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1- IL PAPA A PASQUA DOVRÀ CHIEDERE IL PERMESSO PER LA VIA CRUCIS AL COLOSSEO? 2- COSÌ LA ROMA DI LETTA E ALE-DANNO HA CONSEGNATO IL COLOSSEO A DELLA VALLE 3- NEL CONTRATTO ANCHE LE CHIAVI PER VISITARE L’ANFITEATRO FUORI ORARIO. SE LO SCARPARO VUOLE ENTRARE NEL COLOSSEO CON GLI AMICI SUOI IN GITA A ROMA PUÒ FARLO 4- ANCORA. L’IMPEGNO FINANZIARIO DI TOD’S SARÀ SPALMATO LUNGO LA DURATA DEI LAVORI MENTRE I DIRITTI DI ESCLUSIVA DECORRONO DA SUBITO. UNA PARTE DELL’INVESTIMENTO DELLO SPONSOR MARCHIGIANO, PARI A 2,5 MILIONI DI EURO, SARÀ USATO PER COSTRUIRE UN CENTRO SERVIZI CHE POTRÀ PUBBLICIZZARE IL MARCHIO TOD’S 5- NEL CONTRATTO UN RUOLO CENTRALE È RISERVATO ALL’ASSOCIAZIONE SENZA FINI DI LUCRO DEGLI “AMICI DEL COLOSSEO” BY TOD’S, NELLA QUALE POTRANNO ENTRARE TUTTI I SOGGETTI CHE VOGLIONO SOSTENERE IL RESTAURO, SOLO COL BENEPLACITO DI TOD’S

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Marco Lillo per "il Fatto quotidiano"

Finalmente si discute a carte scoperte. L'accordo tra la Tod's e il Ministero dei Beni Culturali per il restauro del Colosseo, a oltre due mesi dalla firma, è pubblico. Grazie al Fatto Quotidiano che ha dato notizia domenica dei suoi contenuti e poi ieri ne ha pubblicato il testo integrale (prima che le agenzie lo rilanciassero ore dopo, senza citare la fonte) tutti possono giudicare da soli la portata e il significato della convenzione.

Le mani di Della Valle sul colosseo

Il contratto è stato firmato il 21 gennaio scorso da Diego Della Valle, in qualità di presidente di Tod's, dall'architetto Roberto Cecchi, in qualità di commissario delegato per l'area archeologica di Roma e da Anna Maria Moretti, in qualità di soprintendente speciale.
Diego Della Valle si impegna a erogare 25 milioni di euro per finanziare i lavori di restauro prestando una fideiussione all'avvio di ogni lotto.

DELLA VALLE-COLOSSEO

L'impegno finanziario di Tod's sarà spalmato lungo la durata dei lavori mentre i diritti di esclusiva decorrono da subito. Tra questi c'è anche il diritto "concesso a Tod's dall'articolo 4 comma 2: "lo sponsor avrà diritto "di accesso al Colosseo per gruppi di persone". Se Diego Della Valle vuole entrare nel Colosseo con un gruppo di partner americani o russi in gita a Roma può farlo "con modalità da concordarsi preventivamente con la soprintendenza e senza interferire con il naturale svolgimento delle attività in essere al Colosseo, come le visite del pubblico".

Diego Della Valle e Gianni Letta

Insomma, Della Valle, pur disponendo di fatto delle chiavi del Colosseo, non dovrà escludere dal godimento chi ha pagato il biglietto. Nè i suoi ospiti, magari presi dalla foga di imitare il gladiatore potranno inoltrarsi, a norma di accordo "in ambienti in cui non sia garantita la sicurezza".

Una parte dell'investimento dello sponsor, pari a 2,5 milioni di euro, sarà usato per costruire un centro servizi sul quale la società che finanzia il restauro potrà pubblicizzare il marchio Tod's. Un ruolo centrale è riservato all'associazione senza fini di lucro degli "amici del Colosseo", da costituirsi da parte di Tod's e nella quale potranno entrare tutti i soggetti che vogliono sostenere il restauro, salvo il beneplacito di Tod's.

L'associazione potrà "realizzare una struttura temporanea e/o allestire una struttura fissa per l'accoglienza dei sostenitori dell'Associazione". Il centro sarà "ubicato nelle immediate vicinanze del Colosseo" e "potrà fregiarsi e utilizzare la denominazione e i segni distintivi dello sponsor". Il centro sarà "allestito per tutta la durata dei lavori di restauro e per i successivi due anni".

DELLA VALLE-COLOSSEO

L'altro punto delicato dell'accordo sono le clausole di esclusiva che limitano i poteri del Commissario, che non potrà "concedere a terzi il diritto di associare a fini promo-pubblicitari la propria immagine e/o i propri segni distintivi al Colosseo e/o ai lavori di restauro del Colosseo di cui al piano degli interventi".

Proprio in ottemperanza a questa clausola, come Il Fatto ha raccontato domenica, è saltata la serata Volkswagen per il lancio del nuovo modello della casa tedesca. Ieri - dopo le polemiche politiche suscitate dal nostro articolo - il sindaco Alemanno ha ribadito i vantaggi per la città: "Noi non regaliamo il Colosseo a nessuno. Continuare a mantenerlo così è una vergogna di fronte all'umanità".

DELLA VALLE-COLOSSEO

Nell'accordo si prevede che Tod's abbia il diritto di "pubblicizzare, anche in abbinamento a prodotti e/o marchi dello sponsor, l'erogazione del proprio contributo per la realizzazione dei lavori di restauro del Colosseo". I diritti concessi "si intendono esercitabili sia in Italia che all'estero" e avranno "una durata di quindici anni a partire dalla data di costituzione dell'Associazione, eventualmente prorogabili". È probabile che Tod's quindi promuova, legittimamente, la sua immagine anche nei negozi di New York o Tokyo facendo riferimento al suo ruolo nel restauro.

PETER GOMEZ MARCO LILLO

Quello che invece ieri Tod's ha escluso è il puro intento speculativo: "Nessuna possibilità che il Gruppo Tod's utilizzi il monumento a fini pubblicitario-commerciali nè in via esclusiva nè in altro modo". E, probabilmente con riferimento al caso Volkswagen, mai citato per nome, il gruppo ha precisato nella sua nota: "Vogliamo solo fare in modo che l'immagine del Colosseo non sia svilita da interventi di puro stampo commerciale, proprio a evitare che possa capitare di trovare affissa al monumento la gigantografia di un'automobile".

 

 


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