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I GIOCHINI DI MARPIONNE ED ELKANN non incantano tutti: Standard & Poor’s taglia il rating Fiat - Secondo l’agenzia americana, la decisione riflette la recente divisione del gruppo in due entita’, mossa che ha indebolito il suo profilo creditizio - LAPOCALISSE DEL CORRIERE: una paginata di cinque colonne alla notizia che Lapo collabora con il centro stile Ferrari (roba che Dagospia ha in archivio da qualche settimana)...

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1- FIAT SPA: S&P TAGLIA RATING A BB DA BB+, OUTLOOK NEGATIVO
Radioco
r - Standard & Poor's ha tagliato il rating a lungo termine su Fiat spa da BB+ a BB. L'outlook e' negativo. Secondo l'agenzia americana, la decisione riflette la recente divisione del gruppo in due entita', mossa che ha indebolito il suo profilo creditizio.

marCHIONNE E ELKANN big Elkann, Montezemolo, Botìn e Marchionne

2- LAPOCALISSE DEL CORRIERE
Bankomat per Dagospia

E' ben vero che siamo a Milano nella settimana della moda, ma una pagina intera, con foto varie, del Corrierone dedicata solo a Lapo Elkann è un evento. La pagina, non Lapo.

Lapo è famoso perché ha un cognome e perchè vive fuori dalle regole. Non rivanghiamo troppo il suo passato, ma è ovvio che l'uderstatement non è lui a coltivarlo. Ama molto la violazione della sua privacy.

Lapo Elkann e Bianca Brandolini DAdda copyright Sgp

Qualcuno aveva pensato di assumerlo come direttore in Fiat Auto, giovane e senza curriculum, in spregio ad ogni buon senso. Aveva buttato lì qualche idea di marketing, ma qualunque suo coetaneo giovane al suo posto avrebbe forse saputo fare lo stesso. I risultati? Modesti, anche senza lo scandalo che lo ha segnato nella brutta notte trans di Torino, sarebbe stato da far fuori. E Marchionne lo fece fuori.

lapo elkann e bianca Brandolini

Nessuno al mondo si è accorto del marketing Fiat. Le pubblicità con Chiambretti sono carine, i numeri delle vendite continuano ad essere orrende. E l'immagine Fiat è quella a cavallo fra l'untume del pulloverino di Marchionne e la sua arroganza socio-psico-cultu. I numeri sono numeri. Le scelte e la qualità del management fiat auto sono oggettive.

Ma il Corriere dà a cinque colonne la notizia che Lapo collabora con il centro stile Ferrari (roba che Dagospia ha in archivio da qualche settimana). Non a tutti i giovani bizzarri è data una chance del genere.

Lapo - dice l'articolo - è un imprenditore nel settore del marketing, del design e dello stile, con 3 milioni di fatturato e cinquanta dipendenti. Conosciamo imprenditori più importanti, senza paginate sul Corriere. Nell'articolo, però, la presunta notizia della collaborazione con Ferrari che dà il tono al titolo è ampiamente ignorata, strana tecnica giornalistica. Forse a scanso di precisazioni della Casa di Maranello.

lapo elkann e bianca Brandolini

Più spazio ad un'altra notiziola: Lapo presiede il Museo dell'Automobile di Torino. I torinesi ignorano il curriculum di Lapo in materia, e per la verità lo ignora il mondo intero. Non stiamo parlando di Dante Giacosa o di Vittorio Ghidella, nè di Bertone, Giugiaro o Pininfarina. Stiamo parlando di un signor nessuno figlio di un noto scrittore e nipote dell'Avvocato. Certo, suo fratello è Presidente garbato e schivo del Gruppo Fiat e questo aiuta. Ma di solito, negli austeri salotti torinesi certo familismo sarebbe stato bollato come cialtronesco e meridionale. Due pesi e due misure.

lapo elkann e bianca Brandolini

Marchionne che accultura il mondo intero su sacrificio, competizione, risultati, senso del dovere, efficienza e bla blal bla ha qualcosa dire? Non lo leggeremo mai, non sul Corriere. A meno che Tronchetti Provera non scriva a Piergaetano Marchetti a nome di Elkann fratello per far presente l'inopportunità dell'articolo e di sue eventuali repliche...si usa così in via Solferino giusto? Oddìo, come ben osservato dal prof Penati su Repubblica domenica, farebbero bene a parlare di risultati aziendali. Che da anni fanno un po' pena.

Sarebbe divertente applicare lo stile Marchionne al Corriere. Lo suggeriremo a Della Valle che ne parli con Montezemolo che lo sussurri alle sorelle Agnelli che lo dicano a Elkann che lo telefoni a Tronchetti che lo scriva a Marchetti che lo suggerisca a Bazoli che lo lasci filtrare a Mucchetti un giorno che De Bortoli è via. Di Geronzi non frega più niente a nessuno, parrebbe.

 


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