1. MILLEPROROGHE: FIDUCIA DOMANI PRIMA DELLE 12...
(ANSA) - Le dichiarazioni di voto e il voto di fiducia sul decreto Milleproroghe si svolgeranno domani mattina nell'Aula della Camera. Alle 9 inizieranno le dichiarazioni di voto. Alle 10:30 la chiama dei deputati e il risultato, all'incirca, ci sarà un'ora dopo. La possibilità di presentare ordini del giorno ci sarà fino alle ore 16 di oggi. Il voto finale sul provvedimento ci sarà nel primo pomeriggio di domani in diretta tv a partire dalle ora 14.
La decisione è stata presa dalla Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio riunitasi dopo l'annuncio dato dal governo in apertura della seduta. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, come ha fatto in passato, ha sottolineato che la sua azione ha tenuto conto della necessità di garantire il rispetto dei tempi per il completamento dell'iter dei decreti, sia con l'adeguata discussione della Camera, sia per i tempi di trasmissione al Senato, ed anche per assicurare l'esercizio delle prerogative costituzionali previste per il Capo dello Stato in questi casi.
2. NAPOLITANO,OK DRAGHI;NO PREGIUDIZI SU NAZIONALITA'...
(ANSA) - "Siamo convinti che il governatore Draghi sia un uomo di grande qualità per competenza e rigore, ma vogliamo che la discussione sia libera da pregiudizi favorevoli o sfavorevoli sulla base della nazionalità di provenienza del candidato" presidente della Bce: lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, riferendosi al dibattito sul nuovo presidente della Banca centrale europea.
3. DIRITTI TV: CORTE APPELLO CONDANNA BERRUTI A DUE ANNI E 10 MESI...
Radiocor - La Corte d'appello del tribunale di Milano ha condannato a due anni e dieci mesi (pena condonata interamente) Massimo Maria Berruti, deputa to del Pdl, accusato di riciclaggio in un filone di inchiesta del piu' ampio procedimento in corso a Milano sulle presunte irregolarita' nella compravendita dei diritti tv di Mediaset. Per lui la procura generale di Milano aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione e una multa di 6mila euro. Quello celebrato davanti ai giudici della prima sezione penale della Corte d'appello del tribunale di Milano era il processo d'appello bis a Berruti, assolto nel merito e per prescrizione sia in primo grado che in appello.
4. BOSSI: BERLUSCONI SU VOTO? SE HA NUMERI, HA RAGIONE...
(ANSA) - "Se ci sono i numeri, ha ragione", Così il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, conversando con i giornalisti, commenta le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, deciso ad "andare avanti" e che "le elezioni non servono, non cambierebbe niente".
5. IL "ROMA" DI BOCCHINO LICENZIA 23 GIORNALISTI...
Carlo Tarallo per Dagospia - Mentre ciò che resta di Fli si straccia le vesti per il futuro del "Secolo d'Italia", assediato dai berluscones e in via di normalizzazione dopo la ricreazione ultrafiniana e con Flavia Perina in bilico, a Napoli c'è un altro giornale vicino ai futuristi che sta già licenziando, nel silenzio (quasi) generale, decine di giornalisti. E' il "Roma", glorioso quotidiano partenopeo, il cui patron è Italo Bocchino: ebbene, come anticipato da Dago, stando a quanto riporta il sito iustitia.it sono già pronti i primi 23 licenziamenti.
Dal primo marzo, infatti, va in liquidazione Mediapress, "una sorta di società satellite del quotidiano di Italo Bocchino", e sono pronte le lettere di licenziamento per diciannove giornalisti e quattro grafici. Crisi nera, quella del giornale napoletano, dovuta al blocco del finanziamento pubblico da due milioni e mezzo di euro che l'Agcom ha per il momento "stoppato" in attesa di chiarimenti. Ventitrè "vittime" della guerra tra Bocchino e Berlusconi?
BERLUSCONI BOSSI6. RONCHI VEDE FINI, RESTO SOLO PER DESTRA ALTERNATIVA...
(ANSA) - "Non ho mai detto che sarei uscito da Fli. Io voglio restarci e lavorare per una causa politica: costruire la casa di quei moderati per i quali il Pdl ha fallito nel suo percorso, di quei 15 milioni di elettori che vogliono un un vero grande centrodestra alternativo, dalla più piccola delle periferie al centro, alla sinistra". Andrea Ronchi, dopo un lungo colloquio con Gianfranco Fini, dice all'ANSA che vuole restare in Futuro e Libertà e aggiunge che con il Presidente della Camera "c'é un sentimento profondo di amicizia, che vale più della politica".
7. CAMPI CONFERMA ADDIO A SEGRETERIA, VITA PARTITO NON FA PER ME...
(Adnkronos) - "Non ho commenti da fare sugli sviluppi del partito. Su Fli ho detto quello che dovevo nel corso della prima segreteria convocata dal vice presidente, cui sono andato per motivi di cortesia. A Italo Bocchino ho chiesto di essere dispensato da questa partecipazione, perche' la vita di partito, avendo fatto altro finora, non fa per me". Alessandro Campi conferma all'ADNKRONOS il suo addio all'organo politico di Fli.
Il professore di Storia del pensiero politico all'Universita' di Perugia preferisce non commentare la situazione che si e' creata in Fli dopo l'assemblea di Milano, visto che si e' dimesso dalla segreteria con un gesto, lo scorso 18 febbraio, di voluta diplomazia.
mfn27 alessandro campi angelo melloniCampi e' uno degli intellettuali di riferimento per la destra europea a cui ha lavorato Gianfranco Fini. Sul sito, figura ancora come direttore scientifico di FareFuturo, ma quasi a titolo simbolico. A domanda precisa, il professore risponde: "Della Fondazione deve chiedere a Urso...".
8. CAPEZZONE, FINI ORMAI CAPOFAZIONE SCATENATO, E' ACCETTABILE?...
(AGI) - "In oltre sessant'anni di storia repubblicana, non era mai accaduto che qualcuno, come oggi fa l'onorevole Fini, usasse la terza carica dello Stato per condurre scissioni, per tentare ribaltoni parlamentari (poi miseramente falliti), per guidare ogni giorno una polemica livorosa contro la maggioranza scelta dagli italiani (la stessa che lo ha eletto al vertice della Camera), per alimentare una quotidiana confusione tra l'incarico super partes a cui l'onorevole Fini sarebbe chiamato e l'attivita' di capo fazione a cui si dedica in modo cosi' scatenato".
Parla, a proposito delle ultime dichiarazioni di Fini, Daniele capezzone,
portavoce del Pdl. "Un Presidente della Camera non deve solo "dare la parola" in Aula e far rispettare il Regolamento (mancherebbe perfino che non lo facesse!), ma deve rappresentare tutti i deputati, ne' puo' sacrificare questa alta funzione ad un'azione politica partigiana e faziosa. Le dichiarazioni odierne dell'onorevole Fini a L'Espresso, e la maratona televisiva a cui sta per dare vita testimoniano in modo chiaro il fatto che egli agisca da capopartito, da capofazione (nonostante il patetico paravento dell'autosospensione dalla presidenza di Fli), non certo da garante super partes. E' accettabile il proseguirsi di questo stato di cose?".
9. BONDI A FINI, NON SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE
(Adnkronos) - 'A proposito delle continue esternazioni di Fini su come battere Berlusconi, bisogna che qualcuno gli ricordi, anche nella sua veste di capo partito, che non siamo in campagna elettorale". E' quanto dichiara il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, replicando al presidente della Camera, Gianfranco Fini.
10. RUTELLI, UN COORDINATORE UNICO CAMERA E SENATO PER IL TERZO POLO...
(ANSA) - Un coordinatore per il Nuovo Polo sia alla Camera, sia al Senato. "E non escludo tappe ulteriori" soprattutto quando "si sarà assestata la fase post congressuale di Fli". Il leader dell'Api, Francesco Rutelli, spiega il risultato dell'incontro di oggi con Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini che punta a delineare la strategia "in questa nuova fase della legislatura, ora che Berlusconi ha dimostrato di aver superato l'asticella della sopravvivenza. Dobbiamo lanciare una sfida alternativa da qui alla fine della legislatura".
"Il dato politico di oggi è che abbiamo deciso di accelerare" dice Rutelli che precisa: "stiamo andando verso un impegno molto più stretto del Nuovo Polo. Questo significa che a livello parlamentare ci sarà un coordinamento operativo soprattutto a livello politico, dove promuovere iniziative politiche e programmatiche". E il "terreno di prova della nostra sfida programmatica" inizierà con una battaglia, ad esempio, per la riforma e la soppressione delle province "per mettere alla prova i federalisti a chiacchere". La sfida alla maggioranza si farà anche per una riforma costituzionale con l'introduzione di principi liberali su concorrenza e nuova visione dei rapporti economici.
FRANCESCO RUTELLI11. GENCHI CACCIATO DALLA POLIZIA, "HAI OFFESO LE ISTITUZIONI"...
Da "il Giornale" - Il ministero dell'Interno ha licenziato dalla polizia Gioacchino Genchi, l'ex consulente di Luigi De Magistris, indagato per abuso d'ufficio e violazione della privacy. Già sospeso per un periodo dal servizio di vicequestore aggiunto, è accusato di avere reso dichiarazioni in due convegni «dal contenuto gravemente lesivo del prestigio di organi e istituzioni dello Stato alle quali è stata data ampia diffusione sui mass media».