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1- VEDI LA PENOSA CRISI ITALIA-FRANCIA SUI RIFUGIATI E CAPISCI CHE COSA VUOL DIRE, DAVVERO IN CONCRETO A) ESSERE DUE NANI CON IL CUORE TROPPO VICINO AL C. B) SOMIGLIARSI TROPPO C) ESSERE UNA CARICATURA DI DE GAULLE (GIÀ MEGLIO) E UNA DEL DUCE (SI RIDE) D) AVER CONQUISTATO MILIONI DI VOTI CON GLI SLOGAN “ORDINE E SICUREZZA” E) ESSERE DUE POPULISTI IRRESPONSABILI F) MAL TOLLERARE LA LIBERTÀ DI STAMPA 2- \"IL GIORNALE\" \"DIMISSIONA\" L’ARCIVESCOVO DI MILANO. DEL RESTO È ORA DI FINIRLA CON QUESTA DIOCESI AMBROSIANA CHE PRIMA TI SFORNA UN MARTINI E POI UN TETTAMANZI, IN UNA REGIONE DOVE IL POPOLO AFFIDA INVECE DA ANNI LA TUTELA DEI VALORI CATTOLICI AL CELESTE FORMIGONI E A PAPI SILVIO. I TEMPI SONO MATURI PERCHÉ DA ROMA SI MANDI ANCHE QUI UN BEL CARDINALE DI COMUNIONE & FATTURAZIONE

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a cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

sarkozy berlusconi


1- GOLLISTI E PALLISTI

Vedi la penosa crisi Italia-Francia sui rifugiati e capisci che cosa vuol dire, davvero in concreto,
a) essere due nani con il cuore troppo vicino al c.
b) somigliarsi troppo
c) essere una caricatura di De Gaulle (già meglio) e una del Duce (si ride)
d) aver conquistato milioni di voti, sulla pelle dei più deboli, con gli slogan "ordine e sicurezza"
e) essere due populisti irresponsabili
f) mal tollerare la libertà di stampa

Tunisini al confine con la Francia

Insomma, avere al potere, e per giunta confinanti l'una con l'altra, due sedicenti "destre moderne".

Vabbè, e ora qualche titoluzzo. "Immigrati, schiaffo francese. Parigi chiude la frontiera. L'ira dell'Italia: "Violate le norme Ue". Bloccati tutti i treni provenienti da Ventimiglia". Per Gaetano Azzariti, esperto di diritto comunitario, "mancavano i presupposti per chiudere i confini" (Repubblica, 1-3).

Tunisini al confine con la Francia

Gravi ripercussioni non tanto sui rifugiati, quanto sui gitanti, come si apprende da un vibrante reportaggio della Stampa: "Noi prigionieri di Schengen". L'ira dei turisti italiani: meno male che siamo in Europa, mai vista una cosa simile" (p. 3). Hanno ragione, da domenica prossima basta gite in Costa Azzurra. Tutti in Val Varaita a cercare la famosa Mènta Piemonte o il cardo gobbo da insalata slowfood.

Soccorsi per il barcone affondato a Lampedusa

2- NESSUNO LO PUO' GIUDICARE, IL CAVALIER POMPETTA
"Berlusconi attacca Fini e i pm. "L'accordo tra Fini e i giudici diceva: voi proteggete me e i miei uomini e perseguite Berlusconi, io non farò passare nessuna riforma che vi dispiaccia". "La reazione del leader di Fli: porti le prove delle sue accuse. "Un giudice gli ha parlato di complotto? Dica chi è". (Corriere, p. 3).

Berlusconi Fini Mi Cacci

Ma no, non gliene frega un tubo al Banana. L'importante è trovare qualche scusa perché Angelino Jolie possa mandare i famosi ispettori di Via Arenula a inquisire gli inquisitori. Li guida sempre il prode Arcibaldo Miller, il quale poi non trova mai nulla perché, nel decadimento italiano, non c'è neppure più quella regia previtiana che oggi ci parrebbe infinitamente raffinata.

ANGELINO ALFANO

E magari a Milano il napoletano dagli occhi cerulei Miller incontrerà il vecchio amico Filippo Dinacci, oggi avvocato impomatato di stretta osservanza berlusconiana. Saranno baci e saranno abbracci, come ai tempi del rubizzo Biondi e del suo autista Belsito Paolo, oggi tesoriere della Lega.

Arcibaldo Miller

3- ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI
Uno dei pochi pastori in circolazione, Dionigi Tettamanzi, si permette di affermare dall'altare che "C'è chi agisce con ingiustizia, ma non vuole essere giudicato" (Repubblica, p. 7). Incauto!

ARCIVESCOVO DIONIGI TETTAMANZI

Il Giornale di Mortimer Sallustioni e di Visibilia Santadechè gli somministra immediatamente la giusta purga: "L'omelia ad personam di Tettamanzi. L'ultima uscita politica dell'arcivescovo dimissionario di Milano" (p. 1 e p. 7). "Dimissionario", detto del cardinale, è fantastico. Manco fosse un assessore di Buccinasco, o un ministro con casa sul Colosseo finanziata a sua insaputa.

In ogni caso, una Cei silente e corriva, ma ben remunerata da Giulietto Tremonti, merita questo e altro. E avendo la coscienza sporca, subisce con santa rassegnazione. Del resto è ora di finirla con questa diocesi ambrosiana che prima ti sforna un Martini e poi un Tettamanzi, in una regione dove il popolo affida invece da anni la tutela dei valori cattolici al Celeste Formigoni e a Papi Silvio.

daniela santanche alessandro sallusti cortina x

I tempi sono maturi perché da Roma si mandi anche qui un bel cardinale di Comunione & Fatturazione (come Scola, patriarca di Venezia), in modo da normalizzare la situazione. Ha funzionato a Torino, Venezia e Bologna. Perché non deve funzionare anche a Milano?

4- IL CAVALIER PALPEGGIONI HA UN MACIGNO APPESO AI MARONI,
che si chiama Lega Nord. "Il premier: amministrative test nazionale". Ma la Lega avverte il Cavaliere. "Se si perde a Milano, salta tutto". E il ministro di Polizia, il mordace Maroni, regola così la goffa investitura di Angelino Jolie Alfano per il dopo-CaiNano: "Silvio non gli ha fatto un piacere" (Repubblica, p. 10).

Cardinal Martini

5- COME SALVARE IL SOLDATO SCARONI IN CASO DI RIBALTONE
(e già che ci siamo, Tremonti forever!) Povera stella di un Paoletto Pilkington Scaroni, in questi anni vittima delle angherie di Silvio e "amico Putin"! Apprendiamo con vivo disappunto su Repubblica ed Espresso (con uno leggi, con l'altro ripassi) : "Tremonti e l'allarme Usa sull'Eni. "Col gas russo spinti troppo in là". Nai cablo Wikileaks i dubbi di Scaroni: Mosca mi preoccupa. "Il ministro del Tesoro è convinto dell'esigenza di riequilibrare l'asse con Gazprom" (p. 21). Oh che bravi! E dicano, l'hanno poi fatto?

Cardinale Scola

6- NELLE MANI GIUSTE
"Pdl, il premier vuole la svolta e boccia le cene", scrive Marco Galluzzo sul Corriere (p. 8), in un pezzo dal quale si ricava che "Verdini resta alla guida della macchina organizzativa". Sulla Stampa, Ugo Magri raccoglie gli sfoghi dei soliti uomini "vicini al Cavaliere", stupiti per la rabbia del Sire di Hardcore, "pronto a scaricare sui coordinatori del partito" un eventuale inciuccesso erettorale (p. 7).

Solo il Secolo di Genova e Imperia, da giorni e giorni, si trastulla auspicando un qualche importante ruolo per Sciaboletta Scajola, lo statista in miniatura specializzato nell'azzoppare se stesso. Giusto perché i moderati italiani non devono proprio farsi mancare nulla, vero?

Roberto Maroni

7- MA FACCE RIDE!
Giuseppe Sotutto De Rita, di ritorno da una delle sue pensose scampagnate a Courmayeur, sentenzia: "Basta con gli studi inutili, meglio andare in fabbrica a lavorare" (Repubblica delle Elite Illuminate, p. 14). E ce lo dice solo adesso che ha smesso di insegnare?

E oggi un altro gran professorone, Maurizio Molinari da Nuova York, "colloquia" con quel che resta di Romano Prodi sulla prima pagina della Stampa. ("Un errore storico cavalcare l'euroscetticismo"). Nelle prime righe si legge che "fuori ci sono gli studenti in attesa di incontrarlo". Ma loro se ne fottono e parlano di alti scenari interstellari. Un po' snob, i nostri eroi. O solo un po' maleducati?

GIULIO TREMONTI

8- DISECONOMY
Sempre grandi soddisfazioni da Affari&Sfiganza di Repubblica. In prima pagina, il ragionier Colaninno assicura la Patria: "Alitalia non sara' francese". "Ma spiega che c'è un serio problema sullo sviluppo..." Quindi, diciamo la verità, il titolo giusto avrebbe dovuto essere: "Alitalia non sarà. Punto".

PAOLO SCARONI

9- FREE MARCHETT
A pagina 13 del Corriere delle banche, possiamo poi trepidare con il seguente notizione: "Intesa porta in consiglio il dossier Bankitalia". Nel quale la sempre sferzante Paola Pica dimentica di riportare le dure parole di SuperPassera alla Biennale Democrazia: "l'Evasione fiscale? Una rapina alla societa' " (vedi oggi Repubblica nella cronaca di Torino). Ha fatto bene. Diversamente, l'ottima giornalista avrebbe dovuto formulare la seguente sconvolgente domanda: "And what about Madera, mr. Passera?"

Berlusconi e Putin

10- L'IDIOTA IN REDAZIONE
"E i creativi riscoprono l'icona Italia". Due parole insulse in un solo titolo. Bel record del Corriere (p. 26) che saluta così la fine del Salone del Truciolato Brianzolo e del Plasticone d'Autore.

ROMANO PRODI

11- ORA D'ARIA
"Esiste una giustizia sociale, importante quanto quella dispensata dai tribunali". Per questo, "i tanti che si sono affrettati a parlare di svolta epocale, a proposito della sentenza di condanna per il rogo della Thyssen, forse dovrebbero prendersi a cuore le sorti di quei reduci che chiedono solo di lavorare". In prima pagina sul Corriere, Marco Imarisio spiega bene "il gesto che manca" sulla vicenda della fabbrica tedesca.

 


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