Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
TONY PORCELLA E GINO MAROTTA1 - MAROTTA, L'ARTE CHE NON HA ETÀ
Danilo Maestosi per "Il Messaggero"
Sul bancone, appena varcato l'ingresso, un campionario di multipli che declinano in una tavolozza di colori squillanti, verde, rosso, blu, giallo, le sagome, intagliate nella trasparenza del perspex, di una jungla fantastica: rinoceronti, struzzi, cammelli, palme, altri alberi. È il biglietto da visita della mostra «Repertori», curata da Gloria e Tony Porcella, con cui la Galleria Ca' d'Oro di piazza di Spagna, riaperta dopo un intervento di restyling, rende omaggio a Gino Marotta, 76 anni, molisano trapiantato a Roma, tra i più titolati e poliedrici maestri dell'arte italiana.
2 - BIENNALE PORCELLA: UNO SPETTRO SI AGGIRA PER LE PIAZZE DEL CENTRO...
Carlo Alberto Bucci per "la Repubblica - Roma"
Uno spettro si aggira per le piazze del centro. È lo spauracchio di una "Biennale della scultura di Roma" di basso livello. L'ha organizzata per giugno Gloria Porcella, gallerista, ex consigliere municipale di Forza Italia, offrendo, ad esempio, via dei Fori imperiali a Serkan Dekaia, le aiuole del Colosseo a Pierluigi Slis, piazza San Lorenzo in Lucina a Camilla Ancillotto.
TONY PORCELLA E DANY DEL SECCO DARAGONANon li avete mai sentiti? Neanche noi. Sono autori assenti dal panorama delle grandi mostre e delle collezioni pubbliche internazionali. Hanno però esposto alla Ca' D'Oro: una galleria assente dalle grandi fiere mondiali e nazionali dell'arte ma pronta a sfornare il piano per una kermesse nella Città Eterna da farsi in concomitanza con la Biennale di Venezia e Documenta a Kassel, le più antiche e blasonate rassegne del contemporaneo, che apriranno i battenti proprio questa estate.
STELLARIO BACILLIERIPiù noto è J. Seward Johnson Jr ma solo perché alla Ca' D'Oro è di casa da annie perché è sua la scultura in alluminio, che mima il "Risveglio" di un gigante, collocata nel novembre 2009 davanti all'obelisco di Marconi all'Eur. La piazza era stata concessa dalla Soprintendenza statale ai beni architettonici solo «per alcuni giorni» per il ventennale della caduta del Muro di Berlino «e ora tocca a Eur spa rimuoverla», precisano dal San Michele. Il gigante sta invece ancora lì: ostacolo alla visione del paesaggio razionalista ed elemento di disturbo rispetto alla qualità dei rilievi in marmo scolpiti a partire dal 1937 da Arturo Dazzi.
SALVATORE DAGOSTINO E MOGLIE CECILIAI curatori di Artribune non vorrebbero che il caso del Risveglio si ripetesse con uno dei pingui personaggi in bronzo di Fernando Botero che Gloria Porcella e Lamberto Petrecca della Ca' D'oro propongono di installare in piazza di Pietra. E per questo sul sito hanno lanciato l'appello: "Chi salverà Roma da questa mostra?". L'ha raccolto, tra gli altri, l'ex assessore della Cultura della giunta Alemanno, Umberto Croppi che, formata l'associazione "Una città", si prepara a scrivere una lettera aperta al sindaco «affinché - sostiene - per il bene di una capitale dell'arte contemporanea qual è diventata Roma con il Macro, il Maxxi, la fiera The Road, le gallerie e le fondazioni, dica no a questa Biennale».
RODOLFO LOCATELLI E ROBERTA CALODotata di un suo logo (l'abusatissimo Colosseo), di un dominio web che rimanda ai telefoni della Ca' D'oro e di una lista di 30 autori da piazzare in altrettanti luoghi tra i più belli di Roma (il portico d'Ottavia per Mira Maylor, piazza Farnese nelle mani di Mauro Perucchetti, tra gli altri), la "Biennale di scultura" non ha ricevuto ancora il via libera dalla Sovrintendenza comunale né dall'assessorato alla Cultura capitolino. «A noi non è stato presentato nemmeno il progetto» precisa l'assessore Dino Gasperini. «È vero che - aggiunge - siamo pronti a prendere in considerazione proposte per mostre e installazioni d'arte contemporanea nel centro storico.
PAULI MAKELA E GLORIA PORCELLAMa solo a patto che si tratti di opere di straordinaria qualità e di assoluto rispetto del contesto urbano, davvero straordinario, che le dovrà accogliere. Vaglieremo le eventuali proposte in accordo con il ministero Beni culturali e avvalendoci della consulenza di direttori dei musei e critici internazionali».
OPERE DI GINO MAROTTAIl pdl Gasperini, già delegato al Centro storico, cestina insomma l'idea della compagna di partito e l'invasione della città da parte degli artisti della Ca' D'Oro. Nipote del critico Amadore, erede della galleria del padre, Antonio, Gloria Porcella si fregia di essersi laureata in storia dell'arte negli Usa e di essere responsabile - si legge nel suo sito - del "Dipartimento cultura della Regione Lazio" (nonché, negli anni di Fi, "dirigente romana di Azzurro Donna"). Alla Regione negano però di averle mai dato un incarico alla Cultura.