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ALEMANNO? ATTACCATI ALL’ATAC! - il sindaco RIGETTA I TAGLI DI BASILE e poi dal Campidoglio fanno trapelare che, in realtà, Basile si sarebbe dimesso perché il suo stipendio sta per essere tagliato (stranamente, però, non quello di Panzironi, Ad dell’Ama - la società che si occupa dei rifiuti - e fedelissimo di Ale-danno) - A quel punto, dopo un rapido consulto con Letta, Basile prende la decisione di andarsene - INTANTO LASCIA ANCHE MANTICI, VICECAPO DI GABINETTO DEL SINDACO…

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Maurizio Basile

1 - DAGOREPORT -
Le dimissioni dell' Ad dell'Atac Maurizio Basile avranno anche risvolti governativi. Con un'azienda ai limiti del fallimento dopo lo scandalo Parentopoli e con circa 150 milioni di euro di debito, Basile chiedeva di aumentare il prezzo del biglietto, di poter licenziare qualche dirigente neoassunto (e molto pagato) e di poter scegliere - senza ingerenze della politica - anche i dirigenti da sistemare nei posti chiave di secondo livello. Alemanno si è opposto.

GIANNI ALEMANNO

E da qui la rottura, che è stata esplosiva quando dal Campidoglio hanno fatto trapelare che, in realtà, Basile si sarebbe dimesso perché il suo stipendio sta per essere tagliato (stranamente, però, non quello di Franco Panzironi, Ad dell'Ama - la società che si occupa dei rifiuti - e fedelissimo del sindaco Alemanno).

A quel punto, dopo un rapido consulto con Gianni Letta, Basile prende la decisione di andarsene dall'Atac ma con la quasi certezza di rientrare entro breve in qualche giro di nomine a livello governativo. Intanto oggi, Alemanno ha dovuto incassare le dimissioni anche del suo vicecapo di gabinetto Alfredo Mantici, un uomo che arrivava dai servizi segreti. Sembra quasi un "fuggi fuggi" dal Campidoglio di Alemanno.

franco panzironi

2 - SI E' GIA' ARRESO IL COMMISSARIO RISANATORE...
Da "il Fatto quotidiano"
- Il sindaco di Roma Gianni Alemanno adesso manifesta " profondo stupore". Ieri, infatti, l'amministratore delegato dell'Atac Maurizio Basile ha presentato le dimissioni dal consiglio di amministrazione della società di trasporto pubblico della capitale finita al centro dello scandalo parentopoli. Basile era arrivato a ottobre per mettere ordine per risanare i conti, ma poco dopo il suo insediamento è scoppiata la grana delle assunzioni facili e degli stipendi regalati ad amici (e soprattutto amiche) degli amici.

GIANNI LETTA

Lascia anche il presidente Luigi Legnani. Ma è Basile il caso rilevante, perché era uomo di fiducia di Alemanno, già suo capo di gabinetto. Nei prossimi giorni si capirà meglio se l'abbandono di Basile è un'esplicita ammissione di fallimento nella missione di risanare i conti dell'Atac oppure una mera conseguenza della decisione della Corte dei conti che ieri ha ridotto lo stipendio dell'amministratore delegato da 350mila euro a soli 75mila. E nei conti dell'Atac, nel bilancio che sta per essere approvato resta un buco di almeno 130 milioni.

 


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