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LA MONTAGNA INCARTATA - L’INFORMAZIONE CARTACEA VA TALMENTE MALE CHE BASTA UN SERVIZIO DEL TGMINZO CHE si vendica di tutte le critiche quotidiane SCOPREndo L’ACQUA CALDA PER FAR INCAZZARE IL PRESIDENTE DELLA FIEG MALINCONICO: “UN INCATTIVIRSI NEI CONFRONTI DI UNA CONCORRENTE CHE DA’ RISORSE A TUTTO IL SETTORE ANCHE TRAMITE IL WEB” - GLI EDITORI CHIEDONO UNA POLITICA DI SOSTEGNO: “IL GOVERNO È ATTENTO MA NON C’È UNA LIRA”…

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1. LETTA, MASSIMA ATTENZIONE A SETTORE MA CONGIUNTURA DIFFICILE...
(Adnkronos)
- E' "massima" l'attenzione del governo per le richieste delle imprese editrici italiane, a favore delle quali si deve tentare di trovare soluzioni se "non ideali" certo "le piu' vicine possibili" alle esigenze del settore. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, intervenendo alla presentazione del Rapporto Fieg su 'La Stampa in Italia', rassicura gli editori sul fatto che troveranno "il massimo della comprensione" per un settore cosi' delicato e la cui responsabilita', del resto, e' affidata pro-tempore "a due persone che proprio dal quel settore provengono".

Carlo Malinconico

"Certo -ha proseguito il sottosegretario alla Presidenza- i momenti sono difficili, e non sempre le proposte possono essere accolte, bisogna infatti fare i conti con una congiuntura difficile. Mi auguro -ha proseguito- che il 2011 consolidi quei segnali di ripresi emersi nel 2010 con risultati ancora migliori".

Nel sottolineare che da parte degli editori italiani vi e' stata "grande capacita' di comprensione delle nuove tendenze in atto sul mercato", Gianni Letta ha dato atto agli imprenditori di avere dimostrato di essere pronti alle nuove sfide che le tecnologie digitali pongono di fronte alla comunicazione.

"Certo -ha concluso- lo Stato e per esso il governo deve mettere le aziende in condizioni di precedere e accompagnare il cambiamento e consentire loro di affrontare e di guardare al futuro con fiducia".

2. MALINCONICO, SCONCERTO PER INIZIATIVA TG1 CHE RIMARCA CRISI STAMPA...
(Adnkronos)
- "Desta sconcerto l'iniziativa della prima rete, in particolare del Tg1, che ha rimarcato la situazione di crisi in cui versa la carta stampata, e che sembra esulare dai compiti del servizio pubblico". E' una critica senza mezzi termini quella che il presidente della Fieg Carlo Malinconico, rivolge al telegiornale della rete ammiraglia in occasione della presentazione dello studio de 'La Stampa in Italia'. Secondo Malinconico "sembra un incattivirsi nei confronti di una concorrente che da' risorse a tutto il settore anche tramite il web".

AUGUSTO MINZOLINI

3. MALINCONICO, A ISTITUZIONI CHIEDIAMO POLITICA INDUSTRIALE SOSTEGNO...
(Adnkronos)
- Con i segni di ripresa che il settore editoriale ha evidenziato nel 2010 le imprese hanno dimostrato di avere la capacita' di "reagire alla crisi, generale e di settore", ma cio' che chiedono ora alle istituzioni e' "una politica industriale di sostegno".

E' il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, a sintetizzare cosi', nella sua relazione allo studio su 'La Stampa in Italia', le richieste degli editori al governo. In primis la Fieg sollecita le misure incentivanti gia' richieste al governo nel documento di agosto dello scorso anno: la detassazione degli utili reinvestiti in beni strumentali innovativi; il rifinanziamento del credito agevolato per progetti di ristrutturazione tecnico-produttiva, di innovazione tecnologica, di miglioramento del circuito distribuito e di formazione professionale.

E ancora "l'adozione di una fiscalita' di vantaggio" e soprattutto, sottolinea Malinconico, "la valorizzazione dei contenuti editoriali, attraverso misure di protezione efficaci sul terreno del copyright". Infine, tra le richieste degli editori vi e' "la destinazione delle risorse alla promozione della lettura giovanile nelle scuole e nelle famiglie".

Non solo queste misure avrebbero una ricaduta positiva per le finanze pubbliche in termini di imposte e di Pil, ma, conclude il presidente della Fieg, "se ne avvantaggerebbe l'intera filiera cui fa capo l'editoria, che e' un comparto assai rilevante in termini di investimenti e occupazione, diretta e indotta".

GIANNI LETTA

4. FIEG, IN 2010 SEGNALI RIPRESA, PUBBLICITA' RESTA NOTA DOLENTE...
(Adnkronos)
- Il ritrovato equilibrio delle condizioni di gestione traspare anche dall'andamento ricavi/costi delle societa' editrici quotate in borsa. Nel 2009 la flessione dei ricavi (-14,3%) non era stata compensata dalla diminuzione dei costi (-8,5%), determinando una forte contrazione del mol (-62,6%) ed una perdita netta di 172,8 milioni di euro. Nel corso del 2010 l'andamento si e' gradualmente rovesciato e, nell'arco dei primi nove mesi dell'anno, grazie alla ripresa dei ricavi (+0,6%) e al piu' accentuato calo dei costi (-4,0%), il mol si e' piu' che raddoppiato (+104,6%) e si sono riaffacciati utili netti per 58,1 milioni di euro.

In un mercato caratterizzato da una domanda strutturalmente debole, le aziende non hanno avuto alternative alla ricerca dell'equilibrio dei conti attraverso il contenimento delle voci di spesa, come sottolinea lo studio della Fieg. Nel 2009, la flessione del fatturato editoriale (-11,9%) era stata determinata dal calo degli introiti pubblicitari (-16,3%) e da quello piu' contenuto dei ricavi da vendita (-6%). Su questi ultimi aveva anche influito il pesante arretramento delle vendite di collaterali (-23%). A fronte di tale andamento i costi di produzione erano scesi soltanto del 6,6%.

L'azione di contenimento dei costi aveva dato risultanti evidenti soprattutto sul terreno degli oneri relativi all'approvvigionamento di carta (-14,5%) e ai servizi (-9,7%). Le spese del personale erano restate, invece, sostanzialmente invariate, anzi con una leggera tendenza all'aumento (+0,2%), nonostante la riduzione del numero degli addetti (-3,8%). Nel 2010, la situazione e' migliorata sul piano degli equilibri gestionali.

giornali

Il ritrovato equilibrio delle condizioni di gestione traspare anche dall'andamento ricavi/costi delle societa' editrici quotate in borsa. Nel 2009 la flessione dei ricavi (-14,3%) non era stata compensata dalla diminuzione dei costi (-8,5%), determinando una forte contrazione del mol (-62,6%) ed una perdita netta di 172,8 milioni di euro. Nel corso del 2010 l'andamento si e' gradualmente rovesciato e, nell'arco dei primi nove mesi dell'anno, grazie alla ripresa dei ricavi (+0,6%) e al piu' accentuato calo dei costi (-4,0%), il mol si e' piu' che raddoppiato (+104,6%) e si sono riaffacciati utili netti per 58,1 milioni di euro.

In un mercato caratterizzato da una domanda strutturalmente debole, le aziende non hanno avuto alternative alla ricerca dell'equilibrio dei conti attraverso il contenimento delle voci di spesa, come sottolinea lo studio della Fieg. Nel 2009, la flessione del fatturato editoriale (-11,9%) era stata determinata dal calo degli introiti pubblicitari (-16,3%) e da quello piu' contenuto dei ricavi da vendita (-6%). Su questi ultimi aveva anche influito il pesante arretramento delle vendite di collaterali (-23%). A fronte di tale andamento i costi di produzione erano scesi soltanto del 6,6%.

L'azione di contenimento dei costi aveva dato risultanti evidenti soprattutto sul terreno degli oneri relativi all'approvvigionamento di carta (-14,5%) e ai servizi (-9,7%). Le spese del personale erano restate, invece, sostanzialmente invariate, anzi con una leggera tendenza all'aumento (+0,2%), nonostante la riduzione del numero degli addetti (-3,8%). Nel 2010, la situazione e' migliorata sul piano degli equilibri gestionali.

giornali

Questo poiche' la contrazione dei ricavi editoriali si e' notevolmente attenuata (-1,2%), mentre si sono andate accentuando le politiche di contenimento dei costi (-6,1%) che hanno investito anche le spese del personale (-9,5%).

La crisi economica ha colpito con particolare intensita' la stampa periodica. Nel 2009, i ricavi editoriali sono diminuiti del 14,2%, soprattutto a causa della forte flessione degli introiti pubblicitari (-29,1%), accompagnata dalla diminuzione dei ricavi da vendita (-9,0%). L'andamento declinante si e' attenuato nel 2010, con una contrazione del fatturato editoriale (-2,2%), imputabile in misura presso che pari alla pubblicita' (-2,1%) e alle vendite delle copie (-2,3%). Sul piano diffusionale, i settimanali sono diminuiti del 10,9%, nel 2009, e del 2,5%, nel 2010; i mensili del 4,4% e del 7,0%, rispettivamente.

Anche gli indici di lettura dei periodici hanno subito una graduale erosione negli ultimi anni. Il trend e' stato declinante in misura contenuta anche nel corso del 2010: i tre cicli di rilevazione condotti nell'anno indicano, per i periodici nel complesso, una flessione dello 0,8%, con un indice di penetrazione della popolazione che, comunque, resta elevato (62%).

 

 


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