terreni di famiglia, è andato da Gianni Letta (che avrebbe due o tre problemi più grossi) a spiegare la vergogna di impianti «che neppure nel terzo mondo». Si aggira talvolta nel Transatlantico della politica accreditato come "assistente parlamentare". Sfiorato da ingiustizia arbitrale, ha insinuato, accusato, invocato l´immaginifica «task force».
LotitoOttenendo, invece di quella, improvvise decisioni favorevoli. Gustando la vittoria, si è presentato alle telecamere nella versione di sé che tutti, lui compreso, amano di più: la peggiore. Si è infilato con Massimo Mauro in un incomprensibile dibattito su vini e bocce. Ha mischiato arguzia e disprezzo. Esibito l´immancabile complesso di superiorità.
«Io sì, so´ preparato, so tutto di tutto. Volete na lezione? Ve la dò», dice di se stesso. A differenza del suo amico Previti, lui «fa prigionieri»: chiedere a Ledesma e Pandev, tenuti fermi per orgoglio e ripicca. Nella propria autoagiografia si racconta come un secchione che ha dovuto conquistarsi la borsa di studio per laurearsi in pedagogia, un uomo che lavora 20 ore su 24 e inneggia alla meritocrazia, in campo e fuori. E qui va detto che più di un merito ce l´ha. Al netto di un matrimonio che male non gli ha fatto e di qualche agevolazione ottenuta, da quando è entrato nel calcio è stato di esempio a molti.
0gus47 cla lotitoHa ottenuto risultati senza fare follie se non verbali. Ha toppato completamente un solo campionato, quello scorso. Non cambia gli allenatori come fossero camicie e attualmente ne indossa uno che potrebbe aver giocato a scopa con Bearzot. Il terzultimo di loro, Delio Rossi, ha fatto capire che è, come dire, lento nei pagamenti, ma anche questo fa parte delle oculate strategie di un uomo d´affari.
hbfin19 claudio lotitoLotito è a un passo dal successo più ambito. Non l´approdo in Champions, quello l´ha già conosciuto. Per la prima volta da quando è presidente la sua Lazio sta per finire davanti alla Roma.
Ha perso le battaglie dei derby, ma vincerà la guerra della classifica. Come ha fatto? Parole sue: «Napoleone e Hitler furono sconfitti da una marcatura a uomo».