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ITALIA CHI? (Così cambia il mondo) - NON STRACCIAMOCI GLI STRACCI SE SIAMO STATI BUTTATI FUORI DAI \"sette grandi\". tanto le economie d’importanza sistemica (USA, Cina, Giappone, Germania, Francia, gb e India) NON DECIDONO NULLA: non solo PARALIZZATE DAI VETI RECIPROCI, la difficoltà dei grandi Paesi è quella di mettersi d’accordo con sé stessi...

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Stefano Lepri per "la Stampa"

SILVIO BERLUSCONI

L' Italia non potrà più vantarsi di essere fra i «sette grandi». Nelle decisioni appena prese dal G-20, le 7 economie d'importanza sistemica sono Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna e India. Sono questi sette i Paesi che si impegnano (vagamente) a coordinare le loro politiche nell'interesse collettivo. Resta sì ancora in piedi il G-7, consesso di cui l'Italia fa parte, ma solo per questioni circoscritte.

Così cambia il mondo, e non c'è nemmeno troppo da dolersene. Già il Brasile ci aveva soffiato il settimo posto nella graduatoria del pil; il G-20 preferisce attribuire quella casella all'India, che ha sei volte gli abitanti del Brasile. Può darsi che il nostro governo sia perfino contento di non aggiungere altri condizionamenti a quelli che ci vengono dai Trattati europei e dal giudizio quotidiano dei mercati finanziari.

OBAMA

Altri e più seri mutamenti, altre e più serie debolezze e decadenze si manifestano nei vertici in corso a Washington. La dice lunga un dettaglio curioso: quella lista di 7 non sta scritta nel comunicato ufficiale, eppure circola come segreto di Pulcinella del quale a nessuno si nega la conoscenza. Sono stati i cinesi a volere così,per non apparire troppo legati; e ormai Pechino ha ampi poteri di veto.

Ben poco si può fare senza i cinesi, ben poco si può convincere i cinesi a fare. Di qui la battuta dell'economista-star Nouriel Roubini: più che un G-20, o un occulto G-2 in condominio fra Stati Uniti e Cina, la verità è che abbiamo un G-0, ovvero non comanda nessuno. Non a caso è già la terza volta che si annuncia «accordo» sulla questione della sorveglianza reciproca sulle politiche per evitare squilibri, ogni volta aggiungendovi qualche dettaglio in più (dissacrante è il commento riga per riga del comunicato finale del G-20, affidato a noti esperti, che compare sul Wall Street Journal ).

Cameron e le spille-papavero in Cina

Nella lunga fase di uscita dalla crisi, sotto gli occhi di tutti è la difficoltà di mettere d'accordo i Paesi. Meno evidente, ma più preoccupante, è la difficoltà dei grandi Paesi a mettersi d'accordo con sé stessi. Non si tratta solo degli Usa, dove la destra chiede di risanare il bilancio a scapito di ogni solidarietà verso gli anziani, i malati, gli esclusi, la sinistra in nome dei disoccupati ignora i rischi di una crisi del debito di portata epocale, e Obama tenta di destreggiarsi nel mezzo.

berlusconi merkel

Si tratta anche della Cina: che se ne fanno a Pechino di questo tesoro enorme di riserve, giunto prima del previsto a superare i 3.000 miliardi di dollari? Potrebbero in teoria comprarci le grandi multinazionali del pianeta, o gli aerei, le portaerei, i carri armati e i missili del Pentagono, come calcola The Economist ; siccome è impossibile, prima o poi qualcuno potrebbe sfidare la repressione del regime per gridare che quei soldi sono del popolo, o che vanno spesi per dominare il mondo.

L'ECONOMISTA NOURIEL ROUBINI

Nel rapporto semestrale che il Fondo monetario ha pubblicato alla vigilia dei vertici, si individua come primo pericolo la complacency , ossia prendersela troppo comoda, sottovalutare i rischi che il futuro presenta. Tra le righe vi si legge il timore che l'attuale fase di ripresa possa incontrare ostacoli prima del previsto, sia negli Stati Uniti sia in Cina.

Da entrambe le parti risulta difficile aggiustare la rotta attuale; e da due politiche di eccesso, troppa liquidità in dollari, troppi investimenti in tutti i Paesi emergenti, è difficile che non scaturiscano squilibri. Forse finirà per farsi dare ragione da tutti la Banca centrale europea, che con l'aumento dei tassi di interesse ha segnalato di allacciare le cinture.

 


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