Lettera di David Riondino al "Corriere della Sera"
SABINA GUZZANTI E DAVID RIONDINOCaro direttore, ho appreso di aver perso un milione e trecentomila euro e mi sono preoccupato. Allora ho fatto un po' di conti: ne avrò investiti circa un quarto. In 12 anni. L'equivalente di una casupola. E questo milione e tre? Quello che appunto sarebbe sull'albero degli zecchini. Che se lo chiedi indietro non ti daranno mai a meno che un altro non rilevi la tua quota di un aeroplano sul quale non sapevi di essere salito, che al 15% l'anno in quattro anni raddoppia.
Considerando che è da circa 12 anni che frequento il gatto e la volpe e che non ho mai ritirato niente fate i vostri conti. Preciso inoltre che i consuntivi, verbalmente assai dettagliati erano intorno al 15%. Aspetto comunque con simpatia le conversazioni della finanza, se vorrà averne. Finanza che va ringraziata perché, con la magistratura, persegue i truffatori: e tanto meglio lo fa quanto più aumentano le denunce dei truffati. Due scuole di pensiero: i laici stanno con le vittime della truffa, gli integralisti di vario tipo assimilano truffatori e truffati.
SABINA GUZZANTIÈ un po' come quando, davanti ad una aggressione sessuale, alcuni stanno con l'aggredita e altri dicono che siccome aveva la gonna corta se l'è cercata. È una relazione, sesso e denaro, più profonda di quanto non sembri. Eppure efficace, tant'è che l'idea della complicità («... come facevano a non saperlo con quei ricavi ...») viene suggerita dagli avvocati del truffatore.
Allo scopo di dissuadere da altre denunce. Gatto e volpe erano molto bravi a rassicurare con cedole e numeri. D'altronde, facevano il loro mestiere, e continuano a farlo. Bravi. Ma perlomeno, non aiutiamoli.
Gianfranco LandeLettera di Paolo Guzzanti a "la Repubblica"
In relazione all'articolo di Repubblica del 5 aprile, "Madoff dei Parioli", smentisco di aver mai consegnato una sola lira o un solo euro alle società di Lande e Torregiani. Ho semplicemente ereditato, con mia sorella, una cifra virtuale dei risparmi materni, che solo parzialmente ho recuperato. Vorrei quindi che fosse chiaro che l'unico ruolo che mi compete in questa vicenda, insieme a mia sorella, è quello di persona che ha tentato di mettere in salvo una parte dei risparmi di famiglia.
Il nome di Paolo Guzzanti è nell'elenco degli intestatari al numero 350 della lista con un importo di 275 mila euro.