Da "Panorama"
Angelo Benessia1 - BENESSIA, ALTRO CHE FILANTROPIA...
«Beh, nel migliore dei mondi possibili mi piacerebbe che le fondazioni uscissero dal capitale delle banche e si dedicassero solo alla filantropia. Ma nel mondo reale in Intesa Sanpaolo ci siamo e ci restiamo!». Così, ai pochi amici con cui si confida, Angelo Benessia, presidente della Compagnia di San Paolo, ha spiegato ciò che qualche detrattore aveva definito «voltafaccia» rispetto al temerario annuncio («Contiamo di restituire interamente al mercato il capitale di controllo della banca»), lanciato l'anno scorso, a fine maggio, in consiglio comunale.
Altro che restituire, aveva contestato qualche consigliere: qui si crescerà di quota. Mettendo in dubbio il valore «di sistema » dell'operazione. Ma niente paura: la Compagnia sottoscriverà la sua quota, oggi del 9,8 per cento del capitale ordinario, spendendo circa 500 milioni di euro, però non la incrementerà, anzi la limerà, perché non ha azioni di risparmio. In cambio i torinesi, in aggiunta alle attuali briciole di potere (sede legale, information technology e Banca dei territori), ospiteranno anche la sede della futura compagnia del ramo danni. (J.L.)
2 - TOTTI VENDE REGGIA, ASTENERSI LAZIALI...
«Vendesi attico e superattico 500 metri quadrati, piscina sul terrazzo, grande Jacuzzi al piano di sotto, zona tranquilla, astenersi laziali e perditempo, 5 milioni e 300 mila euro trattabili». Da parecchi mesi la casa del Capitano è in vendita ma finora nessun compratore giallorosso, seppur adorante e rispettoso delle gesta del numero 10, ha trovato la cifra necessaria. Via Amsterdam è una strada elegante e silenziosa dell'Eur, da 10 mila euro al metro quadrato, abitata da professionisti, calciatori della Roma e belle ragazze.
Francesco Totti, Ilary Blasi e i due figli Cristian e Chanel vivono in un grandissimo appartamento in un condominio ma sembra che il Capitano abbia già individuato una collina vicino al centro commerciale Euroma2 dove costruire una villa accanto a quella dell'attore Enrico Brignano. Altre voci di quartiere danno il Capitano interessato a uno o più appartamenti del nuovo grattacielo supertecnologico Euroskytower sempre in zona, 28 piani con prezzi a salire fino a 15 mila euro al metro quadrato.
Se il Capitano traslocherà, la Rodeo drive de' noantri perderà il suo appeal: era infatti in vendita un appartamento in un palazzo davanti a quello del Pupone e su internet l'annuncio diceva: «Via Amsterdam, 100 metri quadrati, di fronte casa Francesco Totti, vendesi».
Vincent Bollorè Antoine Bernheim3 - BOLLORÉ LASCIA A PIEDI BERNHEIM...
Si lamenta l'ex presidente delle Generali, Antoine Bernheim, perché dopo le sue dichiarazioni al vetriolo rilasciate ai giornali il finanziere bretone Vincent Bolloré, vicepresidente del Leone, ha smesso di offrirgli i suoi aerei per spostarsi. Chissà se ora Diego Della Valle offrirà a Bernheim l'elicottero cui è tanto affezionato. (U.B.)
4 - I GIOVANI INDUSTRIALI ALLA PROVA AIAZZONE...
Anche il crac Aiazzone fra le variabili della corsa alla presidenza dei giovani della Confindustria? Risulta a Panorama che sul voto pesano anche i rapporti fra Jacopo Morelli, candidato sostenuto dalla presidente uscente Federica Guidi, e il gruppo di arredamento. L'azienda di mobili di Morelli, Emme Emme, infatti, è partecipata al 30 per cento dalla Holding dell'Arredo, proprietaria dei marchi Aiazzone ed Emmelunga, fallita a inizio anno. (S.C.)
5 - CAMERA NASCOSTA...
di Giancarlo Mazzuca, parlamentare del Pdl
L'altro giorno, alla buvette, Massimo D'Alema mi ha rimproverato perché mangiavo beato (si fa per dire) due supplì di riso. «Fanno ingrassare! » ha esclamato. E, in tono di sfida, ha ordinato una melanzana impanata. Come a dire: una melanzana al giorno toglie il medico di torno. Poco dopo Baffino si è, però, fatto perdonare tenendomi aperta la porta mentre uscivamo da Montecitorio. Aria di inciucio?
6 - E SARKOZY CHE FA? SPACCA «LA REPUBBLICA»...
Si fanno i salti mortali alla Repubblica sull'iperattivismo in Africa del presidente francese Nicolas Sarkozy. Il 26 marzo il francofilo Filippo Ceccarelli scrive in prima pagina che le «reazioni delle batterie mediatiche berlusconiane sull'impiccio libico appaiono un po' sopra le righe». Alludendo che Panorama (che gli aveva dedicato una puntuta copertina) non può permettersi di «misurare la propria fantasia polemica - e ancora di più le proprie forze - con una nazione come la Francia».
L'11 aprile l'inviato Bernardo Valli scrive però un sontuoso articolo dove teorizza che i conflitti di Sarkozy in Libia, Afghanistan e Costa d'Avorio non servono solo a recuperare voti per la sua rielezione nel 2012. Ci sono anche alte motivazioni, come il ritorno della Francia alla «grandeur» sulla scena internazionale. Sono le stesse «fantasie polemiche», come le aveva definite Ceccarelli, di cui aveva scritto Panorama. Non sarà che anche Valli abbia peccato di troppo ardire nei confronti di «una nazione come la Francia?». (S.G.)
DALEMA7 - MELONI ERA COTTA PER IL BEL TERENCE...
A Cartoon on the bay, il festival Rai dell'animazione, Giorgia Meloni ha raccontato che da bambina spasimava per il bel Terence, il fidanzato di Candy Candy. Stregata dai cartoni, il ministro della Gioventù crede nella loro comunicatività, tanto da pensare di utilizzarli per una campagna contro l'alcol fra i preadolescenti. Intanto la Rai punta sui canali per ragazzi Rai yoyo e Rai gulp, svincolandoli dal primo passaggio dei cartoon su Rai 2: stanno per debuttare Mofy e Nerdy Crossworld, i primi prodotti per i due canali digitali. (A.P.)
8 - NAPOLITANO SCRIVE AL «LIBRO DEI FATTI»...
Oltre 16 mila notizie, cinque inserti fotografici e tabelle statistiche: è in versione tricolore il Libro dei fatti 2011, edito dall'AdnKronos libri, in omaggio all'unità d'Italia. All'evento è dedicata quest'anno un'intera sezione, con messaggi ai lettori firmati dai vertici dello Stato, in testa il presidente Giorgio Napolitano.
9 - CHI DI DOSSIER FERISCE DI DOSSIER PERISCE...
Nell'ottobre 2010 alcuni media accusarono Panorama di dossieraggio per le notizie che un cronista chiedeva a un finanziere (entrambi finirono sotto inchiesta per accesso abusivo in sistema informatico). Un mese fa il Corriere della sera, con Luigi Ferrarella, rimarcò il concetto: accesso abusivo uguale dossieraggio. Panorama replicò interrogandosi su chi (magari lo Spirito santo?) passasse le notizie al quotidiano milanese.
Ora la realtà si è rivelata: sembra che lo scoop dei verbali di Gianpaolo Tarantini sulle sue serate a Palazzo Grazioli sia arrivato non dal Cielo, ma da un collaboratore del Corriere. Che per questo l'11 aprile è stato arrestato per «accesso abusivo in sistema informatico». Senza l'intermediazione di un finanziere, ma utilizzando una password riservata. Ferrarella, adesso, ci spiegherà in un suo elzeviro se anche questa notizia, che colpì Berlusconi (non indagato nel procedimento) e il suo diritto alla privacy, sia dossieraggio.
Intanto alla procura di Bari proseguono le indagini sulle fughe di notizie sul premier, uno stillicidio destabilizzante che un anno fa Panorama chiamò «il Complotto» scrivendo che nel piano per screditare il premier erano coinvolti investigatori, giornalisti, politici, magistrati. Sono stati arrestati un ufficiale della Guardia di finanza (nel giugno 2010) e un cronista. Ora toccherà al livello superiore?
GIORGIA MELONI10 - I NOSTALGICI DI WOJTYLA...
Per i cardinali Giovanni Battista Re e Achille Silvestrini il tempo si è fermato a Papa Wojtyla. Al dibattito sul libro-intervista di Jas Gawronski Il mondo di Giovanni Paolo II, al Circolo canottieri Aniene di Roma, entrambi parlavano, nostalgici, di Karol Wojtyla al presente, come «il Papa», senza mai nominare Benedetto XVI. Sarà perché con l'avvento di Joseph Ratzinger i due prelati, sostenuti da Giovanni Paolo II, sono entrati nel cono d'ombra? (C.R.)
11 - IL CAMORRISTA CON IL RITOCCHINO...
La mania del ritocchino estetico contagia anche i boss della camorra. Se ne sono accorti gli uomini della squadra mobile di Napoli al momento dell'arresto di Michele Puzio, latitante fra i 100 più pericolosi d'Italia e capozona del clan Moccia di Afragola: nel covo c'era un ritratto a olio del fuggiasco. Sorpresa: sulla tela, la calvizie di Puzio era sparita per fare posto a una folta chioma corvina, ricordo dei tempi che furono. (S.D.M.)
12 - UN SINDACO LEGHISTA PER VASCO ROSSI...
Camicie verdi in Emilia (la Romagna nel Carroccio è un'altra «nazione») alla conquista dei paesi dei cantanti «rossi». Nel mirino della Lega alle elezioni ci sono anche i comuni di Monghidoro, paese di Gianni Morandi, e di Zocca, patria di Vasco Rossi. Ligabue e i Nomadi sono avvisati. «La prossima volta toccherà anche ai loro borghi: Correggio (Ligabue) e Novellara (Nomadi)» scherza il segretario del Carroccio in Emilia, Angelo Alessandri. A Monghidoro la Lega ha un candidato di 28 anni, Lorenzo Marchioni. (P.S.)
13 - PREMIO STREGA: LA RENDITA DI NESI...
Con il suo ultimo pamphlet Storia della mia gente (Bompiani), Edoardo Nesi è in corsa per il premio Strega. Se ai pratesi il romanzo non piace, non importa, piace alla sinistra. Al punto che qualcuno ha chiesto che il programma del Pd si ispiri alle sue pagine. Peccato che il cantore del «capitalismo morale pratese» e assessore provinciale pd davanti alla crisi abbia alzato bandiera bianca vendendo la storica fabbrica tessile di famiglia. Più che agli ideali Nesi forse ha pensato alla rendita, con Pd e rottamatori ad applaudirlo come un nuovo «maître à penser». (C.M.)
14 - PUNTA ALLA DNA IL PM CHE INDAGA SULLA LOGGIA P4...
In corsa per la Direzione nazionale antimafia c'è anche il pm di Napoli Francesco Curcio, titolare con Henry J. Woodcock dell'inchiesta sulla P4, come di quella sui rifiuti contro Rosa Russo Iervolino e Antonio Bassolino e sulla famiglia Mastella. I candidati sono 47, i posti quattro: la terza commissione del Csm sta valutando i curricula e a fine maggio dovrebbe scegliere i vincitori del concorso.
In un'audizione il capo della Dna, Piero Grasso, ha tracciato l'identikit del pm antimafia ideale: deve parlare inglese e altre lingue, conoscere l'Europa e avere esperienze internazionali. Potrebbe calzare bene il profilo di Filippo Spiezia, da anni impegnato a Eurojust. Ma hanno buone chance anche esperti pm antimafia come Luigi Alberto Cannavale, Elisabetta Pugliese, Franca Imbergamo e Nicola D'Amato. (A.M.G.)