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SPUTE-RAI! - È BASTATA UNA FOTO DELL’ODIATO SANTORO (NEANCHE ANDATA IN ONDA), PER FAR SALTARE LA MOSCA AL NASO A BRU-NEO, CHE FURIOSO LASCIA LO STUDIO DI “CENTOCINQUANTA” - CONCLUSIONE INGLORIOSA DI UN FLOP ANNUNCIATO FINITO A SPUTI (DI BAUDO ALL’AUTORE DI BRUNEO DONAT-CATTIN) - ORA PIPPO RISCHIA UNA MULTA DI 80MILA €. ANCHE VESPA SANZIONATO PER “ABBANDONO DI PROGRAMMA” - LE STAR DI VIALE MAZZINI CONTRO I COMPENSI IN RETE…

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1 - BAUDO E VESPA: FLOP, LITI E QUALCHE SPUTO
Maria Volpe per il "Corriere della Sera"

italiani baudo vespa

Così è finita l'avventura di «Centocinquanta», programma di Raiuno dedicato all'anniversario dell'Unità d'Italia, nelle mani di Bruno Vespa e Pippo Baudo che mercoledì (quarta e ultima puntata, anche se avrebbero dovuto essere sei, ma gli ascolti insoddisfacenti hanno portato alla chiusura anticipata) si sono scontrati duramente. Sul finale dello show, mentre suonava la banda dei carabinieri, venivano proiettate fotografie di personaggi di punta della Rai (Frizzi, Conti, Giletti, Venier, Magalli).

SANTORO

Ecco che d'improvviso sul monitor (che il pubblico a casa però non ha visto) compare il volto di Santoro. Vespa - è noto che tra i due giornalisti non corre buon sangue - si infuria: «La serata si conclude qui». E lascia lo studio prendendosela con gli autori che hanno avuto «la trovata geniale», chiudendosi in camerino.

In diretta intanto Baudo prosegue come se nulla fosse e, a luci spente, fa partire pure un festeggiamento con tanto di brindisi, in un clima di fortissima tensione (e pure un po' surreale). Tanto che ieri sera anche «Striscia la notizia» si è chiesto che cosa fosse successo. Del resto la tensione era palpabile da 15 giorni. Perché solo la prima puntata, con ottimi ascolti, aveva illuso. Quando un pessimo 14% ha segnato gli ascolti della seconda, era stata convocata una riunione.

michele santoro

Pare che Vespa non gradisse l'eccesso di «intrattenimento» del programma e così sono cominciate a volare parole grosse tra Claudio Donat Cattin, autore storico di «Porta a porta», e Baudo, culminate in uno scambio senza precedenti. Donat Cattin avrebbe accusato Baudo di «comportamento mafioso» e Pippo avrebbe replicato con uno sputo in faccia all'autore (mancando però il bersaglio). Ora si sussurra che sia pronta una lettera di richiamo per Baudo e una possibile multa (80 mila euro?). Ma si parla pure di una sanzione a Vespa per «abbandono di programma».

2 - LO SCOOP DI LETTERE43 DEL 29 MARZO - IL FLOP BAUDO-VESPA FINISCE A SPUTI
Sabina Donadio per "Lettera 43" (http://www.lettera43.it/fatti/11806/il-flop-baudo-vespa-finisce-a-sputi.htm)

Masi

Fare il 14% in prima serata per due pezzi da novanta come Pippo Baudo e Bruno Vespa deve essere stato davvero un duro colpo all'orgoglio.

La seconda puntata di Centocinquantanni (andata in onda mercoledì 23 marzo), il programma Rai che vuole ripercorrere le vicende dell'Italia dal 1961 condotto da questa inedita coppia, è stata quel che si definisce in gergo televisivo un flop clamoroso.

Clima incandescente, dunque, il giorno successivo, nella riunione che si è tenuta fra autori e conduttori.
Claudio Donat Cattin, storico capostruttura di Raiuno legato a Bruno Vespa, è stato, secondo quanto risulta Lettera43.it, perentorio. «Il programma ha troppo varietà e poco approfondimento, ecco perché è stato un insuccesso»: questo il succo del suo intervento.

Carlo Conti

Tanto è bastato per scatenare l'ira di Pippo a cui, evidentemente, il varietà sta più a cuore della storia. Senza pensarci due volte, lo showman catanese, dopo essersi alzato in piedi, avrebbe sputato in piena faccia a Donat Cattin.

In mezzo alla vivace discussione si è trovata anche Dina Minna, storica segretaria di Baudo, un tempo indicata da Katia Ricciarelli come amante del conduttore. Non si sa se, per aver tentato inutilmente di spegnere i toni della discussione, anche lei sia stata vittima del 'fuoco amico' di Pippo.

max giusti

3 - GLI STIPENDI DELLE STAR RAI SU INTERNET I CONDUTTORI CONTRARI: SAREBBE UN ECCESSO...
Da "la Repubblica" -
Non è una ribellione ma poco ci manca. Ai conduttori della Rai piace pochissimo l´idea di pubblicare sul sito di Viale Mazzini i compensi delle star che vanno in onda sul servizio pubblico. «Bisognerebbe mettere in luce che si tratta di guadagni lordi e non netti - avverte Carlo Conti, presentatore dell´Eredità -. E sarebbe anche utile mettere in evidenza quanto i conduttori fanno guadagnare all´azienda con i loro programmi attraverso la pubblicità».

DONATELLA BIANCHI CLAUDIO DONAT CATTIN

Molto scettico Max Giusti, altro volto notissimo di Raiuno dove conduce i pacchi: «Sono sicuramente favorevole alla trasparenza dei compensi di chi lavora nella tv pubblica, ma nelle sedi opportune. Ritengo, inoltre, che sia importante evitare gli eccessi che spesso provocano conseguenze imprevedibili».

 


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