Paolo Conti per il "Corriere della Sera"
VITTORIO SGARBILa prima grana del neoministro per i Beni Culturali Giancarlo Galan porta il nome di Vittorio Sgarbi ed ha come sfondo Venezia. Domani, martedì, la direzione generale per gli Affari generali, diretta da Antonia Pasqua Recchia, valuterà i curricula dei candidati al bando per la soprintendenza speciale di Venezia e indicherà al ministro una scelta che dipenderà direttamente da Galan. Tra i nomi c'è Sgarbi che ha dovuto lasciare quello stesso incarico l' 8 marzo scorso dopo la sentenza della Corte dei Conti che ha invalidato la sua nomina da parte dell'ex ministro Sandro Bondi poiché altri candidati soprintendenti avrebbero avuto titoli maggiori dei suoi.
GIANCARLO GALANOra si torna daccapo e Sgarbi fa sapere: «Ho più titoli di tutti, è bene che Galan lo sappia. Se il ministro sceglie me non ci sono problemi altrimenti invalido il concorso, chiedo di sospendere tutto e valuto l'eventualità di mollare la Biennale, i due progetti erano pensati insieme. Ne ho parlato anche con Berlusconi». Sgarbi in sostanza progetta di lasciare clamorosamente la direzione del Padiglione Italia dove ha immaginato una serie di mostre legate organizzativamente alla «sua» soprintendenza.
SANDRO BONDI E MANUELA REPETTIAl bando, chiuso venerdì 15 aprile, hanno partecipato Mario Scalini, soprintendente a Pisa, Giorgio Rossini (Genova), Stefano Cascio (Torino), Giovanna Damiani (Parma con interim per Venezia), Fabrizio Vona (Lecce), Giovanna Bertoldo (da un liceo romano). Galan ha di fronte a sé due strade: nominare Sgarbi (ora anche Alto Commissario per l'area di Piazza Armerina in Sicilia, con un ricorso pendente per vedersi riconoscere la qualifica di Dirigente generale dei Beni culturali della Regione a statuto speciale). O seguire le recentissime indicazioni della Corte dei Conti, per evitare futuri ricorsi.
LUCA ZAIALa segreteria Uil Beni culturali fa sapere che «Galan ha iniziato bene ma con l'affare Sgarbi rischia di rovinarsi la credibilità e la carriera da ministro. Non faremo sconti a nessuno. E confidiamo nell'equilibrio di Gianni Letta, che ha a cuore la cultura, affinché eviti questo ennesimo scempio». Il 25 maggio 2010, quando si parlò di Sgarbi soprintendente a Venezia, l'allora ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan disse: «Ipotesi singolare, bisogna decidere con responsabilità». Sgarbi gli replicò: «Di Galan non m'importa, mi basta il gradimento del governatore Zaia». E oggi, anzi domani, cosa accadrà?