1- STEFANIA CRAXI: «BERLUSCONI E' AL TRAMONTO E NEL GOVERNO GLI NASCONDONO LA VERITA'. BASTA BARZELLETTE OSCENE E BASTA FESTE AD ARCORE: LUI HA IL DOVERE DELL'ESEMPIO»
Stefania Craxi, sottosegretario agli Esteri e amica del premier, rompe il silenzio nel governo e, in una lunga intervista concessa al settimanale "A" in edicola da mercoledì 20, invita Berlusconi a prepararsi al passo indietro. «È ora di aprire una stagione nuova. Con idee nuove, uomini nuovi, linguaggi nuovi. Perché, direbbe mio padre, "Non era questa l'Italia che sognavo; derisa all'esterno e miserabile al suo interno"».
La Craxi spiega la durezza con l'affetto: «Silvio deve uscire di scena nel modo giusto, non può essere travolto dal ridicolo. Deve smetterla di raccontare queste barzellette oscene: non gli fanno onore e non fanno ridere». E rompe il silenzio anche sulle feste di Arcore: «Su questo dico solo due cose. La magistratura deve perseguire il reato e non moralizzare la società. Ma tutto quello che è successo non è stato un spettacolo bello».
2- «PRIMA DI USCIRE, SILVIO VINCERA' LA GUERRA SULLA GIUSTIZIA. LUI HA GLI STESSI NEMICI DI MIO PADRE, MA E' PIU' FORTE E NON FARA' LA SUA FINE»
Stefania Craxi attacca frontalmente i magistrati: «Lavorano poco, hanno due mesi di vacanza ogni anno, sono spesso in giro per convegni, il loro tasso di produttività è bassissimo. Tutto questo va detto. Senza paura». Poi azzarda un parallelo Craxi-Berlusconi:
«Sono stati chiamati a combattere con gli stessi avversari politici. Certi clan della magistratura politicizzata, certi clan dell'informazione, un certo mondo finanziario che vuole un governo ai propri ordini... Ma Berlusconi è più forte di Craxi. E non può, anzi non deve, finire come Craxi. Silvio ha il consenso popolare che Craxi non aveva. E poi ha tv e denaro. Deve andare avanti per completare il lavoro sulla giustizia. Deve difendersi e impedire che la sovranità popolare si sposti dalle urne alle toghe. È la sua battaglia, ma è anche la mia».
3- STEFANIA CRAXI BOCCIA ALFANO E MONTEZEMOLO. «BERLUSCONI AL QUIRINALE? NO, E' VECCHIO»
Berlusconi al Quirinale? «Vorrei vedere l'età abbassarsi. Siamo un Paese vecchio e la mia generazione si consumerà in questa lunga transizione. Interroghiamoci allora: da quanto tempo i nostri capi dello Stato hanno ottant'anni?». Stefania Craxi frena sull'ipotesi Colle per il premier.
E gela le ambizioni di Alfano come successore: «Non può un'intera classe dirigente politica essere nominata con il favore del potente di turno. Io per prima. Non è questo il modo per selezionare una classe dirigente. Il ministro della Giustizia? Stiamo sempre parlando di classi dirigente scelte dall'alto».
LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLOPoi invita Tremonti a farsi avanti: «Giulio ha fatto bene, ha tenuto la barra dell'economia dritta. Ma troppe volte dà l'impressione di rintanarsi facendo solo conto sulla Lega... Deve ragionare, deve capire che la Lega non gli basterebbe». Ultimo sì a Casini: «Quando si riorganizzerà il sistema politico eserciterà un fascino. Sicuramente più di altri». E ultimo no a Montezemolo: «Potrà mettere qualche soldo nella politica, ma soldi ce ne sono già a sufficienza».
GIULIO TREMONTI4- «VERONICA LARIO E' UNA DELLE POCHE PERSONE CHE VOGLIONO ANCORA BENE A SILVIO»
Stefania Craxi parla anche del suo rapporto con Veronica Lario. «I miei figli sono cresciuti con i suoi figli. Abbiamo diviso vacanze, momenti spensierati e anche momenti duri. Siamo insomma amiche e posso dirle che Veronica ha amato infinitamente Silvio ed è nella lista delle poche persone che gli vogliono ancora bene». E una moglie che vuole ancora bene all'ex marito che potrebbe fare? «Forse nulla. E immagino che tutto sia successo proprio per questo».